Il canadese (settimo al traguardo) campione per i migliori piazzamenti in campionato rispetto a Rubens Volt (nono): i due sono finiti a pari punti. Sfortunato Baldan: 21° per un guaio elettrico al via. L’ultima gara va al francese Clairet
Nicolas Taylor, 19 anni, canadese che vive a Malta, è il nuovo campione italiano del TCR Italy 2024: questo il verdetto della gara conclusiva, che si è disputata stamane, domenica 27 ottobre, all’Autodromo Nazionale Monza. Una gara ricca di colpi di scena. Il primo al semaforo verde quando il leader della generale Nicola Baldan, si è spostato verso il muretto box, abortendo di fatto la partenza per un problema elettrico. Il veneto è poi riuscito a ripartire ma è rimasto sostanzialmente nelle retrovie (chiuderà 21esimo) anche per le neutralizzazioni che hanno spezzato il ritmo della corsa: la prima per l’incidente dell’Audi di Sandro Pelatti fermo alla Seconda Variante, la seconda per il botto contro le barriere della Honda Civic FL5 guidata dall’argentino Luciano Martinez in Parabolica.
La ripartenza è durata poco perché il contatto tra Marco Pellegrini e Ruben Volt, che ha spedito il bergamasco contro le barriere, provocando un principio d’incendio sulla Honda di MM Motorsport ha spinto la direzione gara prima ad esporre la bandiera rossa e poi a dichiarare conclusa la competizione.
Taylor, partito ottavo, ha cercato di restare lontano dai guai ma se è riuscito a conquistare il campionato lo deve anche a un contatto dopo il via di cui è rimasta vittima proprio Volt: sulla sua Honda, schierata da ALM, si è danneggiata una sospensione posteriore destra, cosa che lo ha costretto da quel momento in poi a correre più in difesa che all’attacco e ha chiuso nono. In classifica l’estone ha chiuso a pari punti (352) con Taylor ma il titolo è finito nelle mani del canadese perché sono entrati in gioco i piazzamenti e il neo campione poteva contare rispetto al rivale su un secondo posto, ottenuto in gara due a Pergusa. Per Nicolas una stagione da incorniciare: al debutto, ha collezionato un solo zero, due vittorie e altrettante pole position.
Nel successo di Taylor c’è anche molta Italia perché la sua Audi RS3 è gestita dal team PMA che ha sede a Cavezzo in provincia di Modena: alla fine Paolo e Matteo Ansaloni con gli occhi lucidi hanno festeggiato insieme ai familiari di Taylor (c’erano anche i nonni arrivati da Calgary e da Vancouver).
Sul podio col francese Junesung Park e Tavano
Con i candidati al tricolore, costretti, per la griglia invertita o i problemi citati, nelle posizioni di rincalzo, la gara è stata vinta da Teddy Clairet (Audi RS3), occasionalmente compagno di squadra in questa occasione dello sfortunato Baldan, alla sua prima gara stagionale. Il francese, che si era schierato come la maggior parte dei concorrenti è stato il più lesto al via, issandosi subito al comando e ha mantenuto anche alle ripartenze, mentre alle sue spalle Salvatore Tavano (Cupra VZ, Scuderia il Girasole) e Junesung Park (Hyundai Elantra N, Solite Indigo) hanno dato vita a una battaglia che ha visto prevalere alla bandiera rossa il sudcoreano. Quarto Taylor ha vinto gara due della rookie, mentre è stato il milanese Paolo Rocca (Honda Civic FL5, MM Motorsport) sesto al traguardo a conquistare il successo nella Under 25, proprio davanti al canadese che si è aggiudicato anche questa classifica. A Denis Babuin (Audi RS3, Planet) la gara nella Master la cui classifica ha visto primeggiare Baldan.
DSG: doppietta di Roccadelli, re della Under 25
Nella DSG, che eccezionalmente in questo ultimo appuntamento correva insieme al Sequenziale e con il titolo già assegnato sabato a Luca Franca (Audi RS3, Aikoa), Matteo Roccadelli (17esimo assoluto) ha concesso il bis della gara di sabato, davanti a Luca Verdi (Audi RS3, Planet) e a Federico Desiderio (Cupra, Progetto E20). Quarto il neo campione Franca.
