Di nuovo in marcia. È tempo di tornare in gara per i due campioni olimpici azzurri che saranno al via domenica sulle strade di Madrid nei 10 chilometri. Finalmente per Antonella Palmisano arriva il momento del tanto atteso rientro, a quasi 21 mesi dall’ultima vera uscita agonistica, proprio quella del trionfo ai Giochi. La regina a cinque cerchi riparte da una distanza più breve, in vista dei prossimi appuntamenti nella 20 km con l’obiettivo sull’evento principale dell’estate, i Mondiali di agosto a Budapest. Al maschile comincia la stagione di Massimo Stano, magnifico protagonista anche nel 2022 conquistando l’oro iridato nella 35 km a Eugene prima dell’ottavo posto agli Europei sui 20 km di Monaco. Con l’intenzione per quest’anno, come noto, di provare il doppio impegno nella rassegna globale in Ungheria. Entrambi hanno preso parte a un raduno federale che si chiude oggi, svolto per l’occasione nella loro sede abituale di allenamento a Ostia, dove per una decina di giorni alcuni dei migliori specialisti azzurri si sono ritrovati quando manca meno di un mese agli Europei a squadre di Podebrady, il 21 maggio in Repubblica Ceca.

PALMISANO: “BUONE SENSAZIONI” – “Ho voglia di gareggiare per avere stimoli diversi dall’allenamento”, racconta Antonella Palmisano. E non potrebbe essere diversamente, dopo un lungo periodo difficile: i fastidi fisici che l’hanno costretta allo stop nella passata stagione, poi l’intervento di fine settembre all’anca sinistra. “Tutto sembrava andare per il verso giusto durante la riabilitazione – spiega la 31enne tarantina di Mottola – ma nel mese scorso incrementando il lavoro ho iniziato ad avvertire sensazioni strane, una scarsa sensibilità al cavo popliteo del ginocchio sinistro, e in pratica non riuscivo a dare l’impulso alla gamba come avrei voluto. Mi sono sottoposta a un paio di infiltrazioni, la prima all’inizio di aprile e l’altra due settimane più tardi. Adesso non siamo più nella fase acuta e la situazione sembra gestibile, perché riesco ad allenarmi”. E con riscontri incoraggianti: “Comincio a osservare crono che non vedevo da anni – continua la portacolori delle Fiamme Gialle – sempre sotto la guida del coach ‘Patrick’ Parcesepe, ma anche a sentirmi stanca ed è buon segno. Sono contenta di viaggiare a ritmi che mi mancavano, di avere buone sensazioni. Per me negli ultimi giorni è stato molto importante poter lavorare in gruppo nel raduno, con gli altri ragazzi, senza pensare troppo a questi problemi che rischiavano di condizionarmi anche mentalmente”.

“MI METTO ALLA PROVA” – A Madrid troverà le cinesi Qieyang Shijie, due volte di bronzo (20 km e 35 km) agli ultimi Mondiali, e Yang Jiayu, primatista del mondo della 20 km, ma anche la greca Antigoni Ntrismpioti, doppia campionessa europea. “Il percorso è impegnativo, con saliscendi, e quindi so già che potrei avvertire maggiore fastidio rispetto a un tracciato pianeggiante. Ma per ricominciare voglio mettermi alla prova su una distanza più breve ed è l’occasione giusta. In questa prima gara sono consapevole di non avere tutte le carte in regola per stare davanti, ma devo accettarlo per il momento. Sarà inevitabilmente una tappa di passaggio e in questi giorni continuo a caricare, senza finalizzarla. Vorrei però farmi trascinare dalla gara, divertirmi anche un po’ e avere pensieri positivi. Quando andrò sulla linea di partenza sarà una bella emozione, sentire l’adrenalina e il batticuore per una gara”. Da quel magico 6 agosto del 2021 a Sapporo, giorno del 30° compleanno e dell’oro olimpico nella 20 chilometri ai Giochi di Tokyo, nelle settimane successive ha indossato un pettorale soltanto nelle esibizioni al meeting di Padova, nei 2000 metri su pista, e a Biella in una staffetta su strada con frazioni di 800 metri. “Contano i Mondiali quest’anno e cercherò di arrivarci preparata, ma prima ci sarà da realizzare lo standard (1h29:20) a Podebrady”. Da qualche mese “Nelly” sfoggia anche un tatuaggio dietro il collo: “Un fiore con i cinque cerchi e la scritta ‘vittoria’ in giapponese. Era una sfida con il mio fisioterapista Cristian Bruno. Ho sempre pensato di non volerli fare, però mai dire mai…”.

