Parigi. Gli azzurri sono stati sconfitti dagli Stati Uniti nella finale 3°-4° posto del torneo olimpico. Lo 0-3 (23-25, 28-30, 24-26) conclusivo condanna così i ragazzi di Ferdinando De Giorgi alla quarta posizione in classifica, seconda volta nella storia della nazionale maschile dopo l’edizione di Pechino 2008.
Ieri Giannelli e compagni hanno sì lottato, ma hanno finito per cedere nei momenti caldi dell’incontro e probabilmente la mancata rimonta del secondo set durante il quale sono state fallite due palle set, ha condizionato psicologicamente gli azzurri.
C’è rammarico per la conclusione del torneo soprattutto per come era cominciato e per come la formazione tricolore si era resa protagonista nella prima fase.
L’Italia si è schierata come al solito: diagonale composta da Giannelli-Romanò, Russo e Galassi al centro, Lavia e Michieletto i martelli con Balaso libero.
Stati Uniti in campo con Christenson in palleggio, Anderson opposto, Defalco e Russel schiacciatori, Holt e Averill centrali, Shoji libero.
Primo set equilibrato con le squadre sempre a contatto e con gli azzurri che nella fase centrale si erano portati sul +2 (17-15), ma complice qualche errore di troppo (saranno 9 in totale nel parziale), gli statunitensi si sono rifatti sotto e sul 22-22 hanno piazzato l’allungo rivelatosi poi decisivo: annullato una prima palla set da un attacco di Michieletto, hanno comunque chiuso sul 25-23 portandosi sull’1-0. Tra gli azzurri bene Galassi e Romanò autori entrambi di 5 punti.
Nel secondo parziale squadre in parità fino al 14-14, momento in cui gli azzurri si sono resi protagonisti di errori e sbavature che hanno finito per consegnare agli statunitensi un +3 (17-20) che sembrava essere sufficiente per scappare via. Invece le cose sono nuovamente cambiate e complice un buon turno al servizio di Sbertoli subentrato proprio per il fondamentale gli azzurri sono riusciti a pareggiare nuovamente la situazione sul 20-20. In quel momento le formazioni hanno dato vita a un prolungato punto a punto nel quale Giannelli e compagni hanno anche avuto due palle set per impattare la situazione generale, ma complici ancora molti errori (10 nel parziale) gli uomini di Speraw hanno chiuso in proprio favore, alla quarta palla set, sul punteggio di 30-28 portandosi così su 2-0.
Terzo set subito con gli statunitensi bravi a scappare via (3-8), ma che hanno poi subìto il ritorno di Giannelli e compagni (14-14). Nel frattempo, e prima di pareggiare i conti, il CT ha inserito Sanguinetti al posto di Galassi, la parità si è protratta fino poi sul 19-19 (20-20, 21-21, 22-22) prima che gli statunitensi riuscissero a chiudere sul 24-26 alla seconda palla match.
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Ferdinando De Giorgi: “C’è sicuramente amarezza perché secondo me questo è un gruppo che poteva suggellare con una medaglia il percorso degli ultimi anni. Sarebbe stato importante tornare a casa con il Bronzo, però bisogna riconoscere che quest’Olimpiade è stata caratterizzata da un grande equilibrio. Ieri abbiamo perso 3-0, ma oggettivamente c’è stata molta più battaglia, rispetto a quello che può sembrare dal punteggio. Contro gli Stati Uniti siamo quasi sempre stati in partita, però loro si sono dimostrati un po’ più efficaci e alla fine hanno fatto qualcosa in più di noi. Nel momento più difficile, sotto 2-0 in svantaggio anche nel terzo, penso che abbiamo fatto la cosa più complicata, ovvero siamo riusciti a rimettere in discussione il set, andando vicini a farlo nostro.
Più in generale come ho già detto, manca la medaglia olimpica, però ancora una volta ci siamo confermati ai vertici mondiali e abbiamo fatto questo con una squadra che ha un’ampia prospettiva davanti a sé, oltre a un margine di crescita significativo. Per migliorarsi è necessario passare anche attraverso esperienze come queste, non le puoi anticipare, le devi vivere. Per esempio una sfida come quella con il Giappone e poi due giorni dopo la semifinale olimpica contro la Francia, non si possono spiegare a voce, ma devi provarle e poi metterle nel tuo bagaglio d’esperienze, anche per comprendere in quali aspetti migliorare, oppure cosa serve e cosa no.
Lavoreremo per far crescere i ragazzi, sperando al tempo stesso che i nostri ventenni trovino spazio nel campionato, perché il nostro è un torneo che permette svilupparti, però è fondamentale scendere in campo e magari giocare da titolari. Diciamo che questo sarebbe di grande aiuto per la nazionale”.
Alessandro Michieletto: “Non è finita come volevamo, c’era tanta voglia di conquistare la medaglia di Bronzo che non è un premio di consolazione, ma soprattutto alle Olimpiadi, è un qualcosa che ti fa onore.
