“Sta correndo libero, si sta divertendo, gli allenamenti sono confortanti. Se siamo qui a Monaco è perché sta bene e può gareggiare”. È coach Paolo Camossi a fare il punto della situazione sulle condizioni di Marcell Jacobs, e a confermare la sua partecipazione nei 100 metri e nella 4×100 agli Europei in Germania: tutto in due ore per la gara-regina, o poco più, semifinale e finale martedì sera rispettivamente alle 20.05 e alle 22.15, alla ricerca di un titolo continentale che all’Italia manca dal Mennea di Praga 1978. Il campione olimpico si presenta all’Olympiastadion con il quinto tempo dell’anno, non più il quarto, considerato anche il fresco 9.99 del turco Emre Barnes. “Marcell è l’oro olimpico ed è qui per vincere, ma non è una gara da prendere sottogamba”, la valutazione di Camossi. “Gli avversari non mancano, i britannici Hughes e Prescod possono sicuramente correre forte, il turco spuntato all’improvviso può dare fastidio, il francese Zeze non è andato piano (9.99, ndr) ma non so se farà soltanto i duecento. Vedo una gara sostanzialmente a quattro, Marcell ha le quote migliori ma non va sottovalutata”.

Insieme al fisioterapista Alberto Marcellini, il tandem Jacobs-Camossi è volato in Baviera già martedì: “Siamo arrivati in anticipo per entrare meglio in clima-gara – prosegue il tecnico – non avendo gareggiato molto, è importante vedere prima lo stadio, vivere l’hotel, insomma accendere la macchina. Abbiamo trovato un bel campo vicino all’albergo, in mezzo ad un bosco, e ci siamo allenati qui. Come sempre non facciamo test ma allenamenti monitorati, e le risposte sono positive, mi fido dei miei occhi e delle sensazioni di Marcell”.

Lo stop dei Mondiali di Eugene, la rinuncia alla semifinale iridata dopo il 10.04 della batteria per un fastidio al grande adduttore destro che poi si è rivelato una lesione, non hanno minato la fiducia del re di Tokyo, come spiega ancora Camossi: “Cadere è quasi sempre il modo per diventare più forti. La nostra avventura insieme è iniziata con il famoso 8,48 ventoso nel lungo, poi abbiamo avuto più cadute che successi, prima delle Olimpiadi. Anche stavolta, nonostante le difficoltà della stagione, non siamo mai andati in disagio, abbiamo analizzato, e a fine anno faremo un’analisi ancora più completa. Io cerco di prendermi le responsabilità e trovare insieme a lui una soluzione. Rifarei tutto? Sì, tutto. Al limite – le parole del coach, alludendo allo sfortunato episodio di inizio maggio in Kenya – gli consiglierei una doppia mascherina per evitare il Rotavirus preso in Italia prima di viaggiare a Nairobi. Quel virus qualche problema l’ha creato”.

Ora si guarda avanti, al rettilineo di Monaco e ai nuovi obiettivi individuali e in staffetta: “Concentrazione e voglia di fare – le parole chiave espresse da Camossi – al finale di stagione ci penseremo, non credo sarà in Diamond League, ci piacerebbe correre in Italia. Ma adesso si pensa soltanto agli Europei, l’appuntamento più importante del momento”.

EUROPA SPRINT FESTIVAL, L’OLYMPIASTADION SFRECCIA
I protagonisti e i temi della velocità ai Campionati Europei di Monaco di Baviera (15-21 agosto), che torna a ospitare il massimo evento continentale a vent’anni dall’edizione 2002. L’Europeo che torna a vivere dopo l’annullamento dell’edizione parigina a causa della pandemia, cade ad appena tre settimane dalla conclusione dei Campionati Mondiali di Eugene e a una settimana, poco più, dai Giochi del Commonwealth di Birmingham.

100 METRI UOMINI. Il britannico campione uscente Zharnel Hughes è in corsa per aggiudicarsi nuovamente la corona europea, e ha ambizioni di podio anche l’argento di Berlino 2018 Reece Prescod. Da allora, Marcell Jacobs ha sparigliato le carte della nobiltà continentale e mondiale della velocità con il titolo olimpico, due record europei e il titolo iridato indoor. Dopo il tris di sprinter con maggiori possibilità di affermazione, troviamo l’ex-primatista europeo Jimmy Vicaut, il connazionale francese Méba Mickaël Zeze e la coppia di U23 tedeschi Ansah e Ansah-Peprah, quest’anno al salto di qualità cronometrico. Un successo azzurro manca dal 1978, con Pietro Mennea a Praga. Ultima medaglia italiana, l’argento di Pierfrancesco Pavoni ad Atene nel 1982.

