Il pilota romano con la Cupra di Even e Service piega all’ultimo giro la strenua difesa di Roccadelli (Cupra). Terzo Franca (Audi, Aikoa) che rafforza la leadership
Uno-due micidiale per Federico Scionti che al debutto nel TCR Italy monopolizza il gradino più alto del podio: rispetto alla gara del sabato, il pilota romano ha dovuto faticare assai di più per conquistare la seconda vittoria consecutiva, dopo un lungo ma altrettanto corretto duello con Marco Roccadelli. Le due Cupra Leon hanno viaggiato incollate sui saliscendi del Mugello praticamente per tutta la gara che ha visto al comando per i primi otto giri Mattia Lancellotti, ma quando questi è stato costretto a rallentare per le gomme ridotte al lumicino, la lotta per il successo è diventata appunto un duello generazionale: da una parte il giovane vercellese, vent’anni da compiere ad agosto, che ha vinto all’esordio a Misano e dall’altra l’esperto pilota romano, classe 1992: alla fine ha avuto ragione il veterano delle corse con un attacco proprio all’inizio dell’ultimo giro a San Donato. Scionti era venuto al Mugello quasi in missione esplorativa ma dopo questo duplice successo è facile che confermi la propria presenza con il neo team Event e Service per il resto della stagione.
Terzo gradino del podio per Luca Franca (Audi RS3 DSG, Aikoa) che ha consolidato così la leadership della classifica i due immediati inseguitori Alessandro Alcidi (Volkwagen GTI; Tuder) e Luca Verdi (Audi Plamet) – quest’ultimo penalizzato da un assetto non ottimale – hanno chiuso settimo e sesto. Il pilota di Cattolica ha ora 222 punti, Alcidi è a quota 181, Verdi a 175.
Piacevolmente sorprendente la gara del debuttante Federico Desiderio, 17 anni, che, scattato in penultima posizione, è risalito sino al quinto posto, recuperando ben 11 posizioni. In premio il terzo gradino del podio nella Under 25 alle spalle di Roccadelli e Lancellotti che è finito quarto assoluto. Nella generale Under Lancellotti, Roccadelli e Verdi sono racchiusi in tre punti (175, 174 e 172).
Per quanto riguarda la Master, Alessandro Berton (Cupra) si è fatto un bel regalo per il 46esimo compleanno festeggiato sabato, vincendo l’apposita classifica, in una gara che lo ha visto chiudere ottavo. In testa resta sempre Fabio Antonello (Cupra RC Motorsport, oggi 14esimo) a quota 209.
Ha visto la bandiera a scacchi in 12esima posizione Gabriele Foglia (Cupra) che, per problemi ai freni, venerdì non era in pratica riuscito a girare in qualifica.
Gara incubo per un altro deb, il 29enne Andrea Palazzo, che sarebbe dovuto partire in pole per la norma della griglia invertita e invece è stato costretto a scattare dai box per un guaio tecnico alla sua Audi (Rc Motorsport).
Ora il campionato va in vacanza: prossimo appuntamento a Imola (6-8 settembre).
Federico Scionti: “E’ stata una bella gara, combattuta. Pur partendo dalle retrovie gli avversari sono stati correttissimi. Sia io sia Matteo avevamo un buon passo, ci ho provato ma non sapevo dove passarlo. E allora mi sono giocato l’ultimo jolly alla salita della San Donato e ce l’ho fatta. Ora ragioneremo la possibilità di andare avanti (in questo campionato; n.d.r.). I buoni propositi ci sono”.
Matteo Roccadelli: “Oggi ho corso oltre il limite, ho cercato di tenere Scionti alle spalle sino alla fine. Ma lui, essendomi stato dietro sin dall’inizio, ha potuto studiarmi, mi aspettavo che mi avrebbe passato lì ma non ne avevo davvero più. In ingresso curva avevo un sovrasterzo importante e ho rischiato spesso di girarmi. Ma resta la soddisfazione dopo la gara di ieri, che in ottica campionato è stata penalizzante”.
Luca Franca: “Anche oggi ho messo le ruote davanti ai miei diretti rivali in classifica, questo è tutto oro colato. Il podio era il massimo perché è da un po’ di tempo che a livello tecnico, abbiamo 1″-1″5 a giro di disavanzo dalle Cupra. La costanza è stata dunque determinante. Andiamo in pausa estiva con un bel vantaggio e cerchiamo di mantenerlo anche a Imola”.
Alessadro Berton: “E’ stata dura, eravamo già messi bene sin da venerdì. Purtroppo la bandiera rossa mi ha annullato il giro, altrimenti sarei partito nei primi otto. Recuperare da 16esimo è stata davvero dura, faceva molto caldo, la macchina si guida difficilmente in queste condizioni. In fondo la vittoria nella Master è ciò a cui punti perché davanti ci sono dei giovani che vanno veramente forte. Un bel fine settimana in crescita, frustrazione nelle qualifiche. Ma la rabbia mi ha aiutato a venirne fuori”.