Hdl non sfigura, ma si arrende alla formazione campana (che milita in serie A). Oggi la finalina con Avellino

Dalmonte: “Con queste esperienze ci costruiamo gli anticorpi per il resto della stagione”

Hdl Nardò Basket non sfigura al cospetto di una formazione di serie A, Givova Scafati Basket, ma non riesce a sovvertire il pronostico della semifinale della Dukes Cup, di scena a Sansepolcro (Arezzo). Un’altra tappa di avvicinamento al campionato del Toro va in archivio con buone sensazioni, del resto il risultato di questi tempi è poco più di un dettaglio.  

Woodson, Mouaha, Stewart jr., Ebeling e Iannuzzi compongono l’ormai consueto quintetto di partenza. Donadio è ancora in Mongolia per il mondiale della U23 3×3. È un Toro pimpante quello che si affaccia sulmatch contro i campani. Difesa aggressiva e manovra d’attacco molto fluida caratterizzano i primi minuti, ma Scafati non tarda a far valere d’autorità il proprio maggior spessore tecnico. Zugno, Nikolic e Thioune inaugurano le rotazioni di Dalmonte. 22-16 a favore dei gialloblu è il bilancio della prima frazione.

Si ricomincia da un fulmineo 6-0 per Hdl che fa ben sperare. C’è più equilibrio, Givova punge meno in attacco e Nardò ne approfitta per restare abbastanza attaccato agli avversari. Entra anche Rapetti. La seconda metà del quarto, però, vede Scafati allungare a +8. L’ex di turno Mouaha e Stewart jr. provano a tenere a galla il Toro, che va al riposo lungo ancora sotto di 8 lunghezze (44-36). 

La sfida scivola via senza memorabili sussulti. Gray è il migliore dei suoi e aggiorna il vantaggio di Givova a +13. È chiaro che la categoria di differenza tra le due compagini non può essere un dettaglio. Iannuzzi con tutto il carisma che può e gli americani granata aprono una nuova, breve, fase della partita. Il ritardo di Hdl adesso diventa di soli 5 punti. Un fuoco di paglia perché Scafati il chiude il conto del terzo quarto 63-54

La nuova, bozza, di riscossa neretina arriva in apertura di ultimo quarto (63-59) grazie a Zugno e Thioune. È un segnale del fatto che la squadra di Dalmonte ha bisogno di crescere in continuità lungo tutto l’arco del match. Scafati rimette le cose a posto (+13) sfruttando atletismo e una efficace circolazione di palla sull’arco, oltre che una mira senza sbavature. Il finale è un classico delle amichevoli di pre-season, ritmi bassi e difese allegre. Il passivo definitivo è accettabile: 78-71.

In finale della Dukes Cup ci va Scafati, che oggi alle 18 ha affrontato Pesaro. Alle 15, invece, la finalina tra Nardò e Avellino.

“Di fatto – è il commento di coach Luca Dalmonte – è la prima partita ufficiale che giochiamo. Mi piacerebbe in questa fase avere disponibili le rotazioni, non ai fini del risultato, ma per avere i feedback più giusti su cui lavorare. Invece anche stasera siamo stati corti, perché ho dovuto limitare l’impiego di Ebeling e Woodson. Abbiamo affrontato una squadra più atletica e abbiamo inevitabilmente subito. Perché a questo atletismo non siamo abituati. Il risultato adesso non conta e non si può commentare. Siamo sereni, diciamo che con queste esperienze ci costruiamo gli anticorpi, le difese immunitarie per il resto della stagione”. 

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