Che salto di qualità per Federico Riva. Il mezzofondista azzurro si migliora di oltre due secondi nei 1500 metri a Huelva, in Spagna: con il crono di 3:34.35 diventa il quinto italiano di sempre e si prende il secondo posto in un meeting che presentava avversari di livello, superato soltanto dal norvegese bronzo mondiale in carica Nordas 3:34.11, mentre riesce a tenersi alle spalle il francese primatista europeo dei 5 km e 10 km Jimmy Gressier (3:36.11). È una prova di spessore per il romano, già primatista italiano indoor nella stagione invernale seppur per meno di ventiquattro ore (poi battuto da Ossama Meslek): “A parte il vento, un po’ di pioggia e i ‘pugni’ tutta la gara – commenta con riferimento alla gran lotta per le posizioni – direi un ottimo inizio!”.

QUINTO ITALIANO DI SEMPRE – Sulla scia di Nordas, Riva infila Gressier ai duecento dal traguardo e riesce anche a scalzare il norvegese che però lo riprende nei venti-trenta metri conclusivi. Prima di ieri il miglior 1500 del 23enne portacolori Fiamme Gialle era proprio quello di inizio febbraio al coperto di Miramas (3:36.74) che ha avuto vita breve come primato italiano ma che ha rilanciato le sue quotazioni dopo la scorsa stagione condizionata dalla mononucleosi. Da stasera nelle liste alltime, meglio di Riva ci sono soltanto il primatista italiano Gennaro Di Napoli (3:32.78), Pietro Arese (3:33.11), Mohad Abdikadar (3:33.79) e Ossama Meslek (3:33.92). A Huelva, sempre nei 1500, è decimo proprio Mohad Abdikadar (Aeronautica) con 3:38.73, tredicesimo Joao Bussotti (Esercito) con 3:41.87. Nella serie B, 3:40.85 per Giovanni Filippi (La Fratellanza 1874 Modena). 

ZENONI TERZA, BERTONCELLI PB – Al femminile, la migliore delle tre azzurre in gara nei 1500 è Marta Zenoni (Luiss): terza piazza con 4:06.55 nella gara vinta dall’etiope Nigist Getachew (4:05.93). Quinta Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) in 4:06.97, nona Giulia Aprile (Esercito, 4:10.25). Bravo Giacomo Bertoncelli (Atl. Insieme Verona) al primato personale di 49.45 nel debutto stagionale sui 400 ostacoli, secondo dietro allo svedese Carl Bengtstrom (48.61). Quinto Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946) che si scompone sull’ultimo ostacolo e chiude in 50.29.

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