Mercoledì 30 aprile 2025 può essere benissimo annoverata come una data storica.

Nel senso che per molti appassionati non solo di sport, ma anche chi segue le vicende politche salentine non ha potuto non notare il ritorno sulla scena pubblica dell’Avv. Flavio Fasano noto esponente della sinistra gallipolina, già sindaco della “Citta Bella” negli anni novanta ed assessore provinciale allo sport sul finire del primo decennio degli anni duemila.

Una bella intervista intima,coraggiosa, è andata in scena sul canale 15 del digitale terrestre di Telerama all’interno della trasmissione ” A Tu per Tu” condotta magistralmente da Max Persano.

Fasano ha scritto pagine importanti della storia di Gallipoli e del Salento; conosciuto ed apprezzato non solo dalla sua area politica, non ha fatto mai mistero di considerarsi comunista.

Ha legami di stima anche con personalità di centro destra.

Uomo colto, dal raffinato linguaggio giuridico con un carattere diretto, non ama ipocrisie di sorta; può sembrare a primo impatto burbero, ma che in sostanza denota una sensibilità verso le problematiche per il prossimo non facilmente riscontrabile tra le persone, anche se il diretto interessato fa di tutto per nasconderlo. In fondo chi ha carattere ha un brutto carattere come recitava un vecchio detto.

Nel 1996 in qualità di primo cittadino diede vita al progetto, denominato “Cuba viva”,
che conobbe tappe significative: nel viaggio a Cuba l’allora sindaco di Gallipoli Fasano, e del
vicepresidente dell’Amministrazione provinciale di Lecce all’epoca Luigino Sergio, unitamente a una delegazione di operatori commerciali, alla fine del mese di gennaio 1996 sottoscrissero amministratori congiuntamente con gli amministratori di L’Avana il primo protocollo di intesa per il gemellaggio; fu aperto in Gallipoli un ufficio di cooperazione internazionale con Cuba; in conferenze e dibattiti cui presero parte esponenti della cultura ufficiale della Repubblica di Cuba furono proiettati filmati su Che Guevara; fu invitato a Gallipoli, dall’amministrazione comunale, il sindaco di L’Avana, Conrado Martinez Corona, e il presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica di Cuba Josè Ramon Fernandez Alvarez, in occasione dei campionati di off shore nella seconda metà del mese di giugno 1996; in quell’occasione fu annunciata la consegna a Fidel Castro, o a un suo rappresentante, del “premio Barocco”, che si svolse a Gallipoli nell’estate di quell’anno.

Di seguito un ricordo di Michele Dodde campione di baseballe softball italiano in merito al progetto

” Cuba viva”.

“Correva l’anno 1996, mese di gennaio, quando mi fu recapitata una lettera dell’avv. Flavio Fasano, sindaco della Città di Gallipoli, con la quale venivo invitato a far parte della Delegazione Ufficiale del suo Comune che avrebbe effettuato a Cuba una visita programmatica per avviare la realizzazione del gemellaggio tra l’Avana e Gallipoli stessa. Accettai con intensa partecipazione poiché andavo a coprire, nell’ambito della Delegazione, il mancante tassello sportivo ed anche perché la realizzazione di quel gemellaggio nasceva dall’idea universale che voleva essere forte presenza in chi crede nella cultura, nell’arte, nella solidarietà e nella fratellanza tra i popoli. Inoltre tra le varie fasi del protocollo ufficiale era previsto l’incontro con il mondo dello sport cubano ed in particolare con il Cro. Carlos Zabala, delegato del baseball, ed Humberto Vàzquez Lòpez, presidente de Reglas y Arbitrje del baseball.

La lettera d'invito a Michele Dodde (clicca per ingrandire)
La lettera d’invito a Michele Dodde

Con le credenziali della Fibs che da anni, tramite e fautore l’allora Presidente Aldo Notari, aveva già intrapreso rapporti di costruttiva collaborazione evidenziata in Italia dalla presenza di molti tecnici, giocatori ed anche arbitri provenienti dall’isola caraibica e di quelle della squadra di baseball di Matino, località vicino a Gallipoli, fortemente intenzionata a dare credibilità alla sua fase di crescita nell’ambito della Serie B, portavo e custodivo nel mio personale folder i giusti parametri per eventuali futuri scambi inerenti tutti alla preparazione e conduzione tecnica del gioco sia del baseball sia del softball.

Si volò all’Avana e dal 24 al 30 gennaio di quell’anno molti furono gli incontri con gli esponenti del Governo dell’Avana e dopo vari colloqui inerenti l’economia, il turismo, lo sport, la cultura (all’Università dell’Avana si studia la lingua latina e si leggono testi di Cicerone, Tacito, Tito Livio e Giulio Cesare ) e relative intese ed accordi, alla Delegazione fu possibile assistere anche ad una gara di cartello del campionato della massima serie tra la locale squadra dell’Industriales contro i verdi del Cianfuegos.

Fu un’apoteosi di colore a seguire, giochi di scelta senza respiro con un’interpretazione magistrale nei diversi ruoli dal sapore di prima pagina e segnali dalla panchina che sapevano di canonici elzeviri. Sembrava lo svolgersi di un film appositamente realizzato per i componenti della Delegazione tanto che sulle tribune il gioco emanava fascino e donava ai giudizi interesse ed emozioni. Inoltre, la miscela dei giochi continuamente esplodeva in una tecnica ricercata dove la fantasia e briosità tutta latina stava ponendo molti distinguo alla linearità e potenza del batti e corri di fattura statunitense. 

