Prestazione bellissima di HDL, che in casa ferma una delle capolista (81-71)

La più bella prova stagionale frutta a HDL Nardò Basket una vittoria di lusso a spese di Real Sebastiani Rieti, che sino ad oggi aveva perso solo a Cantù. Difesa di altissimo livello, energia e giochi offensivi di straordinaria efficacia consentono a Iannuzzi e compagni di avere ragione di un avversario molto forte, stoppato da un Toro in stato di grazia. Dopo Bologna e Brindisi, i granata portano a casa anche lo scalpo di prestigio dei reatini. In evidenza i soliti americani, oltre a Mouaha e Iannuzzi, ma è stata un’altra vittoria corale, cui hanno contribuito anche i gregari. Nardò sale a otto punti in classifica all’alba di un tour de force (quattro partite in 11 giorni) in cui servirà talento, ma soprattutto freschezza.

Nikolic, Woodson, Mouaha, Stewart jr. e Iannuzzi compongono il primo quintetto anti-Rieti. Partita molto bella all’uscita dai blocchi. Stewart jr. (due volte) e Johnson colpiscono da lontano, i laziali perdono spesso l’uomo sull’arco. I granata mettono il lucchetto alle offensive degli ospiti e muovono bene la palla in attacco. La Real sembra aver studiato come neutralizzare Woodson, ma non sa che pesci prendere con Stewart jr. (10 punti nel primo quarto). Dall’altra parte fa il diavolo a quattro il solito, letale, Johnson (10 punti anche per lui). Entrano Donadio ed Ebeling per Nikolic e Mouaha.

Iannuzzi trova un canestro da sotto che finisce dritto negli high-lights di giornata. Il primo parziale è 18-13.

Spanghero apre le danze nella seconda frazione, prima di una doppia, mortifera, tripla di Woodson e Ebeling (24-15). Per Rieti tira una brutta aria e Rossi chiama il time-out. Con l’energia che sprigiona la partita ci sarebbe da illuminare una città intera. Thioune fa rifiatare Iannuzzi. Nardò colpisce a ripetizione, Rieti fa quel che può. Mouaha lievita offensiva dopo offensiva, ma le cose migliori il Toro sin qui le fa in difesa. Stewart jr. per le copertine, piroetta in slow motion e palla nel retino (+13). American Beauty. Monaldi accorcia con una bomba centrale, Stewart jr. lo imita. Poi sale in cattedra il prof. Woodson, tripla e penetrazione (in mezzo un’altra tripla di Johnson) per il finale di primo tempo. Si va al riposo lungo sul 42-30.

Real Sebastiani prova a ricominciare con un’altra faccia. Nikolic fa due falli consecutivi e deve lasciare il posto a Donadio. Il Toro tiene botta a un avversario ferito e arrabbiato. Un recupero di Iannuzzi infiamma il Pala San Giuseppe, ma Johnson infila di tutto, giocatore di categoria superiore che riconcilia con il gioco del basket. Rientra Ebeling per ritrovare compattezza. Sulla sirena dei 24 secondi Donadio mette la tripla del +14. Stewart jr. e Iannuzzi ancora per allungare ancora, reatini sulle ginocchia. L’immarcabile Woodson trova dal cilindro un’altra stupenda fucilata dalla distanza che chiude i giochi del terzo quarto (64-45). I 1500 del Pala San Giuseppe a bocca aperta.

Rieti inizia decisamente meglio l’ultimo atto (2-9), Dalmonte è costretto al time-out d’emergenza. Entra Nikolic, che scippa subito un pallone a Johnson. Ebeling in contropiede fa respirare i granata dopo quattro minuti di inerzia laziale. Colpiscono Piccin e Stewart jr., poi Iannuzzi schiaccia il +17 dopo un’altra palla recuperata e un altro contropiede. Serve stringere i denti in difesa, oggi probabilmente l’arma migliore dei ragazzi di Dalmonte. Monaldi dall’angolo tiene in piede la Real, che nel finale non ha Johnson, uscito per un colpo al naso. Una manciata di secondi più tardi anche Woodson fa centro da lontano. Ma la capolista non molla, sul +11 nuovo time-out di HDL, che a questo punto del match ha meno benzina degli altri, avendo ruotato in sei uomini. La chiudono Woodson dalla lunetta e Iannuzzi comodo da sotto. 81-71 è il finale. 

Prestazione bellissima e vittoria altrettanto bella. Il popolo granata può sognare ad occhi aperti.  

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