Arriva la seconda medaglia per la squadra italiana ai Mondiali di Budapest: dopo l’argento centrato ieri sera da Leonardo Fabbri nel getto del peso, ecco il bronzo di Antonella Palmisano, terza nei 20 km di marcia (1h27:26) con una prova di incredibile equilibrio e sofferenza, a spezzare l’incantesimo di due anni di infortuni e lacrime. Una caduta all’undicesimo chilometro fa rabbrividire per le possibili conseguenze, ma l’azzurra reagisce, mostra gli occhi della tigre, e quando la spagnola Maria Perez, a tre chilometri dal traguardo, si invola verso l’oro (1h26:51), riesce a mantenere la calma, conquistando il terzo gradino del podio (argento all’australiana Jemima Montag, 1h27:16). Una prova ad eliminazione, questa gara sui 20 km, nella quale le migliori hanno preso subito il comando (in testa fin dal via le sette pronosticate), restando compatte fino all’azione decisiva, avvenuta tra il sedicesimo e il diciassettesimo chilometro. “Quello che conta è la testa – racconta la Palmisano – ho imparato in questi due anni a vedere tutto il bello che c’è intorno a me, senza concentrami sui problemi. Ora so che posso andare avanti al meglio, ora l’appuntamento è con l’Olimpiade, c’è Parigi dietro l’angolo”. Il ricchissimo palmarès della pugliese (oro olimpico a Tokyo, bronzo mondiale a Londra 2017 e bronzo europeo a Berlino 2018) si arricchisce di un nuovo metallo prezioso, in attesa dell’appuntamento a cinque cerchi, che la vedrà affrontare la prova da “defending champion””.