MARCATORI: Cajazzo al 1’, Ferrara al 22’ p.t.; Malcore al 2’, Loiodice, su rig. al 12’, Cajazzo al 37’ s.t.
CASARANO= Fernandes; Legittimo, Milicevic, Morales (dal 18′ st Guastamacchia); Pinto, D’Alena (dal 23′ st Cerutti), Logoluso (dal 6′ st Tejo), Cajazzo; Ferrara (dal 18′ st Saraniti), Loiodice; Malcore (dal 29′ st Perez). A disposizione: Alloj, Versienti, Barone, Opoola. Allenatore: Di Bari
MATERA= Testagrossa; Tazza, Baldi, Paramatti (dal 1′ st Kernezo), Casiello; Zampa (dal 5′ st Sicurella), Berardocco; Bello, Napolitano, Di Piazza; Burzio (dal 29′ st Giordani). A disposizione: De Giosa, Gaeta, Marigosu, Carbone, Olivieri, Basualdo, Giordani. Allenatore: Ferri
Arbitro: Pica di Roma 1
Reti: pt. 1′ Cajazzo, 22′ Ferrara; st. 2′ Malcore, 12′ Loiodice (rig.), 37′ Cajazo
Note: ammoniti Bello, Cajazzo, Casiello, Milicevic
Tutti pazzi di gioia per il Casarano che gioca la gara rasentando la perfezione: diverte, vince schiantando l’avversario con 5 reti, inanella la quarta vittoria consecutiva, centra il quarto clean sheet, consolida il primato in classifica: giù il cappello davanti a questi numeri impressionanti che sono la plastica rappresentazione dello “strapotere” del Casarano in questa fase del campionato. Il “Capozza” si accende respirando un clima di festa che richiama alla memoria fasti passati. Il Matera non ha nemmeno il tempo di schierarsi in campo che finisce con la testa sott’acqua, dopo neppure 40’’, “vittima” del primo gioiello firmato da Ismail Cajazzo, ben servito dall’invito di Ferrara, altro grande protagonista dell’incontro, che firma il raddoppio al 22’. Tuttavia, nello spazio temporale tra il primo e il secondo gol, il Casarano fallisce almeno tre nitide occasioni da rete per un nonnulla. I rossazzurri divertono, fanno spellare le mani ai tifosi che applaudono a scena aperta una squadra che coniuga qualità, velocità e proprietà di palleggio, tiene il ritmo, fa girare la palla, gioca con la difesa molto accorta e quando affonda risulta quasi sempre letale. L’azione pervicace della formazione allenata saggiamente da Vito Di Bari, per larghi tratti dell’incontro, inebetisce il Matera, costretto a partita in corso a rivedere più volte il proprio modulo di gioco, ma senza costrutto. Nella ripresa, nel carnet dei marcatori, si registrano i “soliti noti”: Giancarlo Malcore e Nico Loiodice, oltre alla doppietta personale di Cajazzo, ben servito da un chirurgico lancio di Saraniti. E’ l’apoteosi. Tutto lo stadio, tocca lo zenit della felicità rinsaldando il connubio tra squadra e tifosi che ora più che mai, è carnale.