Lecce Women: Prieto; Bocchieri, Daple, Silva, Depunzio; Martinez, Felline (36’ st Monno), Di Staso; Coluccia (40’ st Bisanti), D’Amico, Jaszczyszyn. In panchina: Garzya, Polo, Pomes, Durante, Crusafio, Spedicato. Allenatrice Vera Indino.

Chieti: Falcocchia, Di Gesualdo, Di Sebastiano, Liberatore, Chiellini, Di Domenico (31’ st Iannetta), Carnevale, D’Intino (43’ st Cavallaro), Barbarino (31’ st Tucceri), Passeri, Gissi. In panchina: De Vincentiis. Allenatore Camillo Di Lello.

Arbitro: Cecchi di Moliterno.

Marcatrici: nel st 24’ D’Amico (L); 44’ Chiellini (C).

Note: spettatori circa 100. Espulsa: 33’ st Di Sebastiano (C). Ammonite: Depunzio, D’Amico (L); Carnevale (C). Recupero: pt 1′; st 3′.

E’ finita 1-1 la sfida di cartello del campionato di serie C tra Lecce Women e Chieti. Il pareggio sta molto stretto alle giallorosse protagoniste di una partita al limite della perfezione. Dopo aver trovato il vantaggio con capitan D’Amico a metà del secondo tempo, il Lecce ha incassato la rete del pareggio a un minuto dalla fine per merito di Chiellini, abile a sfruttare una delle pochissime disattenzioni difensive. Prima e dopo il portiere abruzzese Falcocchia è stata assoluta protagonista con alcune parate miracolose.

Sull’esito del match però pesano alcune decisioni molto discutibili adottate dall’arbitro Cecchi della sezione di Moliterno. A cominciare dalla rete annullata a Felline per un motivo rimasto sconosciuto a tutti. «Quello che ha dato più fastidio a me e alle mie compagne è stato l’atteggiamento che il direttore di gara ha tenuto nei nostri confronti, è stato indisponente, a tratti anche provocatorio e questo non va bene – ha detto il capitano Serena D’Amico -. Le protagoniste di una partita di calcio sono le calciatrici e non l’arbitro. Mi spiace che accadano queste cose nelle partite di calcio femminile, meritiamo più rispetto».

Del match ha parlato l’allenatrice del Lecce Women, Vera Indino. «Che dire, siamo amareggiate perché meritavamo di vincere e anche con un punteggio largo. Abbiamo messo alle corde il Chieti che si è difeso giocando un calcio antico, fatto di lanci lunghi a scavalcare il centrocampo. Nel corso dei 90 minuti di gioco abbiamo creato almeno otto occasioni nitide e un po’ per la bravura del portiere e un po’ anche per demerito nostro non siamo riuscite a metterla in porta. Peccato, mi spiace soprattutto per le ragazze che hanno dato tutto fino alla fine.

L’arbitraggio? Preferisco non parlare, le immagini si commentano da sole».

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