UN CALCIO ALLA CRISI, HDL PIEGA AVELLINO E TORNA A SORRIDERE
Il Toro torna alla vittoria (89-80) dopo una prestazione finalmente convincente
Un sospiro di sollievo. HDL Nardò Basket piega Basket Avellino e torna a sorridere, interrompendo una striscia nera di cinque sconfitte consecutive. Una vittoria importante per il morale e anche per la classifica, in un turno (infrasettimanale, il secondo del girone di ritorno) in cui perdono le rivali Livorno, Cremona, Piacenza e Vigevano. I ragazzi di Mecacci vanno oltre un momento tecnico e psicologico terribilmente complicato e oltre un avversario mai domo, ritrovando certezze e uomini decisivi (Mouaha con 21 punti, Iannuzzi e Zugno con 16, Stewart jr. con 14 e Donadio con 12).
Il Toro parte con Giuri, Mouaha, Nikolic, Stewart jr. e Iannuzzi. I primi cinque punti sono degli ospiti, scorie emotive granata di un momento terribilmente complicato. Iannuzzi, Giuri e Mouaha muovono il punteggio sul lato HDL. Mecacci toglie Stewart jr. (con due falli) e butta dentro Zugno. Avellino sente di poter approfittare delle fragilità neretine e Bortolin coglie di sorpresa la linea difensiva di casa (8-14). Segna Zugno, poco dopo anche Stewart jr., ma a condurre sono sempre gli irpini (13-21), che trovano la via del canestro con regolarità. Dopo una tripla di Mouaha, Donadio dall’angolo regala ai granata il -2, un bagliore in una notte difficile e oscura. Le ultime schermaglie del quarto fissano il punteggio sul 24-24.
Mecacci attinge a tutte le risorse a sua disposizione, ruotando continuamente gli uomini. HDL dà l’impressione di crescere con il passare dei minuti, segnano Stewart jr., Donadio e Pagani (30-28). Ma i biancoverdi non si scompongono, sfruttando un paio di efficaci contropiede con Lewis e ritrovando qualche lunghezza di vantaggio (32-37). È un match complicato, come nelle prevIsioni. Il grattacapo maggiore per Avellino è un Mouaha schizofrenico, che cerca di dare la scossa ai suoi. Serve altro, serve di più. Anche perché gli ospiti attaccano con efficacia. Si va al riposo sul 41-48.
L’inizio del terzo quarto è una mazzata sulla testa degli uomini di coach Crotti, 9-0 HDL e punteggio ribaltato. Avellino si sveglia, ma sul palcoscenico del match adesso ci sono i tre arbitri, che con qualche decisione discutibile fanno infuriare il Pala San Giuseppe. Il problema, enorme, sono i 4 falli di Stewart jr., che Mecacci è costretto prudentemente a far accomodare in panca. Iannuzzi e Mouaha dalla lunetta fanno 55-55, Lewis e Mussini replicano immediatamente. La partita è un corpo a corpo in cui entrano in gioco fattori mentali accanto a quelli tecnici, due coraggiose incursioni di Zugno e un contropiede di Mouaha restituiscono fiducia al Toro (61-60). Si va a ondate. Il bilancio del terzo quarto sorride di nuovo a Nardò: 65-64.
Segnano subito Chinellato e Zugno. È un Nardò che si gioca senza americani un pezzo di una partita cruciale, con Woodson fuori causa per infortunio e Stewart jr. bloccato in panca dai 4 falli. Mussini infila una tripla pesantissima sulla sirena dei 24 secondi, i biancoverdi si aggrappano a un giocatore straordinario, uno dei migliori visti nel palazzetto leccese. Stewart jr. rientra e deposita nel retino la bomba del +4, poi Iannuzzi da sotto per il +6, Avellino risponde con Nikolic (canestro e libero supplementare). Jurkataam e Mussini pasticciano, regalando un possesso cruciale a Nardò, che ringrazia e va a segno con Zugno dall’arco (84-76). Segna Erlington, poi Iannuzzi in avvitamento. Stewart jr. fa l’americano e mette dentro altri due punti di enorme importanza. HDL gioca gli ultimi 90 secondi con 10 punti di vantaggio, serve ghiaccio nelle vene. Lo sfondamento di Jurkataam fa scricchiolare le residue speranze avellinesi. Finisce 89-80, una faticaccia. Ma il popolo granata, dopo giornate di depressione, può gioire.