Pallacanestro Trieste corsara al Pala San Giuseppe da Copertino di Lecce. La squadra di coach Jamion Christian fatica, ma porta a casa i due punti contro un Hdl Nardò Basket battagliera come sempre, ma ancora incapace di rompere il pronostico delle sfide contro le grandissime del girone Rosso. Il testa a testa va, dunque, agli ospiti che continuano la propria corsa in vetta. Il Toro, forse un po’ stanco dopo gli straordinari in settimana con Forlì, ritrova Smith (21 punti in 29 minuti), buona notizia di giornata.  

Si parte con Maspero, La Torre, Stewart jr., Baldasso, Iannuzzi, il quintetto consueto degli ultimi turni. Trieste parte bene e va 6-0, Nardò è contratta. Nei primi quattro minuti i granata restano a secco. Serve uno che se ne intende di canestri e di punti. Dalla panchina si alza Russ Smith, non giocava dalla vittoriosa trasferta di Cento del 5 novembre. Il Toro sbiadito dell’avvio prende colore. Iannuzzi finalmente rompe il ghiaccio. L’americano con la maglia numero 3 segna subito due liberi, la squadra di casa comincia a ritrovare linee, centimetri e convinzione. Di Carlo mescola le carte con gli ingressi di Ferrara, Parravicini e Donda. Quest’ultimo prima stoppa Vildera, poi segna da sotto. Lo svantaggio si riduce nonostante Brooks e Reyes tengano fede alla loro fama. Stewart jr. apre la gioielleria anche ieri con due canestri meravigliosi dall’area. Il primo quarto si chiude 14-17, ma lo sconforto dei primi minuti non c’è più.

Hdl si attacca alla targa della squadra in maglia rossa. Il sorpasso (21-20) arriva dopo un minuto e mezzo con un gioco da tre punti di Iannuzzi (canestro + fallo). Campogrande controsorpassa subito con una bomba, poi ancora Smith dalla lunetta. Match adesso più equilibrato, due liberi di Parravicini e due di Stewart jr. disegnano il primo,piccolo, vantaggio (+5) casalingo. Mancherebbe un dettaglio, non trascurabile, per completare le strategie offensive di Nardò: il canestro dalla lunga distanza (0-5). Ci pensa quel giocatore silenzioso e magnifico che è Wayne Stewart jr. per il +5. Si va al riposo sul 37-33, tanta roba dopo lo spavento iniziale.

La ripresa delle ostilità è frizzante e sempre nel segno del sostanziale equilibrio. Reyes fa benissimo su ambo i lati, la penetrazione di Ruzzier fissa il punteggio sul 42-42. Iannuzzi fa il diavolo a quattro, Smith trova lentamente fiducia e punti. Mancano sempre le bombe (2/12) sul conto granata. Il match adesso è ancora più spigoloso, Brooks e Vildera riportano avanti gli alabardati complice un passaggio a vuoto di Hdl. Capitan La Torre infila una tripla a pochi istanti dalla fine del terzo tempo, facendo lievitare un po’ il magro bottino neretino della frazione (11 punti). C’è da soffrire, ma non può andare in modo diverso: 52-55

Si ricomincia dalla bomba di Campogrande e dal coast to coast di Parravicini. A Reyes risponde Smith, poi un piccolo festival delle triple (Stewart jr., Campogrande,  Parravicini e ancora Campogrande). Per restare nel match Nardò chiede una mano a Smith, che da sotto lascia di stucco ancora la difesa avversaria. L’inerzia, però, ora è triestina (66-73). A 3′ 57″ dalla sirena a La Torre e soci servirebbe ritrovare il filo del gioco di squadra. Ferrara ruba palla e va a depositare nel retino, Ruzzier fa lo stesso dall’altra parte. Quando Candussi sbaglia da sotto e Parravicini infila da lontano, si vede una piccola luce. Ma lo stesso Candussi si fa perdonare. Smith segna ancora e fa sperare (-4 a 1′ 17″). Diventa -2 con altri due liberi del numero 3, ma Ruzzier ristabilisce le distanze. Il tentativo di Smith dall’arco non va a segno. Ancora Ruzzier va in lunetta e la chiude. 75-83.

Anche ieri la sensazione amara dell’impresa sfiorata.  

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