Al termine delle gare di karate del Campionato Italiano per Rappresentative Regionali 2024, tenutosi dal 16 al 17 novembre presso il PalaFijlkam sul lido di Ostia, alle porte di Roma, la Puglia è risultata la regione che mel kàta a squadre ha fatto più punti di tutte le altre. Il Kàta è una specialità del karate e consiste nell’esecuzione di una serie di tecniche di combattimento codificate secondo uno schema prestabilito. Ogni kata ha un nome e un grado di difficoltà legato alla qualità delle tecniche e alla difficoltà d’esecuzione. Per rendere comprensibile il kàta anche a chi non pratica il kàrate al termine della prova gli atleti si cimentano nel “bunkai” che consiste, appunto, in un combattimento reale attraverso l’applicazione di questi schemi che dà vita ad una dimostrazione molto spettacolare. Per il terzo anno di fila tutti i Comitati Tecnici Regionali d’Italia, 19 su 19, hanno aderito alla manifestazione, portando 464 iscrizioni nei settori Under ed Over 18. Al termine della prima sessione di gare che ha visto scendere sul tatami gli atleti over 18 ed i master, la Puglia nel medagliere del campionato era terza con 19 medaglie dietro Lombardia e Lazio con 25 a testa. Nella seconda giornata, però, la Puglia ha rallentato arrivando a 22 medaglie finendo così dietro i CTR di Lombardia (35), Lazio (31) e Campania (21 ma 7 sono d’oro). Risultato finale: quarto posto su 19 regioni, con 4 ori, 7 argenti e 11 bronzi. La gioia più grande è arrivata dagli atleti over 18, con Samuel Stea, Francesco Sergi e Alessandro Serra che hanno battuto in finale il temibile Lazio. Terzo posto, invece, per le ragazze Over 18 con Miriam Gatto, Daniela Epifani e Francesca Maria Bruno. Anche nella categoria Under 18 i karateka pugliesi si sono fatti valere. La squadra maschile con Giuseppe Cardellicchio, Mirko Pio Vox, Giuseppe Miscioscia e Giuseppe Gallone ha ceduto solo in finale contro il Lazio che ha così “riscattato” la sconfitta dell’Over 18.Per le ragazze dell’Under 18, infine, è arrivato un altro bronzo con Maria Vitale, Francesca Caricasulo, Rossana De Giosa e Desirè Lupoli. Rispetto allo scorso anno la Puglia, pur confermando di essere sempre lei la regione da battere, ha quasi completamente rinnovato le proprie squadre. Soprattutto quelle femminili dove ha perso atleti come Michela Rizzo, passata in Nazionale, e Sara Soldano, oggi nei Carabinieri. Nel Kumitè, invece, la fortuna non si è seduta accanto agli atleti pugliesi. Negli Over 18 non ha tradito le attese Aurora Campobasso (61kg) ma le sono stati fatali gli ultimi 17 secondi di un combattimento condotto magistralmente per 2-0. Purtroppo il cedimento del ginocchio sinistro cambiava il match. Stoicamente l’atleta salentina restava sul tatami ma, in precario equilibrio, offriva all’avversaria la possibilità di mettere a segno un Ippon e vincere sul suono della sirena per 3-2. Nell’Under18 Matteo Cappella conquistava il bronzo nei +76kg in uno strano podio che non vedeva assegnata la medaglia d’argento per squalifica di entrambi i finalisti della pool.

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