Con questo successo Roccadelli ha conquistato vittoria e il Trofeo Nazionale Under 25, mentre la Master era già stata assegnata sabato ad Alessandro Berton, che ha festeggiato, vincendo anche l’ultima prova.
Nicolas Taylor: “Questa è stata la gara più difficile della mia carriera, abbiamo messo le gomme slick ma nei primi giri in queste condizion era davvero rischioso. Sono stato prudente, abbiamo perso qualche posizione. in quel momento ho pensato che non fosse davvero possibile vincere il titolo. Poi mi sono accorto che Volt aveva un problema e l’ho superato, quindi negli specchietti ho visto che era dietro due posizioni dietro e a quel punto sapevo che dovevo finire la gara così. Se penso che questo è stato il mio primo anno nel TCR…non ho parole. Ma it’s not over until it’s not over (non è finita sino a quando non è finita). Dopo il primo giro il mio ingegnere mi aveva detto di Baldan e sapevo che dovevo badare solo a Volt. Non mi sembra vero, quest’anno ritenevo di dover soltanto imparare ma a Misano mi sono ritrovato in prima fila e lì ho compreso che avrei potuto anche vincere. L’anno prossimo sarò ancora qui, perché è un campionato molto combattuto con tanti piloti”
Teddy Clairet: “Sono felice, la macchina era perfetta, il team ha compiuto un ottimo lavoro, avevamo un ottimo pacchetto per tutto il fine settimana ma sono anche un po’ triste perché eravamo qui a giocarci il campionato con Baldan che ha accusato un problema al via”.
Junesung Park “Le condizioni oggi erano veramente difficili. Bello finire la stagione sul podio, spero il prossimo anno di poter finire più avanti in campionato. Voglio ringraziare tutto il team”.
Salvatore Tavano: “Purtroppo la bandiera rossa mi ha impedito di recuperare il secondo posto che avevo perso ieri sotto la bandiera a scacchi. Ma portiamo a casa due podi che sino a un fine settmana fa erano veramente lontani. Devo ringraziare per questo il gran lavoro della Scuderia del Girasole. Abbiamo capito un po’ di cose”.
Nicola Baldan: “Purtroppo abbiamo accusato l’ennesimo problema tecnico. Eravamo pronti e sarebbe stato bello giocarsela sino all’ultimo giro, ma queste sono le gare. Faccio i complimenti a Teddy che era qui senza pensieri e senza zavorra, cosa che a Monza paga. E’ stato perfetto, quello che speravo di fare io. Però va bene così. Nel 2025 ci riprovo, sono giovane!”.
Ruben Volt: Sono stato colpito e mi si è rotta la sospensione posteriore destra dopo la prima curva e a quel punto era complicato tenere la vettura in pista, non c’era niente da fare. Avevo il campionato in tasca a 250 metri dalla prima variante”.
Matteo Roccadelli: “Felicissimo di questo fine settimana, pole e due vittorie. Ho replicato il risultato dell’anno scorso. Su questa pista mi trovo sempre a mio agio. Ho vinto anche la classifica under 25. Siamo soddisfatti, al settimo cielo. Ringrazio il mio team. Maranello Racing Car. In questa gara mi sono messo tra me e i rivali qualche Sequenziale molto positivo”.
Luca Verdi: “Abbastanza positivo peccato per la presenza dei Sequenziale altrimenti avrei potuto lottare per la classifica della Under 25”. Ma ho chiuso secondo sia il campionato assoluto che la Under 25 e dunque è stato un buon anno.
Federico Desiderio: “Felice per questo podio, io abito a mezz’ora da qui. La gara è stata complicata, io ho scelto di montare le rain e ha pagato questa scelta perch ho recuperato sette posizioni all’inizio”.
Alessandro Berton: “Mi è spiaciuto che non ci fosse Fabio Antonello perché avrei preferito batterlo in pista. La svolta del campionato a Vallelunga. E’ andata bene. Oggi è stata durissima, ho pagato la scelta delle gomme, ma vista la gara con due safety e la bandiera rossa è andata bene così”.
Luca Franca: “Abbiamo azzardato le slick perché non avevamo più niente da perdere, col senno di poi questa scelta non ha funzionato. La pista era comunque umida, il grip era comunque basso. Forse senza la rossa negli ultimi tre giri avrei potuto guadagnare qualche posizione ma queste sono le gare. Ma quello che conta è portare a casa il titolo”.