“COMPATTEZZA E SOLIDITÀ MENTALE, COSÌ ABBIAMO BATTUTO LIVORNO”

Le dichiarazioni di coach Luca Dalmonte dopo la prima vittoria in campionato

Stavolta non ci sono domande da farsi, dubbi da fugare, paure da scacciare. HDL Nardò Basket ha trovato finalmente la formula giusta, un alchimia tra buona difesa, energia, freddezza al tiro e continuità di presenza durante tutto l’arco dei 40 minuti. Due punti che valgono molto, perché hanno permesso di cancellare lo “zero” in classifica, di battere un avversario diretto e di ritrovare un pizzico di serenità. Certo, Livorno non è Pesaro o Udine e nemmeno la buonissima Cremona vista a Lecce, ma tutto poteva accadere in un match reso complicato da una vigilia inquieta. 

Il Toro ha comandato il match dal primo all’ultimo minuto, non permettendo mai agli avversari (tenuti a 71 punti) di ribaltarne la dinamica. Nonostante un monumentale Adrian Banks, autore di 27 punti (con 6/7 da tre), catalizzatore di tutte le offensive degli amaranto. Nardò ha innescato i suoi due americani (43 punti in due) con continuità, ha ritrovato le seconde linee (buona la prova di Zugno), ha capitalizzato le positive prestazioni di Mouaha e Iannuzzi, soprattutto non si è mai scomposta, nemmeno nel terzo quarto, con la Libertas a -5 e l’inerzia improvvisamente dalla parte degli ospiti. Cenno doveroso per i circa 1100 del Pala San Giuseppe, un elemento di fondamentale importanza nell’economia della stagione granata. Il popolo del Toro (tre volte su tre oltre i 1000 in casa) c’è.        

“Dobbiamo tenerci stretti questi 40 minuti vissuti insieme – ha detto coach Luca Dalmontesoprattutto per un motivo: a differenza dei 120 minuti giocati prima di oggi, abbiamo fatto errori e perso palle, ma abbiamo avuto la compattezza e la solidità mentale per rimanere sul presente. Questa è la chiave di questa partita. Una partita interpretata nella modalità corretta, giocata contro una stella come Banks. Stasera ha fatto il tiratore e il realizzatore, eppure questo non ci ha spostato. Abbiamo fatto esperienza che ci deve servire nelle prossime partite”. L’analisi complessiva di questo segmento iniziale di stagione da parte del tecnico granata è profonda e tutt’altro che emotiva. “Abbiamo giocato 4 partite, ma sembrava che ne avessimo giocate 12 e che ci fossero delle sentenze definitive. Sono 4 partite, 2 delle quali con livello di difficoltà più che discreto o alto, 1 assolutamente insufficiente e poi questa di stasera. Ecco, prima di arrivare a delle conclusioni bisogna avere capacità di analisi. Non abbiamo ritrovato nulla, c’è un’esperienza in più. Ora si va avanti in cerca di continuità e di competitività”. 

In casa Libertas Livorno 1947 c’è amarezza per la sconfitta, ma nessuno si azzarda a togliere i giusti meriti a HDL. Tanto meno coach Marco Andreazza. “Complimenti a Nardò – dice – perché quando conduci per 40 minuti vinci con merito. Certo, la storia del basket è piena di partite vinte senza merito e non so se avremmo potuto vincere, ma c’era da bordo campo la sensazione che con qualche dettaglio aggiustato e con un po’ più di freddezza potevamo arrivare meglio nel finale. Invece, con un paio di possessi affrettati, un paio di tiri sbagliati e la bomba di Zugno con Hooker che cade, c’è stato il colpo del ko. Era una partita che potevamo gestire e giocare meglio in alcuni frangenti. Il miglioramento delle prestazioni di tutti ci può consentire di essere competitivi, soprattutto contro le dirette concorrenti alla salvezza come è Nardò, che però oggi ha dimostrato di essere migliore di noi. Banks ha giocato una grandissima partita, in 39 minuti ha creato per sé e per gli altri. Siamo contenti, lo abbiamo preso anche per farci guidare in questo percorso. Però, se parliamo di americani, devo dire che stasera gli americani di Nardò hanno fatto gli americani veri e hanno spostato l’ago della bilancia”.

Ora l’obiettivo è la continuità. Mercoledì si torna in campo a Vigevano per un altro scontro diretto, prima di sfidare in successione Bologna e Brindisi. Il campionato di A2 entra davvero nel vivo, sbagliare è vietato.