200 METRI UOMINI. Da Cali arriva a Monaco l’eccezionale 18enne israeliano (di genitori ghanesi) Blessing Akwasi Afrifah, unico europeo a scendere sotto i venti secondi nel 2022 assieme al francese Méba Mickaël Zeze, autore di un doppio exploit isolato. Carte importanti per flirtare con il podio sono in mano ancora ai britannici, con HughesMitchell-Blake e il giovane Charlie Dobson, e al campione olimpico di staffetta Filippo Tortu (quarto tempo di iscrizione). Profumo d’Europeo, ed ecco il risveglio del turco Ramil Guliyev, tornato in condizione nelle ultime settimane per difendere il titolo conquistato a Berlino. Ultime medaglie azzurre, ancora con Pietro Mennea, oro a Roma ’74 e Praga ’78.

DUPLANTIS, TAMBERI, VALLORTIGARA: SALTI SU MONACO
Un salto a Monaco. Ecco le preview di alto, asta, lungo e triplo agli Europei in Germania del 15-21 agosto. Armand Duplantis, Malaika Mihambo, Gianmarco Tamberi: quante stelle all’Olympiastadion. Elena Vallortigara con il bronzo mondiale al collo. E nel triplo ci provano gli azzurri Andrea Dallavalle ed Emmanuel Ihemeje dopo il quarto e il quinto posto dell’Oregon.

ALTO UOMINI. Una chicca, presenti in pedana i tre campioni d’Europa delle ultime edizioni, il tedesco Mateusz Przybylko, l’azzurro campione olimpico Gianmarco Tamberi e l’ucraino Bohdan Bondarenko, tornato di recente in una condizione accettabile dopo molte traversie fisiche. L’altro ucraino Protsenko, argento otto anni fa, è nel ristretto lotto dei candidati a una medaglia dopo esser salito sul podio di Eugene. Tra gli outsider, l’altro tedesco Potye e la novità del giovane israeliano Kapitolnik infortunatosi in Oregon ma iscritto per l’Europeo. Marco Fassinotti per centrare la finale.

TRIPLO UOMINI. Pedro Pablo Pichardo, olimpionico e campione del mondo, è il logico candidato a ereditare il titolo europeo 2018, andato all’altro portoghese Nelson Evora. Fuori portata l’ex-cubano, c’è margine per un Europeo importante per le cavallette azzurre Andrea Dallavalle, Emmanuel Ihemeje e Tobia Bocchi. Ultimo podio azzurro nel 2012, con l’oro di Fabrizio Donato, del quale, pochi giorni fa, è ricorso il decennale del favoloso bronzo olimpico di Londra. Francia ben attrezzata con PontvianneCompaoré (già oro europeo) e il più giovane Hodebar. Tedeschi con il miglior specialista, il già campione europeo Max Hess, Azerbaijan con la coppia d’assi Babayev e Copello.

ALTO DONNE. Yaroslava Mahuchikh favorita per l’oro, mai andato a una saltatrice ucraina, ma la distanza tra la fenomenale altista e le altre migliori specialiste in circolazione si è ridotta. La connazionale Iryna Gerashchenko (meno brillante dopo Eugene) e l’azzurra Elena Vallortigara (bronzo mondiale con 2,00) sono nel ventaglio delle specialiste in grado di onorare l’Europeo con un piazzamento di prestigio. Attenzione alle teenager: da Cali, rotta su Monaco, l’intero podio dei mondiali U20, Karmen Bruus, Britt Weerman e Angelina Topic. Italia a medaglia tre volte con Sara Simeoni, un oro e due bronzi.

EUROPEI: LE BIO DEI 98 ATLETI AZZURRI PER MONACO DI BAVIERA
Chi, come, quando: tutte le info sui 98 atleti azzurri in gara agli Europei di Monaco di Baviera, in Germania da lunedì 15 a domenica 21 agosto, sono online su fidal.it. Uno strumento utile per gli addetti ai lavori e per tutti gli appassionati, così da orientarsi ancora meglio nella squadra italiana che parteciperà alla rassegna continentale e per scoprire le curiosità sui protagonisti. Il curriculum, i primati personali e stagionali, gli allenatori, le presenze in Nazionale assoluta: ecco il team azzurro ai raggi “x”.

LE BIO DEI 98 AZZURRI DI MONACO 2022 (PDF)

 

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