Regensurg. Il tricolore torna a sventolare sul tetto d’Europa. I venti moschettieri di Guglielmo Trinci riportano in Italia un titolo continentale under 18, il numero quindici della storia, che mancava dal 2015, dall’edizione di Ostrava. La nazionale italiana ha compiuto una grande impresa, vincendo le sette gare disputate, a cominciare la finale di domenica pomeriggio all’Armin Wolf Arena di Regensburg, a spese della Germania padrona di casa (3-1 il finale), approdata per la prima volta alla gara conclusiva con una storica affermazione in semifinale contro l’Olanda.
Con Giacomo Taschin sulla collinetta per la terza vittoria del torneo (6rl-4bv-5so) con 78 lanci precisi e insidiosi, gli azzurri hanno ancora una volta tenuto l’atteggiamento giusto, concentrati, pazienti e pronti a sfruttare ogni opportunità concessa dai pitchers di casa. La settima vittoria consecutiva è stato l’ennesimo capolavoro di una squadra ben costruita, che ha giocato a memoria, dopo una preparazione curata in ogni minimo dettaglio.
All’Italia, per passare in vantaggio, al 1° inning non serve nemmeno battere valido: fa tutto il partente Paul Hoff (vincente contro la Spagna), colpendo Cornelli, che arriva fino a casa grazie a un lancio pazzo, e Magnani e dando la base a Di Persia e Bernardis. Il manager Bull corre subito ai ripari con il rilievo Vogt, il quale esce indenne dal secondo turno (nonostante due basi), ma capitola al 3°: Taschin prende quattro ball, avanza sulla smorzata di Di Persia e corre a segnare il raddoppio sulla battuta di De Cristan, sulla quale corre in tre, senza riuscire a fermare. L’esterno azzurro si ferma in seconda. Giacomo Taschin è dominante: la Germania riesce a toccarlo in valido tre volte, ma non riesce ad andare oltre la prima. Nella parte bassa del quinto l’Italia allunga definitivamente: Filippo Sabatini, primattore sul monte di lancio, si arma di mazza e caschetto per battere un doppio al centro, ruba la seconda e segna sulla hit di De Cristan (2/3). L’Italia è in assoluto controllo, Taschin fa fuori velocemente i tre uomini affrontati al sesto e Widmann riesce a evitare altre segnature. Al settimo la valida di Stockhaus (2/3) tiene in vita i tedeschi. Dal dugout, per evitare rischi esce Diego Gergolet, il quale piazza sei strike per le prime due eliminazioni; colpisce Siegert, concede il doppio a Richards per il 3-1 ma, con i due corridori del potenziale in zona punto, fa battere Fermin su Cornelli, per l’out finale.
PREMI INDIVIDUALI – A impreziosire un successo straordinariamente bello sono arrivati anche due riconoscimenti individuali: Filippo Taschini è stato il miglior lanciatore, Giacomo Taschin addirittura il miglior giocatore del torneo, l’MVP. Olandese il miglior battitore, Dejan Macares.