Gli occhi di tutto il pianeta saranno puntati su Eliud Kipchoge, che davanti alla Porta di Brandeburgo ha trionfato per quattro volte e ha siglato i suoi due record del mondo nella maratona (2h01:39 nel 2018, 2h01:09 un anno fa). Sarà ancora primato per il bi-campione olimpico? È “la” domanda. Ma i motivi di interesse non mancano neanche in chiave azzurra nella Maratona di Berlino in programma domenica mattina con partenza alle 9.15. Tra i top runner della 42,195 km più rapida al mondo ci sarà anche Eyob Faniel, già primatista italiano, determinato a riscattarsi dal ritiro di quattro settimane prima ai Mondiali di Budapest. Il vicentino delle Fiamme Oro, capace di riportare l’Italia e l’Europa sul podio di New York nel novembre del 2021 (fantastico terzo posto), è alla terza maratona dell’anno dopo quella di Osaka completata in 2h07:53, valido come standard olimpico, e quella della rassegna iridata, terminata dopo il ventottesimo chilometro, con tanta amarezza e senza le soddisfazioni che cercava. Sul percorso piatto di Berlino, Faniel può confrontarsi ai massimi livelli, in una gara che propone la sfida tra Kipchoge e un’altra delle stelle più lucenti, il keniano Amos Kipruto vincitore a Londra lo scorso anno e già secondo alle spalle del primatista del mondo a Tokyo nel 2022 (2h03:13 PB). Per Eliud, Berlino è casa, come dimostra il curriculum che lo vuole vincitore nel 2015, 2017, 2018 e 2022: i fan e gli osservatori di tutto il mondo si chiedono se il 38enne saprà risollevarsi dalla delusione di Boston, chiusa al sesto posto in aprile. La prospettiva, come si sa, è Parigi, l’Olimpiade, la terza vittoria di fila, impresa mai riuscita nella storia a cinque cerchi.
GOLDEN TRACKS: IAPICHINO E FURLANI IN NOMINATION COME ASTRI NASCENTI
Lei, argento europeo indoor a un passo dai sette metri a Istanbul (6,97), tre volte vincitrice in Diamond League, quinta ai Mondiali di Budapest a sei centimetri dal podio, campionessa d’Europa U23 a Espoo. Lui, oro continentale U20 a Gerusalemme con 8,23, a un centimetro dal PB di 8,24 a Hengelo, misure ottenute dopo essere volato anche a 8,44 ventoso a Savona, il salto più lungo della storia mondiale in ogni condizione per un atleta juniores. A coronare le splendide stagioni di Larissa Iapichino e Mattia Furlani, giovani fuoriclasse del salto in lungo azzurro, arriva anche la candidatura ai Golden Tracks, gli Oscar dell’atletica continentale, che saranno assegnati a Vilnius il 21 ottobre nella cerimonia annuale organizzata dalla European Athletics. Entrambi i saltatori, rispettivamente portacolori delle Fiamme Gialle e delle Fiamme Oro, protagonisti in maglia azzurra anche nella prima storica vittoria agli Europei a squadre, sono stati inseriti tra le nomination della categoria “Rising Star” (astro nascente) che presenta dieci candidature al maschile e dieci al femminile. Tutti possono contribuire a spingerli il più avanti possibile, votandoli sui profili social della EA: le preferenze espresse dal pubblico peseranno per un quarto sull’esito complessivo, contribuendo al risultato finale che sarà determinato anche dai voti delle Federazioni, dei media e di un panel di esperti.