Luigi Busà sbanca il Nippon Budokan, la casa del karate e delle arti marziali. È lui il primo oro olimpico del karate italiano. Luigi Busà è la Storia del karate! “Non ci sto capendo niente…  – ha dichiarato Luigi – è stata una ficata pazzesca, una cosa incredibile, sono felicissimo. E non solo per me, ma per tutto il karate italiano, per lo staff tecnico che è stato importantissimo, per Claudio, per mio papà, per Yuri e per tutti quelli che mi sono stati accanto. È stato un anno difficilissimo, sono felice veramente. Grazie a tutti… e a tutti voi che ci avete seguito.”

Dopo il percorso di questa mattina nel girone all’italiana, in cui è cresciuto incontro dopo incontro, Busà non si è più fermato ed è andato fino alla grande finale con Rafael Aghayev. Era l’incontro che tutto il mondo del karate aspettava per decidere finalmente chi fosse il più forte della categoria dei -75 kg. E il più forte è il nostro capitano! Il risultato finale è di 1-0, grazie a uno yuko conquistato dopo 1 minuto e 40 secondi di combattimento. Una sfida incredibile, tesissima, tra due amici/nemici che si danno battaglia a livelli altissimi da tutta la vita.

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Il suo oro, inoltre, vale il record di medaglie olimpiche della storia italiana! La medaglia di Busà è infatti la trentasettesima di questa splendida edizione di Tokyo 2020. Superate le edizioni di Los Angeles 1932 e di Roma 1960.

Anche la semifinale contro Stanislav Horuna è stata molto bella. Luigi l’ha chiusa sul risultato di 3-0 grazie a tre yuko. È stato sempre molto lucido, nonostante Horuna sia un karateka fenomenale e imprevedibile. A fine gara, si sentiva dalla diretta streaming Luigi dire: “Ne manca uno, ne manca uno”. Il gorilla d’Avola sapeva benissimo di potersi mettere la medaglia d’oro al collo e così è stato.

Da non dimenticare l’artefice di questa grande impresa, il Capo Allenatore Claudio Guazzaroni che ha commentato così: “È stata dura come si sapeva. È un’emozione indescrivibile e l’importante è che ce l’abbiamo fatta, adesso bisogna realizzare un attimo. Poi domani c’è Silvia che sicuramente sarà ancora più carica dopo questa vittoria di Luigi. È il sogno di una vita, lo abbiamo realizzato e siamo felicissimi”.

La premiazione, subito prima che l’inno italiano invadesse il Nippon Budokan, è stata affidata dal CIO e dalla WKF al Vicepresidente Davide Benetello. Il passaggio della medaglia d’oro, dalle mani di un italiano al collo di un altro italiano, è stato un momento che difficilmente dimenticheremo: “Che cosa potevamo desiderare di più? È qualcosa che meritavamo e questo è il coronamento di un sogno di tanti atleti. Gigi rappresenta tutti quegli atleti che non hanno potuto essere presenti oggi e negli ultimi cinquant’anni alle Olimpiadi. Grazie Gigi per questa missione”, ha dichiarato Benetello.

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Quella di Luigi è la seconda medaglia del karate italiano in queste Olimpiadi di Tokyo 2020, ma non dimentichiamoci che domani ci sarà Silvia Semeraro nella categoria dei -61 kg, a partire dalle 7:00 del mattino (ora italiana).

Chiudiamo con le parole del Segretario Generale Massimiliano Benucci, anche lui da Tokyo: “Grazie a tutti quelli che sono dietro a questo incredibile successo. A tutti i tecnici, lo staff sanitario, i fisioterapisti e i nutrizionisti. Una citazione particolare la voglio fare per Claudio Guazzaroni perché dato veramente un valore aggiunto a tutto con la sua esperienza, la sua tenacia e la sua passione. Questo risultato meritatissimo è il massimo che si possa augurare a un grande allenatore come lui e a un grande atleta come Luigi Busà”.

 

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