Raffica di qualificazioni alle finali per i colori azzurri nella mattinata di gare all’Olympiastadion. Mentre sulle strade di Monaco arriva la prima medaglia azzurra degli Europei (il bronzo di Matteo Giupponi nei 35km di marcia), sulla pista e sulle pedane dello stadio olimpico sette atleti italiani guadagnano l’accesso al round per le medaglie. A Sara Fantini e Larissa Iapichino, rispettivamente nel lancio del martello e nel salto in lungo, basta un solo tentativo per cominciare a pensare al prossimo impegno. Fantini ce la fa con la Q maiuscola della qualificazione diretta, grazie ad un lancio di 73,40 (novanta centimetri oltre la misura richiesta, 72,50), mentre Iapichino balza subito a 6,63 (vento -1.1) e poi amministra le energie in attesa delle avversarie (quinta misura di ammissione). Spettacolare prova dei tre siepisti azzurri Osama Zoghlami (primo nella prima batteria in 8:30.67), Ahmed Abdelwahed (primo nella seconda batteria, 8:30.92) e Ala Zoghlami (ripescato con 8:32.81), tutti ammessi alla finale. Tricolore protagonista anche nei 1500 metri donne, grazie a Gaia Sabbatini (4:04.19, secondo tempo di ripescaggio) e Ludovica Cavalli (4:06.59, seconda dietro la Muir nella sua batteria) che saranno entrambe nella finale europea del miglio metrico. Prosegue anche la straordinaria cavalcata di Dario Dester nel Decathlon: l’azzurro, secondo ieri al termine della prima giornata, è ancora nella piazza d’onore dopo le gare del mattino (i 110hs, corsi in 14.44, e il disco, con il personale migliorato di 139 centimetri, a 43,04); l’asta è in corso, poi il programma delle dieci fatiche prevede (questa sera) il giavellotto e i 1500 metri. Hassane Fofana promosso alle semifinali dei 110hs (13.72, -0.2). Eliminati Davide Re (46.02), Edoardo Scotti (46.49) e Alice Mangione (52.02) nelle semifinali dei 400 metri, Federica Del Buono nelle batterie dei 1500 (4:08.14), Lorenzo Simonelli nelle batterie dei 110hs (13.95).
GIUPPONI DI BRONZO: “LA MEDAGLIA CHE INSEGUIVO DA TEMPO”
“È la medaglia che inseguivo da tanto tempo!”, racconta Matteo Giupponi dopo il bronzo nei 35 km di marcia a Monaco di Baviera. “Dopo l’ottavo posto alle Olimpiadi di Rio, ho dovuto lottare con gli infortuni e un distacco parziale del tendine. Ma ho continuato a crederci, grazie a chi mi è vicino come la fidanzata Eleonora Giorgi, il coach Gianni Perricelli, la famiglia e tutto lo staff che mi segue. A 33 anni non è mai troppo tardi. La nuova distanza della 35 chilometri mi piace, ci ho lavorato tanto in allenamento, per preparare questo Europeo. La gara è partita su ritmi piuttosto lenti, ma quando è andato via Lopez sono rimasto nel gruppo che si è sgranato con l’andatura forzata dopo il ventesimo chilometro, per rimanere quarto. Poi ho visto che l’altro spagnolo Bermudez davanti a me era un po’ in difficoltà e l’ho messo nel mirino, prima di superarlo per il bronzo. Ora penso al figlio che sta arrivando, ma l’anno prossimo rientrerà Eleonora e quindi potremo puntare tutti e due ai Mondiali e anche alle Olimpiadi di Parigi”. Bergamasco di Villa d’Almè, classe 1988, si era già rivelato nelle categorie giovanili: argento agli Europei juniores nel 2007 sui 10.000 di marcia e poi bronzo nei 20 km agli Europei U23 del 2009. Per diverse stagioni si è dedicato soprattutto alla 50 chilometri, mentre nell’ottobre del 2020 è sceso nella “venti” a 1h19:58. Quest’anno ha conquistato il tricolore nella 35 km di metà gennaio a Pescara in 2:33:45, ma con una flessione nell’ultima parte di gara.
CURIAZZI QUARTA, BARCELLA SESTA – Sorrisi azzurri anche al femminile nella 35 chilometri per due brillanti prestazioni: quarta Federica Curiazzi in 2h52:06 e sesta Lidia Barcella (2h55:04), entrambe bergamasche e protagoniste di una gara in rimonta nelle fasi finali. Vince la greca Antigoni Drisbioti (2h47:00) che precede la spagnola Raquel Gonzalez (2h49:10) e l’ungherese Viktoria Madarasz (2h49:58).