L’americano di Aniston è la decima pedina dello scacchiere di Dalmonte

“Sono entusiasta di venire in Italia e giocare per Nardò”

Decimo colpo a stelle e strisce e roster 2024/2025 al completo. Hdl Nardò Basket brucia le tappe della nuova stagione e consegna a coach Luca Dalmonte i suoi 10 nuovi alfieri (il Toro è tra le primissime compagini di A2, forse l’unica, ad aver già chiuso la sessione estiva del mercato). La ciliegina sulla torta, dunque, è Trayvon Croft, nato ad Aniston (Alabama, Usa) il 31 dicembre 1997, play/guardia di 185 cm. e 77 kg., reduce dall’esperienza in Serbia con la canotta di Spd Radnicki. 

Impostosi all’attenzione degli osservatori europei grazie agli ottimi numeri del suo percorso al college di Wisconsin-Parkside (20,5 punti, 4 rimbalzi e 4 assist di media), Croft è sbarcato in Georgia nella stagione 2022/2023, trascinando il Rustavi (17,2 punti di media, 5,8 rimbalzi, 5,5 assist in 31 presenze) alla finale della Georgia Superleague e portando a casa il titolo personale di “guardia dell’anno” nella lega. Poi lo scorso anno, appunto, l’esperienza in Serbia nella Košarkaška liga (massima serie della pallacanestro serba) con Spd Radnicki e fatturato di tutto rispetto, considerati i 19 punti, 4,6 rimbalzi e 4,4 assist di media, con il 78,4% ai liberi, il 50,8% da due e il 41,8 da tre e con 31 minuti di impiego a partita (27 presenze).

“Sono entusiasta – dice Tray Croft – per l’opportunità di venire in Italia e giocare per Nardò. Mi sento benissimo, sarò presto lì nel nuovo campionato e nella mia nuova squadra”. 

Croft è un giocatore molto dinamico, una “combo-guard” a suo agio sia nel tiro dal perimetro che nel gioco d’attacco al ferro. Spiccano le qualità nel “ball handling” e negli assist. Sarà ovviamente un perno della squadra di Dalmonte.

Come si è arrivati alla scelta di Croft? La risposta nella parole del ds Matteo Malaventura“Cercavamo un americano con punti nelle mani e capacità di far giocare la squadra – spiega – e penso che Trayvon abbia queste caratteristiche. Proviene dalla lega serba, dove si gioca una pallacanestro vera. Vedremo che impatto potrà avere nel nostro campionato, ma ha sicuramente talento per poter fare molto bene”.

“Lo abbiamo valutato per il suo talento “mancino” – aggiunge coach Luca Dalmonte – è una taglia interessante per il ruolo. Ha ottime potenzialità su cui costruire affidabilità ed equilibrio tra il “go to guy” e il giocatore che crea vantaggi di squadra. La figura corretta a cui dare il tempo giusto per ottimizzare la sua efficienza. Pensiamo possa “agganciare” un livello superiore in questa stagione, naturalmente insieme a noi. Insomma, ha ottime potenzialità e buone referenze personali. Lo accolgo in squadra con assoluta fiducia”. 

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