Un lungo applauso, e i complimenti espressi dal presidente dell’Evaluation Committee, il finlandese Antti Pihlakoski. È terminata così, nel primo pomeriggio di ieri, la presentazione al Consiglio della World Athletics della candidatura di Roma ad ospitare i Campionati del Mondo del 2027

Sotto la guida del presidente federale Stefano Mei, il gruppo di lavoro (composto anche dal consigliere WA Anna Riccardi, e ieri reso ancor più forte dalla presenza del presidente del CONI, Giovanni Malagò) ha illustrato il dossier della capitale, con un lungo filmato che ha incorporato anche i convinti messaggi di sostegno del Ministro dello Sport, Andrea Abodi, e del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. La decisione finale su quale Paese ospiterà la rassegna iridata del 2027 (in lizza Italia e Cina) verrà presa dalla World Athletics la prossima settimana (con ogni probabilità mercoledì 28), nel corso del Consiglio che avrà luogo a Glasgow, alla vigilia dei Mondiali indoor. Alla documentazione presentata manca però un tassello di primaria importanza: la lettera di garanzia trasmessa dal Governo non recepisce tutte le indicazioni di World Athletics, ed in particolare, fatto di sostanziale rilevanza, non esprime la copertura dell’intervento economico descritto nel budget della manifestazione. Per trasmetterne alla World Athletics una versione completa di tutto c’è tempo, nei fatti, fino alla riunione di Consiglio che prenderà la decisione finale.

“Sono fiero del lavoro che abbiamo svolto – il commento del presidente FIDAL, Stefano Mei – la candidatura di Roma è molto più che apprezzata in ambito internazionale. Il momento straordinario vissuto dall’atletica italiana è sotto gli occhi di tutti, e l’organizzazione del Mondiale rappresenterebbe una sorta di chiusura del cerchio per una generazione straordinaria di atleti, oltre che per il lavoro di tutto il movimento, dalla base al vertice. A questo punto non possiamo che augurarci che il Governo dia seguito all’interesse e al supporto espressi più volte nel corso di questi mesi, con un atto che consenta a Roma di giocarsi tutte le carte a disposizione”.

I BENEFICI PER IL SISTEMA PAESE – L’intervento dello Stato è quantificato nel dossier di candidatura in 85 milioni di Euro, che vanno intesi come un vero e proprio investimento, non solo sull’atletica, ma su tutto lo sport italiano, con benefici al sistema Paese descritti nello studio commissionato all’advisor Deloitte: dalla sola fiscalità generale, ritornerebbero nelle casse dello Stato tra 97 (nell’ipotesi considerata peggiore) fino a 165 milioni di Euro (ipotesi migliore), frutto di un fatturato totale che oscillerebbe tra i 592 e i 991 milioni di Euro. Il turismo rappresenterebbe ovviamente il driver di maggior rilievo, con presenze collegate all’evento stimate tra le 240 e le 257 mila totali, con permanenza tra 2,4 e 3,8 giorni pro-capite e una spesa giornaliera tra 156 e 211 Euro al giorno. 

“MONDIALI IN CASA? AGLI AZZURRI BRILLANO GLI OCCHI” – Nel frattempo, ieri sera, è arrivata l’ennesima raccolta di straordinari risultati azzurri. Il presidente Mei conclude con un pensiero rivolto a loro, agli atleti, protagonisti di un inverno decisamente fuori dall’ordinario (20 primati italiani assoluti in meno di un mese, incluso il limite di maratona messo a segno da Yeman Crippa, e ieri sera tre vittorie in un meeting Gold). “È il miglior viatico per gli imminenti Mondiali indoor – le sue parole – ma testimonia anche della vitalità del movimento, del lavoro fatto per un 2024 ricco di grandi appuntamenti. I nostri atleti sono attivi e gareggiano ad ogni livello, sul territorio nazionale ed all’estero, contribuendo quotidianamente allo sviluppo del movimento. I Mondiali a Roma, poi, sarebbero un perfetto anello di congiunzione tra stelle già affermate come Gimbo Tamberi, che potrebbe ricevere uno stimolo straordinario ad allungare la carriera, ed emergenti dal talento cristallino come Mattia Furlani e Larissa Iapichino, che proprio qui potrebbero ricevere una definitiva consacrazione. Ho visto brillare i loro occhi, di fronte all’ipotesi di un Mondiale in casa. Sono certo che a livello governativo, dove il sostegno agli eventi internazionali di ogni disciplina sportiva non è mai mancato, si terrà conto anche di questo”.

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