Il 27 novembre del 2006 il Consiglio della Provincia di Lecce presieduto da Giovanni Pellegrino, delibero’ favorevolmente l’ iter dell’ istituzione della Fondazione Notte della Taranta. 19 voti favorevoli e sei astenuti. Nacque in consiglio provinciale la fondazione “Notte della Taranta”, patrimonio di partenza 200mila euro, che avrebbe coinvolto oltre alla Provincia, anche la Regione Puglia, l’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e l’istituto Diego Carpitella

Con l’approvazione dello schema di statuto il consiglio provinciale diede il via alla costituzione della fondazione “La Notte della Taranta”. L’iniziativa, illustrata dal presidente Giovanni Pellegrino, coinvolse, oltre alla Provincia di Lecce, la Regione Puglia, che ha già adottato lo schema di statuto, l’Unione dei Comuni della Grecia Salentina, l’Istituto Diego Carpitella. La Fondazione ha avuto un patrimonio di partenza di 200mila euro costituito da soci fondatori o da altri soci ammessi a partecipare alla Fondazione.
Dopo un ampio dibattito, da cui emersero le finalità della “Fondazione” rivolte alla valorizzazione delle manifestazioni culturali, in ambito musicale e sociale, e più in particolare allo sviluppo della ricerca culturale sul fenomeno del tarantismo e delle tradizioni locali salentine, il Consiglio approvò lo statuto a maggioranza, con 19 voti favorevoli e l’astensione dei sei consiglieri di opposizione.
Con il medesimo provvedimento il Consiglio si espresse su due ordini del giorno: il primo presentato dal consigliere Donato Margarito, riguardante la costituzione di un Centro di documentazione dotato di un archivio multimediale e sonoro della cultura salentina di tradizione orale e sul patrimonio etno-musicale ed etno-coreutico, nonchè una biblioteca tematico e storica sul tarantismo; l’altro a firma del consigliere Pasquale Gaetani, con la Provincia s’impegnò a dare dignità alla tradizionale “Danza delle Spade” e a valorizzarla nell’ambito delle manifestazioni che promossero l’identità salentina.
Divenne lo strumento giuridico con cui negli anni a venire sarebbe stato il promotore e organizzatore dell’evento culturale popolare più famoso nel sud Italia e non solo.

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