STANO: “PER FARE MEGLIO DELL’ANNO SCORSO” – Nella scorsa edizione del Gran Premio Madrid Marcha arrivò tredicesimo con 40:21 in una stagione che poi l’avrebbe visto esaltarsi in Oregon, campione mondiale della ‘trentacinque’ dopo l’oro olimpico nella 20 chilometri. “Sì, il primo desiderio è di fare decisamente meglio rispetto a quella volta”. Parola di Massimo Stano che non gareggia dagli Europei di Monaco dove non ha raccolto quello che avrebbe voluto (ottavo) e che rilancia con l’intenzione di ‘doppiare’ a Budapest. “Nei piani iniziali l’esordio era previsto a metà marzo, sulla 20 km dei campionati italiani a Frosinone, ma un fastidio ai bicipiti femorali mi ha indotto a ritardare il debutto. Ma ho continuato a lavorare – dichiara il pugliese delle Fiamme Oro, a sua volta nel ‘ParceTeam’ – e questo test cade a pennello, tre settimane prima della ‘venti’ agli Europei a squadre. Per i Mondiali sarei dentro con il ranking ma vorrei comunque fare il minimo di 1h20:10. E a Madrid ci saranno alcuni dei principali avversari che poi ritroverò a Podebrady”. Come lo svedese Perseus Karlstrom, vincitore l’anno scorso, vicecampione europeo e tre volte bronzo mondiale, e lo spagnolo Diego Garcia, bronzo a Monaco, che di fatto è l’ideatore della gara nella capitale spagnola.

“VERSO I MONDIALI” – “La 10 km finora non è mai stata troppo considerata – prosegue il 31enne barese di Palo del Colle – ma d’ora in poi diventerà importante con il nuovo regolamento della staffetta olimpica che avrà frazioni all’incirca di questa distanza. Non sarò in grande spolvero, perché nello scorso weekend ho portato a termine un lavoro impegnativo e ci vuole un po’ per smaltirlo. Ma sono curioso di vedere quello che ho nelle gambe e cosa viene fuori. Credo di essere in una discreta forma. E voglio rifarmi dell’anno scorso, su un percorso muscolare che ormai conosco, con dirittura d’arrivo in salita e dall’altro lato la discesa. Proverò a dire la mia, anche in base a come verrà interpretata la competizione, se si andrà forte in avvio o no”. Poi i Mondiali dove potrebbe affrontare due gare nell’arco di cinque giorni. “Era questa l’idea, ancora prima di Eugene, e il piano non è cambiato. Per ora ho buone risposte, la condizione può crescere, anche se ovviamente tutto è da valutare in base a quello che potrà succedere”.

AZZURRI – Nella gara di Madrid che scatterà alle ore 10.30 ci saranno altri azzurri di primo piano. Torna sulla Gran Via del centro storico Francesco Fortunato che l’anno scorso è stato il migliore degli italiani, quinto in 39:21. L’andriese delle Fiamme Gialle, brillante quinto anche nella 20 km europea, va ancora in caccia di un piazzamento di prestigio dopo aver vinto due titoli tricolori (5000 indoor e 20 km su strada) nell’inizio di stagione. Nella prova femminile in azione la milanese Valentina Trapletti (Esercito), ottava ai Mondiali e quinta agli Europei, che di recente si è confermata campionessa italiana della 20 chilometri. Da seguire anche un’atleta emergente come la veneta Alexandrina Mihai (Atl. Brescia 1950), classe 2003.

RADUNO – Quindici marciatori a Ostia, per lavorare insieme in raduno dal 17 aprile a oggi, con i campioni olimpici Stano e Palmisano ad accompagnare la crescita degli altri azzurri coordinati dal responsabile di settore Alessandro Gandellini in un bel clima di squadra. Tra i convocati, oltre ai già citati Fortunato, Trapletti e Mihai, anche Andrea Cosi (Atl. Firenze Marathon), Gianluca Picchiottino (Fiamme Gialle), Andrea Agrusti (Fiamme Gialle), Stefano Chiesa (Carabinieri), Riccardo Orsoni (Fiamme Gialle), Vittoria Di Dato (N. Atl. Varese), Federica Curiazzi (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), Nicole Colombi (Carabinieri), Lidia Barcella (Bracco Atletica) e Sara Vitiello (Self Atl. Montanari & Gruzza).

STREAMING – Prevista la trasmissione della 10 chilometri di marcia a Madrid in diretta video streaming domenica 30 aprile dalle ore 10.30 a questo LINK.

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