La Regione Friuli-Venezia Giulia finanzia il progetto UD4Safety che coinvolge il mondo del calcio
La campagna di comunicazione ideata dall’Automobile Club Udine, insieme all’Udinese Calcio, nell’ambito del progetto UD4Safety FVG, ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione della provincia al tema della sicurezza stradale coinvolgendo i giocatori, beniamini locali e nazionali, nel richiamare la necessità di “rispettare le regole”.
La partnership, partita già a dicembre al ‘BLUENERGY STADIUM’ è stata veicolata sui grandi schermi dello stadio e sui biglietti di alcune partite casalinghe, su calendari distribuiti ai tifosi, nonché promossa sui canali dell’Udinese Calcio e ACI, sulla stampa, su web TV e sulle principali radio locali.
Immagini dei calciatori che bevono acqua e non alcol per rimanere concentrati alla guida, che allacciano le cinture – anche posteriori, che si fermano allo stop per far attraversare un pedone: si tratta di regole semplici e immediate che troppo spesso non vengono seguite, risultando così tra le principali cause di incidente.
“Lo sport ha una grande valenza aggregativa ed educativa. Per diffondere il messaggio dell’importanza di avere comportamenti attenti e responsabili – dichiara Gianfranco Romanelli, Presidente dell’Automobile Club Udine – abbiamo pensato di usare la passione le persone hanno per il calcio. La pratica dello sport, specie quello di squadra, promuove valori come la correttezza e l’impegno ed insegna a rispettare l’avversario. Tutti i messaggi della campagna del progetto UD4Safety si basano sull’importanza del rispetto delle regole, in qualunque contesto, mettendo in evidenza certi comportamenti, purtroppo molto frequenti, che per la loro pericolosità meritano simbolicamente il “cartellino rosso”. Basta un attimo di distrazione o di imprudenza e si passa da un “prima” a un “dopo” da cui non si torna più indietro”.
“L’incidentalità stradale è un fenomeno che non accenna a diminuire – afferma Franco Collavino, Direttore Generale dell’Udinese – ed ognuno può fare la propria parte per combatterlo. Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito dell’Automobile Club Udine, mettendo a disposizione le nostre strutture e, soprattutto, alcuni giocatori della prima squadra per realizzare foto e contenuti video che sono stati trasmessi in occasione delle partite casalinghe e condivise sui nostri social. Il calcio è uno degli sport di squadra più seguiti nel mondo, occasione di aggregazione e di confronto, scatena passioni e discussioni tra persone di tutte le età. La capacità di coesione e la trasversalità sono le leve che abbiamo voluto sfruttare, per diffondere un messaggio semplice ma inequivocabile: ognuno di noi è tenuto a rispettare le regole che sono state definite per la sicurezza di tutti. L’obiettivo è raggiungere il più alto numero di persone e rivolgersi a tutti gli utenti della strada, di ogni età, a prescindere dalla loro passione per il calcio”.
Durante la settimana, per rafforzare il valore della campagna che viene anche portata in tutti i corsi di educazione stradale promossi dall’Automobile Club Udine nelle scuole, è stato organizzato un evento formativo rivolto al settore giovanile dell’Udinese all’Auditorium del Bluenergy Stadium, dove oltre 100 giovani atleti, i loro allenatori e preparatori atletici hanno ascoltato un intervento in cui è stato evidenziato il parallelo tra ciò che accade in campo con quanto succede ogni giorno nel traffico.
Nell’occasione, l’Assessore Regionale Pierpaolo Roberti ha riconosciuto il contributo di immagine dato dagli atleti e quello operativo della struttura dell’Udinese, determinanti per il successo della campagna. “Il mondo del calcio, attraverso una squadra di serie A, si unisce ad una campagna che appartiene a tutti – ha sottolineato Roberti – e contribuisce a diffondere l’idea che le regole non sono solo divieti e limitazioni, ma servono per aiutarci a stare con gli altri, a condividere gli stessi spazi ed a raggiungere obiettivi comuni. Il senso di responsabilità rafforza il rispetto delle regole e viceversa. Un circolo virtuoso, come sanno bene i genitori, gli insegnanti e, visto il contesto in cui ci troviamo, gli allenatori. Il calcio, attraverso i suoi protagonisti, si è dimostrato un veicolo efficacissimo per il messaggio che ci siamo impegnati a diffondere”.