Ed alla fine di questi campionati d’Europa a Montpellier, che sembravano stregati, è arrivata anche la gioia per le medaglie. Entrambe bellissime! L’argento dei 78 kg è andato al collo di Alice Bellandi ed il bronzo dei +78 kg ha premiato Asya Tavano.
Questo è stato un europeo particolarmente avaro di soddisfazioni per i colori azzurri, tanto da sembrare stregato, ma senza tirare in ballo elementi astratti come la sfortuna, si è tenuta la barra dritta fino in fondo. Con fiducia e lucidità.
Christian Parlati si è presentato ugualmente sul tatami, nonostante abbia passato la notte con la febbre. Non è certo lui il tipo che accampa scuse e n’è accorto anche il serbo Branjovic, che dopo aver preso una gran schienata con la controtecnica del napoletano, ha dato l’impressione di non essere d’accordo. Al secondo turno con il russo Lorsanov ci sono stati degli scambi di manate per fare le prese che, se non stai bene, non li assorbi tanto facilmente. Fatto sta che l’incontro è finito al golden score, tre sanzioni a due. Chiudendo così la gara di Christian.
“Pur essendo in condizioni pessime -ha detto il coach azzurro Raffaele Parlati– avrebbe potuto comunque vincere l’incontro con il russo se la conduzione arbitrale fosse stata un po’ più attenta. Il bilancio non è sicuramente positivo, ma devo dire che l’arbitraggio sia domenica che ieri ci ha danneggiato non poco. Continuiamo a lavorare sicuri che arriveranno giornate migliori”.
Alice Bellandi è superiore, ha detto qualcuno prima che la gara iniziasse. Se lei abbia sentito la profezia non è dato sapere, ma è stata sufficiente la conferma che ha dato sul tatami, due wazari (tai otoshi e seoi nage) all’olandese Derks, un wazari (seoi) alla portoghese Sampaio ed un altro wazari alla tedesca Wagner, giusto per regolare la questione di Baku. Poi è arrivata la finale… la tedesca Boehm, molto attenta a bloccare le maniche a Bellandi, Alice invece, generosa e fulminea negli attacchi… tai otoshi basso, seoi, o soto gari, a coprire tutte le direzioni. Il pregio della tedesca è riuscire a non cadere, ma attacca in ne waza ed è pericolosa. Va così, con due shido a Boehm, uno ad Alice quando il cronometro scandisce gli ultimi secondi… e manca un secondo solo quando con o uchi gari Boehm aggancia il piede di Bellandi che, resiste, ma traballa e squilibrata cade. Pur girandosi sul fianco… è wazari ed il tempo è scaduto. Il volto di Alice è una maschera di delusione, quello della tedesca d’incredula felicità.
Molto brillante ieri è stata anche Asya Tavano, lucida e attenta in tutti i dettagli di ogni incontro che, in tutti i casi, è stato con avversarie qualificate quali Larisa Ceric (Bih), Milica Zabic (Srb) o la turca Kayra Ozdemir, liquidate nell’ordine con wazari di gaeshi al golden score, ippon con shime waza, wazari di harai goshi. La finale per il bronzo con l’olandese Karen Stevenson è stata un piccolo capolavoro per metà incontro, con bel vantaggio frutto di un tai otoshi maki komi con prese alle maniche e poi la gestione del vantaggio (wazari) con qualche momento d’ansia tempestivamente ricomposto dal coach azzurro Francesco Bruyere. Ed alla fine è stata gioia pura! Seconda medaglia di bronzo consecutiva agli Europei per Asya Tavano. Dopo Sofia 2022, ecco Montpellier 2023.
Ma non è tutto! Perché domenica sera, nella serata di gala EJU, c’è stata un’altra bella notizia. Ed a riportarcela gentilmente è Alessandro Comi, presente quale Italia Team Manager: “L’europeo è stato anche l’occasione per premiare i migliori tra i migliori durante il gala annuale della nostra Unione continentale. L’EJU infatti, aveva ancora l’incombenza di assegnare i riconoscimenti per il 2022 tra atleti, tecnici e arbitri e l’Italia è stata celebrata con Roberta Chyurlia, miglior arbitro donna per la quarta volta: è un traguardo importante e, in quanto conferma, è anche una grande responsabilità. L’augurio a Roberta è quello che possa ispirare una generazione di giovani arbitri italiani e che possa contribuire a crescerli nel solco che ha tracciato fin qui. Sono persuaso d’altronde che il 2023 riserverà sorprese anche per le altre eccellenze abbiamo visto brillare nel corso di questo ricchissimo anno… stiamo a vedere!”