Un confronto di alto livello quello andato in scena nel fine settimana in Belgio con i più importanti interpreti della pista presenti e che ha permesso di fare il punto sul programma di avvicinamento a Tokyo

 

 

L’International Track Meeting di Gand ha offerto l’occasione di un primo importante confronto per i pistard azzurri impegnati nella preparazione in vista delle Olimpiadi di Tokyo.

 

Al via della corsa belga tutti i migliori specialisti del circuito che si sono confrontati in tre giorni intensi di gare in uno sforzo organizzativo rilevante, come ha anche sottolineato il CT Dino Salvoldi in fase di commento: “Bisogna rivolgere un sincero ringraziamento agli organizzatori; di questi tempi il coraggio va premiato…”.

 

Per quanto riguarda gli azzurri, aldilà dei risultati specifici che hanno visto diversi italiani salire sul podio, le prestazioni sono state in linea con le aspettative. Ancora Salvoldi: “È stato, in ogni caso, un test importante per fare il punto della situazione. Qualche buon risultato è arrivato anche dalle velociste. Nelle specialità endurance c’era un livello molto alto, ci vorrebbero più gare così!”.

 

Per quanto riguarda il settore femminile, nel primo giorno meritano di essere ricordati il secondo posto di Martina Fidanza nello Scratch Donne, dietro la britannica Kenny e davanti alla Wild, ed il quarto di Maria Giulia Confalonieri nella Corsa a punti donne. Sabato l’Omnium ha assorbito la maggior parte del programma, con ben quattro azzurre impegnate. Nella prova, vinta dalla Wild sulla Trott, prima delle italiane Rachele Barbieri, sesta, seguita da Letizia Paternoster, ottava, Maria Giulia Confalonieri, nona, e Silvia Zanardi, sedicesima.

 

Buone notizie dalle discipline veloci, come ha ricordato lo stesso Salvoldi. Nel Keirin del sabato Elena Bissolati ha portato a casa un bel terzo posto, con le altre due azzurre, Capobianchi e Vece, rispettivamente al sesto e ottavo posto. La gara è stata vinta dalla britannica Marchant.

 

La giornata conclusiva ha regalato una ritrovata Paternoster, terza nell’Eliminazione alle spalle di Wild e Archibald; sesta Martina Fidanza e settima Rachele Barbieri. Sale sul podio anche Miriam Vece nella velocità. L’azzurra (quinto tempo nei 200 metri lanciati) è terza alle spalle della britannica Capewell e della lituana Krupeckaite. In questa prova presenti anche Capobianchi (14^ nelle qualifiche) e Bissolati (15^).

 

Per quanto riguarda gli uomini l’attenzione per il nostro movimento era soprattutto verso Elia Viviani, che torna in pista per preparare adeguatamente l’appuntamento olimpico.

 

Come ha ricordato più volte Marco Villa, Viviani è il campione in carica dell’Omnium e pertanto la prova ieri ha destato più di un occhio di riguardo. Ha chiuso al decimo posto, dopo uno scratch e un tempo race non esaltanti. Si è rifatto nell’eliminazione, cedendo allo sprint la vittoria solo al solo Thomas, vero dominatore della prova e, anche a detta dello stesso Elia, vero favorito per Tokyo.

 

Nelle prove del Madison, ieri settimo posto per Scartezzini e Lamon, oggi decimo per Viviani e Scartezzini che hanno raccolto anche la sesta e settima piazza nell’Eliminazione. Buon decimo posto per il giovane Matteo Bianchi nel Keirin e due podi tra gli juniores, con Luca Collinelli, secondo nella corsa a punti, e il terzo di Matteo Lapo Bozicevich, nello scratch.

 

Marco Villa non si preoccupa dei risultati: “Era una trasferta da fare assolutamente per riprendere il ritmo che richiedono queste gare. Abbiamo fatto un buon lavoro, anche se a livello di risultati abbiamo sofferto ma per noi era normale: è più di un anno che non corriamo questo tipo di gare.” (au)

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