Rispetto alla Francia ieri si è vista in campo un’Italia migliore, però i dettagli hanno fatto la differenza. Sono stati decisivi alcuni palloni a fine set, quelli scambi gli hanno vinti sempre loro.
Sicuramente potevamo fare meglio sotto alcuni aspetti e forse c’è mancata un po’ di esperienza a giocare partite così importanti come alle Olimpiadi. Siamo un gruppo che ha ancora un lungo percorso davanti a sé, ci metteremo a lavorare come sappiamo e cercheremo di far tesoro di questa competizione.
Negli ultimi quattro anni abbiamo fatto un bel cammino e sono sia orgoglioso che contento di averlo condiviso con i miei compagni, anche se non si è chiuso come speravamo”.
Yuri Romanò: Abbiamo fatto una grande partita secondo me, abbiamo dato tutto quello che avevamo; siamo arrivati a giocarci punto a punto ogni set, contro loro che sono una grande squadra; poi è chiaro, sono stati più bravi loro. E’ un peccato perché essere quarti quando si arriva a questo punto della competizione è la cosa più brutta che ci sia, fa male e lo farà ancora per un po’, ma lo smaltiremo. Io sono comunque orgoglioso della mia squadra e dei percorsi che abbiamo fatto fino a ora. Sappiamo che siamo giovani, ogni anno c’è qualcosa di importante da giocarsi e come stiamo facendo ogni anno lo rifaremo. Ovviamente ora ci portiamo dietro un bel percorso e anche la consapevolezza che dobbiamo migliorare in queste situazioni quando arriviamo a giocarci le medaglie. Era comunque la prima volta per moltissimi di noi, forse ci può stare ma fa male comunque. Ci sarà tempo di analizzarla bene tra di noi e capiremo come migliorare”.
Simone Giannelli: “Come tutti gli altri, sono molto dispiaciuto sicuramente per non essere riusciti a portare a casa questa medaglia, era un match molto importante per noi, l’abbiamo affrontato nel migliori dei modi, siamo entrati in campo nella maniera giusta, carichi aggressivi, facendo le cose che ci eravamo detti, poi dopo è stata una partita di alto livello Abbiamo perso tutti i set ai vantaggi, peccato. Sono molto, molto dispiaciuto come ho già detto, ma bisogna anche andare avanti. Lo sport è questo, quindi congratulazioni agli Stati Uniti per aver vinto questo bronzo. Per noi, come dicevo, portare a casa una medaglia sarebbe stato qualcosa di grandioso. Non siamo stati bravi a farlo e cercheremo di migliorarci per il futuro. Ora non dovremo fare una tragedia per quello che è accaduto. Dobbiamo valutare il fatto che siamo comunque nelle prime quattro squadre al mondo in quest’Olimpiade e questo è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto l’essere senza medaglia, quindi dobbiamo cercare di prendere questa esperienza, farla nostra, essere consapevoli che certe cose potevamo farle meglio, mentre altre le abbiamo fatte bene. Dovremo continuare sulle cose che abbiamo fatto bene e migliorare su quelle che invece non hanno funzionato per cercare di arrivare al livello delle tre che sono arrivate davanti a noi. Ogni partita ha una storia a sé, non è una frase fatta mai così, quindi ogni volta che si entra in campo, come a pallavolo ma con tutti gli altri sport, succedono cose diverse. Abbiamo trovato sicuramente delle squadre che hanno giocato bene, noi siamo stati lì e abbiamo giocato la nostra partita. Per me la questione della nostra giovane età non può essere un’attenuante, noi siamo quelli che siamo. Non mi interessa l’età, non mi interessa quello che c’è scritto sul passaporto, c’è da giocare a pallavolo, l’età non conta perché per quando si vince, quando abbiamo vinto il mondiale nessuno ha parlato dell’età, quindi c’è da essere dispiaciuti, tornare a casa, allenarsi, migliorare e tornare maggiormente pronti le prossime volte”.
TABELLINO: ITALIA – STATI UNITI 0-3 (23-25, 28-30, 24-26)
Italia: Michieletto 17, Russo 4, Romanò 17, Lavia 7, Galassi 6, Giannelli 3, Balaso (L). Sbertoli, Sanguinetti 3. N.e: Bottolo, Bovolenta, Porro. All. De Giorgi
Stati Uniti: Defalco 12, Averill 8, Christenson 2, Russell 15, Holt 11, Anderson 8, Shoji (L). N.e: Jendryk, Ma’a, Jaeschke, Muagututia, Smith. All. Speraw
Arbitri: Ivanov (BUL) e Gerothodoros (GRE).
Spettatori: 9376. Durata Set: 30′, 25′, 30′.
Italia: 5 a, 18 bs, 5 mv, 25 et.
Stati Uniti: 2 a, 13 bs, 9 mv, 18 et.
Finale 3-4 posto 9 agosto ore 16
Italia – Stati Uniti 0-3 (23-25, 28-30, 24-26)
Finale 1-2 posto 10 agosto ore 13
Polonia – Francia