Vecchi difetti e altro ko a Cremona. Le parole di coach Dalmonte

La progressione dei punti fatti nei quattro quarti – 23, 18, 17 e 10 – racconta più e meglio di ogni altra cosa come Hdl Nardò Basket si sia lentamente sfaldata nella produzione offensiva del match con Juvi Ferraroni Cremona. Per dirla usando le categorie di pensiero di coach Luca Dalmonte, il Toro ha iniziato giocando da squadra e ha finito disunendosi e lasciando come al solito ai singoli il compito di risolvere gli enigmi d’attacco. Peraltro, contro un avversario non trascendentale, ma che è rimasto sempre in partita e ha alzato l’intensità difensiva nella seconda parte della sfida. Anche il day after di Cremona, insomma, è amaro e rende sempre più grigia la primavera granata. Hdl, da ieri sera, è ufficialmente fuori dai playoff. Ma è pienamente in corsa per la salvezza, pur tra delusione e rammarico. Insomma, nonostante si continui a gettare alle ortiche occasioni gigantesche, come quella del PalaRadi, la A2 è ancora pienamente alla portata, a condizione di cambiare marcia e compattarsi. 

“Abbiamo sprecato un’occasione – ha detto Luca Dalmonte dopo la partita – è necessario che tutti siano pronti per dare il proprio contributo, non c’è l’aspettativa che il contributo sia rispecchiato nei numeri, ma nel produrre le cose che possono essere funzionali per la squadra. Il rammarico di aver sprecato un’occasione risiede proprio, indipendentemente dal punteggio, nel fatto che non si è fatto tutti ciò che è necessario e richiesto dal proprio ruolo. Nessuno si deve sentire individualmente un risolutore, ma deve trovare all’interno della squadra e all’interno del sistema lo spazio corretto e la performance giusta per creare uno sforzo globale. Con rammarico devo riconoscere che questo oggi non è accaduto. Sarà mio compito e mia responsabilità far comprendere che il ruolo di ognuno di noi è importante se la richiesta che ogni giocatore fa verso di sé è sempre in funzione della squadra e nel pensare di squadra”. 

Alle parole del coach di Nardò fanno da controcanto quelle del collega di Cremona, Luca Bechi, che evidenzia proprio la bravura della sua squadra nell’aver giocato di squadra e nell’aver mostrato l’attitudine mentale giusta. “È stata una vittoria di squadra, con spirito guerriero nei momenti caldi della partita. Abbiamo concesso dieci punti a Nardò nell’ultimo quarto e tre punti negli ultimi cinque minuti. Per noi un grande finale di partita, che dimostra una buona condizione fisica, un buon impatto difensivo e una buona attitudine mentale. Abbiamo vinto contro una squadra bisognosa di punti e che ha un giocatore come Smith davvero imprevedibile. Bravi ai miei ragazzi, adesso guardiamo con fiducia al futuro”.

Piangersi addosso e deprimersi adesso non ha senso. Meglio, molto meglio, voltare pagina e concentrarsi sulle sfide con Agrigento e Roma, che chiuderanno la fase a “orologio”. Nonostante tutto, il Toro ha ancora il destino nelle proprie mani.

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