Presidente Stefano Mei, con i Societari termina la stagione su pista…
“In queste settimane si assegnano gli scudetti, come conclusione dei Campionato di Società di diverse categorie. Le varie formule, l’ubicazione temporale, la tipologia stessa di campionato sono oggetto di attenzione comune e val la pena pensare a delle evoluzioni con progetti mirati”.

Quale futuro si può immaginare per i Campionati di Società?
“I regolamenti sono il fulcro e la guida per il nostro movimento e per le nostre società, attraverso questi in effetti conduciamo la base a fare investimenti e profondere sforzi che poi si tradurranno nelle medaglie e nei numeri anche dell’alto livello. È necessario affrontare con una visione riformista e di ripensamento di alcuni schemi, aggiornando le formule ai tempi attuali ed a ciò che ci aspettiamo dai vari campionati, al significato che vogliamo dar loro”.

Il mese di settembre è il migliore possibile per le finali dei Cds?


“Nel 2022 i regolamenti CDS sono stati in linea con il recente passato con qualche leggero adattamento frutto anche di un progressivo ritorno alla normalità che è avvenuto nel corso dell’intera stagione. Le finali a settembre restano legate ad esigenze di calendario con Mondiali, Europei e le manifestazioni internazionali giovanili che hanno condizionato l’intero calendario. Dobbiamo trovare una soluzione migliore”.

Alcune modifiche sono già state introdotte in questa stagione, è così?


“Sì, qualcosa di nuovo comunque l’abbiamo cominciato a sperimentare anche con strumenti innovativi, ad esempio durante la fase di qualificazione abbiamo messo a punto un sistema automatico di gestione delle classifiche e questo ci consente di pensare anche a formule nuove dal punto di vista dei futuri regolamenti. Si pensi alla possibilità di fare finali ravvicinate alla conclusione della fase di qualificazione, oggi abbiamo le classifiche nazionali in tempo reale e questo sarebbe possibile. Nel 2022 abbiamo realizzato e rodato il sistema, nel 2023 lo renderemo ufficiale e faremo sparire le autocertificazioni che quest’anno hanno causato non pochi problemi. Dobbiamo lavorare molto sulla comunicazione e visibilità dei CDS mentre si svolge ed in prospettiva delle finali ma anche lì abbiamo diverse idee”.

Il percorso delle riforme sarà condiviso con il territorio, che idee ci sono in tal senso?


“Con i Consiglieri Federali ed i miei collaboratori abbiamo pensato ad una serie di possibili interventi, ne dobbiamo ora discutere nel dettaglio e predisporre il tutto in modo che il Comitato Nazionale sia messo nelle condizioni di valutare e deliberare nei tempi opportuni. L’idea è quella di istituire un tavolo di lavoro congiunto che coinvolga il territorio con un focus proprio sui CDS, che si riunisca a breve e possa discutere le proposte sul tavolo, compresi i numerosi suggerimenti che provengono direttamente dalle società”.

La pandemia ha inciso profondamente sui calendari.

“Ora si deve affrontare un tema di semplificazione e di miglior pianificazione, lo scorso anno eravamo ancora condizionati da una certa densità di calendario legata al recupero di manifestazioni internazionali, piuttosto che ancora dovendo tener conto di numeri massimi di partecipanti, soprattutto se pensiamo che i regolamenti erano stati pensati sul finire del 2021 in piena emergenza sanitaria. Adesso abbiamo meno vincoli”.

Cosa ci attende nel 2023?

“Idee principali: valorizzare appieno le manifestazioni nazionali principali che sono chiaramente i Campionati Assoluti e di categoria, abbiamo avuto l’edizione 0 del Challenge, dobbiamo valutare il seguito. Detto del tavolo specifico sui CDS in generale va anche armonizzato e semplificato l’intero impianto regolamentare, magari facendo questo in più anni, ed uniformarci a regole internazionali, stiamo facendo un lavoro di analisi e sperimenteremo l’adozione di tabelle punteggio internazionali, anche per i Master. Così come infine rivedere anche la parte regolamentare sulle categorie promozionali Giovanili e Master”.

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