I polsi così tremarono più volte sotto i legni della cianfuegos listada che alla 3^ entrada, con due out ed una scelta di tempo di fine antologia, andava a siglare ben tre punti. Sembrò l’inizio di una fine già scontata. Ed invece il calamitato gioco dei locali, con un parador en corto ad esibirsi con prese da globetrotter e prorompenti argomentazioni tra la segunda e primera base, arginò sapientemente i verdi jonrroneros realizzando poi alla 6^ entrada, con analoga situazione di due out a sfavore, l’insperato pareggio ed il successivo mefistofelico vantaggio.

Annotai allora che quello era un baseball privo di attenuanti e che sapientemente configurava le qualità ed i limiti di ben due filosofie caratteriali, quella cubana e quella americana appunto. Due filosofie dissimili e tuttavia egualmente favolose che ben si specchiano l’una nel destino dell’altra in attesa che la geopolitica abbatta gli embarghi e quant’altro per riprendere a volare insieme e possibilmente con gli stessi colpi d’ala.

Ma mentre trascrivevo questi pensieri fu alle 18 in punto che nell’affascinante Estadio Latinoamericano, capace di ben cinquantacinquemila posti a sedere, il tempo sembrò fermarsi per un eterno minuto di silenzio e di emotività. Si stava svolgendo la cerimonia dell’ammaina bandiera. Così, mentre la stella bianca a cinque punte su campo rosso equilatero con strisce bianco blu a seguire scendeva lentamente, alla base del pennone risaltò un motto che la dice lunga sulla sensibilità di questo popolo così intimamente legato alla propria dignità: “Non c’è terra più bella che la mia”, ovvero Cuba è del popolo, ma il popolo è Cuba.

Sono solo ricordi, ma non è poco per chi crede ancora nei valori veri.

*Michele Dodde

*Campione di baseball e softball italiano

Qui sotto la medaglia commemorativa dell’evento

Flavio Fasano non è praticante cattolico ma ha una venerazione verso le “Suore Carmelitane di Santa Teresa” che dimorano nel Monastero delle Carmelitane Scalze S. Teresa sempre a Gallipoli, le quali ogni ventotto di ogni mese dedicano una messa di suffragio alla sua amata mamma scomparsa un anno fa.

Figura autorevole, si è sempre speso per la cultura e lo sport; per certi visionario, auspicava la “sua”Gallipoli come città mediterranea, ma anche nello stesso tempo l’intero Salento che si ispirasse ad una visione inclusiva in virtù delle nostre influenze di popoli che hanno “fondato” la Messapia e la Magna Grecia.

L’esperienza alla Provincia di Lecce.

Il 7 luglio 2008 venne nominato assessore provinciale con delega alle Strade, Edilizia scolastica, Impiantistica sportiva e Sport

A seguito delle dimissioni volontarie dalla carica di assessore provinciale presentate da Salvatore Capone, neoeletto all’epoca segretario provinciale del Partito democratico, Giovanni Pellegrino, presidente della Provincia di Lecce nominò al suo posto Flavio Fasano, conferendogli la delega alle Strade, Edilizia scolastica, Impiantistica sportiva e Sport. Nato a Taviano il 22 agosto 1959, Fasano è avvocato amministrativista. E’ stato Sindaco di Gallipoli dal 1990 al 2000, è stato consigliere nazionale dell’Anci. Ha fatto parte del Consiglio provinciale dal 1990 al 1995. Nelle elezioni provinciali del 2004 è stato il più suffragato della provincia di Lecce. Presidente del gruppo del Partito Democratico alla Provincia di Lecce è consigliere dell’Agenzia nazionale per il Turismo dal 2006. Nella sua lettera di dimissioni, Salvatore Capone motivò la scelta di lasciare l’incarico di assessore proprio con l’elezione a segretario provinciale del Partito Democratico. “L’assessorato che lascio – scrisse – necessita di una conduzione politica che può essere affidata a persona dotata di maturata esperienza politica e gestionale, pertanto, condivido la tua proposta di chiedere a Flavio Fasano di accettare l’ingresso in Giunta provinciale. La sua capacità, già ampiamente dimostrata come capogruppo consiliare, sarà un ulteriore elemento di forza della Giunta, volto al consolidamento dei risultati raggiunti e a tutt’oggi e capace di dare ulteriore slancio all’azione amministrativa della Provincia di Lecce”.

Flavio Fasano in ambito sportivo continuò nel solco tracciato da Salvatore Capone; la promozione del progetto ” I Giovanissimi del Salento” auspicandone la costituzione in associazione, cosa avvenuta però quasi dieci anni dopo, per volontà di un gruppo di cittadini tra i quali chi scrive, il Sig, Antonio Greco e la Sig.ra Federica Giustizieri, proprio affinchè quell’eredità non solo sportiva ma anche etica di quella ” mission” non andasse dispersa, e nel settembre del 2008 il concorso di idee per la creazione del logo e dello slogan dello sport salentino.

Gallipoli ed il Salento intero possono trovare spunto nelle idee e concetti di Flavio Fasano, proprio per ritornare a respirare aria di “Mediterraneo”, quale nostra culla da sempre.

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