“Sembra semplice, invece è più difficile”. Parola di Massimo Stano, alla vigilia della 20 chilometri di marcia agli Europei di Monaco di Baviera che scatta alle 8.30 di domani mattina. Alla prima uscita internazionale sulla distanza dopo il trionfo ai Giochi di Tokyo della scorsa estate, si presenta in gara da campione olimpico in carica e a meno di un mese dall’oro conquistato nella 35 km ai Mondiali di Eugene. L’azzurro si racconta nell’incontro con la stampa a Casa Italia Collection, nella BMW Welt di fronte al parco olimpico. “Ogni vittoria crea aspettative nel pubblico – sottolinea – e sicuramente anche negli avversari, che potrebbero allearsi per cercare di battermi. C’è più voglia di battere Stano, già prima dei Mondiali la sentivo nell’aria. Però mi gasa, mi dà la carica. Non ho paura e amo le sfide”.
In caso di vittoria, per il trentenne pugliese delle Fiamme Oro ci sarebbe l’occasione di eguagliare Alberto Cova, l’unico atleta italiano a poter vantare in bacheca l’oro olimpico, mondiale ed europeo all’aperto. “Una tripletta storica, davvero qualcosa di grande. È una motivazione in più”. Proprio come quella di dire a se stesso, scherzando, che finora crede di non aver mai vinto… “Speriamo di vincerla una gara, non voglio più arrivare secondo! Dopo i Mondiali ho avuto qualche acciacco ai piedi, ma di normale amministrazione. Ho trascorso una settimana a Roccaraso, poi sono rientrato al caldo umido di Ostia, con un paio di lavori importanti, perché ho sempre bisogno di sentire le gambe attive. Con il mio coach Patrick Parcesepe vogliamo vedere se in un mese si riesce a mantenere la forma ad alto livello, un test in vista dell’anno prossimo per doppiare ai Mondiali di Budapest nell’arco di pochi giorni”.
Chi troverà a contendergli il successo? “Non voglio sottovalutare nessuno. Ci sarà lo svedese bronzo mondiale Perseus Karlstrom, che si è fermato nella 35 km ma spero che sia in forma, così chi vince è veramente il più forte. Poi gli spagnoli Alvaro Martin e Diego Garcia Carrera, che hanno fatto doppietta quattro anni fa a Berlino, oltre al tedesco Nils Brembach, outsider che gioca in casa, e al francese Gabriel Bordier. Il clima fresco sarebbe favorevole per tutti, ma spero che non piova. Non tanto per me – sorride – ma soprattutto perché a bordo della strada ci saranno mia moglie Fatima e la piccola Sophie: averle vicine, sentire la loro presenza fisica, sicuramente mi dà tanta forza”.
Poi torna sul rapporto con gli olimpionici Ivano Brugnetti, sua fonte di ispirazione da sempre (“Ha vinto ad Atene quando avevo appena iniziato a fare atletica”) e Antonella Palmisano, compagna di allenamento: “Stavolta però non li ho chiamati, ci siamo sentiti solo tramite messaggi”. E sulla medaglia che la marcia azzurra ha già festeggiato Monaco, il bronzo di Matteo Giupponi nella 35 km, la specialità di cui Stano è campione mondiale: “Contentissimo per lui, che sta aspettando un figlio e posso dire che è qualcosa che trasmette un sacco di energia”.