Due giorni di riposo per la Prisma Taranto che, dopo la sconfitta di Mondovì, tornerà ad allenarsi nella giornata di oggi per iniziare la preparazione in vista del big-match del PalaMazzola contro l’Agnelli Tipiesse Bergamo, in programma domenica 7 febbraio alle ore 17.00. 

A mente fredda Vincenzo Di Pinto, coach degli ionici, ha analizzato la prestazione contro i monregalesi: «Sicuramente dovevamo affrontare la partita con più cattiveria: non era una sfida facile, venivano da due successi ed erano galvanizzati da ciò. Già contro di noi, disputarono un’ottima partita, dove eravamo riusciti ad avere la meglio; in casa loro, hanno fatto una buonissima gara e sono stati superiori in attacco. Avevano sempre qualcosa in più rispetto a noi».

Sono maggiori i meriti di Mondovì o i demeriti della Prisma? Il tecnico rossoblù risponde così: «Entrambe le cose: dobbiamo dare atto che i monregalesi hanno sbagliato pochissimo. Le nostre battute in salto non hanno fatto nessun effetto: abbiamo battuto malissimo rispetto alla float. Non abbiamo messo in campo la giusta aggressività: serviva conquistare qualche cambio palla che ci permettesse di essere maggiormente in partita. Ciò non ha funzionato, come la nostra ricezione: inoltre, in contrattacco, siamo andati a singhiozzi. Abbiamo peccato anche in difesa, dove abbiamo il nostro “termometro” dell’agonismo: è stata una sconfitta meritata».

La sfida contro Mondovì è giunta dopo un tour de force impegnativo per la Prisma Taranto che, in poco più di un mese, ha dovuto disputare ben 9 partite: «C’è chi pensa che tutto sia matematico: siccome venivamo da 5 partite in 15 giorni e con un buonissimo trend di risultati, adesso che avevamo una settimana di preparazione, si pensava che le cose potessero andare nel migliore dei modi. Noi, invece, abbiamo avuto un crollo totale. Più di qualche giocatore ha riscontrato dei problemi fisici: Fiore non è partito per Mondovì, Goi si era già infortunato contro Reggio Emilia, Coscione ed Alletti, durante la settimana, hanno patito degli acciacchi e siamo arrivati alla partita incerottati. Ciò non deve essere un alibi: proprio perché conoscevamo le difficoltà di questa trasferta, mi sarei aspettato un carattere diverso dalla mia squadra: siamo riusciti a recuperare due volte – nel secondo e nel terzo set – ma nel momento importante, hanno avuto loro lo scatto decisivo. Non è stata la nostra miglior giornata: nei momenti di difficoltà, Gironi e Padura Diaz sono venuti meno; non siamo riusciti a sfruttare nemmeno i nostri centrali. Siamo mancati soprattutto in attacco».

La sosta calza a pennello. La Prisma, adesso, avrà l’opportunità di rifiatare e preparare, al meglio, il big-match del PalaMazzola contro la capolista Bergamo del prossimo 7 febbraio: «Arriva nel momento migliore: dobbiamo recuperare fisicamente alcuni giocatori. Poi, ovviamente, prepareremo la sfida contro una corazzata come Bergamo: sono, indubbiamente, i più forti del campionato».

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