Con il successo dello sloveno Primoz Roglic (55′:07”), davanti all’olandese Tom Dumoulin (+1′:01”) e all’australiano Rohan Dennis (1′:03”), si chiude la crono olimpica che vede l’azzurro Filippo Ganna al 5° posto ad un solo secondo dal podio. 11° l’altro azzurro, Alberto Bettiol, giunto a 2′:34”.
E’ Davide Cassani che commenta la prova di Ganna: «Filippo ha fatto l’impossibile oggi». Il CT ed i suoi collaboratori hanno costantemente tenuto informato l’azzurro: «Lui sapeva tutto e a 5 km dall’arrivo si stava ancora giocando la medaglia. Dobbiamo solo dirgli bravo». Un finale ad altissima intensità emotiva: «L’abbiamo vissuta come si vive una finale olimpica, una grande emozione in cui cercavamo di fornire tutte le info a Pippo, ma ripeto: è stato bravissimo e sicuramente è pronto per fare bene in pista».
Il piemontese, campione del mondo in carica, subito dopo il traguardo ha commentato la sua prova: «Più di così non potevo fare contro gente che vince corse a tappe. Ho comunque disputato una grande prova giocando le mie carte. Certo, c’è un po’ di rammarico, ma è andata bene anche così. Ora penso alla pista». Alcuni dettagli sulla gara: «Riuscivo a guadagnare in certi tratti ed esprimevo i miei valori, ma sono gli altri che vanno più forte in questo momento. Il mio impegno è diviso in 2 parti, strada e pista: rifarei quanto fatto si qui allo stesso modo».
Il distacco dalla medaglia è stato contenutissimo: «Il percorso presentava 800 metri di dislivello, non pochi. Magari riuscirò a fare meglio a Parigi in una corsa adatta alle mie a caratteristiche. Tre anni passano veloci. Non sono uno scalatore, Roglic è andato fortissimo e tutti noi siamo arrivati concentrati in pochi secondi. Pensavamo che il tempo teorico di percorrenza fosse di 3 minuti più alto». Adesso ad attendere lui e gli altri azzurri l’impegno in pista: «Abbiamo rotto il ghiaccio, iniziando le Olimpiadi. Ora cerchiamo di ottenere il meglio in pista».