Con Delibera n. 111 del 12/03/2024 il Comune di Galatina al fine di valorizzare il tema del “Tarantismo” che, si legge in delibera, rappresenta una delle più importanti testimonianze del patrimonio locale immateriale, si appresta ora a procedere alla presentazione della candidatura della Città di Galatina all’iscrizione alla Lista Rappresentativa UNESCO per la Salvaguardia dei Beni immateriali.Allo scopo di sostenere la predetta candidatura, è stato deliberato di procedere “alla costituzione di una solida rete di partenariato, mediante la sottoscrizione di appositi accordi con la Provincia di Lecce, con la Regione Puglia, con l’Università del Salento, con l’Associazione culturale Club Unesco per Galatina e la Grecìa Salentina, con la Fondazione “La Notte della Taranta” e con l’Istituto Diego Carpitella, costituito dai Comuni di Melpignano, Sternatia, Alessano, Cutrofiano e Calimera “per raccogliere, conservare e studiare il patrimonio culturale e artistico del Salento nelle espressioni della tradizione orale, nei documenti storici e nei beni architettonici, paesaggistici, di interesse archeologico ed etno-antropologico.l’Ente nella predisposizione della documentazione di ricerca e studio che dovrà accompagnare il dossier di candidatura è stata stimata una spesa presuntiva di 20.000 euro che è stata impegnata nel bilancio dell’Ente. Anche la Regione Puglia per tale scopo impegna 120 mila euro dal bilancio proprio destinata al dossier in collaborazione con la Fondazione Notte della Taranta.L’ istruttoria è di competenza del Ministero della Cultura il successivo approfondimento; superata questa prima fase la proposta viene inserita nella Lista propositiva nazionale per il patrimonio culturale immateriale per il successivo invio dell’istruttoria al Consiglio direttivo e la trasmissione di tutti gli incartamenti a Parigi per la decisione finale da parte dell’Unesco.L’istituzione della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale si prefigge di adottare iniziative e strategie per la tutela delle comunità, dei gruppi e degli individui interessati, aumentare la consapevolezza delle comunità locali, nazionali ed internazionali dell’importanza del patrimonio culturale immateriale e garantire il generale apprezzamento, assicurare l’assistenza internazionale.Vantaggi non solo teorici ma anche pratici e preziosi per una promozione ancora più capillare del patrimonio anche grazie alla presenza di una lista di «eccellenze» nel campo del patrimonio immateriale Unesco.Risvolti positivi quindi che possono dare risalto al nostro territorio coinvolgendo in questo percorso non solo le organizzazioni culturali ma anche sportive e sociali, racchiuse in un circuito virtuoso di collaborazioni reciproche.Michele Giannotta.