Giornata di studio e formazione, quella tenutasi sabato 26 novembre al Salone delle Piscine del CONI in occasione del convegno “Non più in fuorigioco, conoscere, allenare e sviluppare il calcio femminile”, organizzato dal Coordinamento SGS del Lazio. Proprio la conoscenza e la crescita del movimento femminile sono stati il focus dell’incontro che si è svolto di fronte ad un pubblico di circa 200 persone tra rappresentanti delle società regionali, ragazzi, ragazze e genitori. Dopo l’introduzione del Coordinatore SGS del Lazio, Franco Pascucci, che ha sottolineato l’impegno della Federazione e in particolare della sua struttura in questa direzione, la dottoressa Daniela Sepio, psicologa dello staff regionale del Settore Giovanile e Scolastico, ha presentato i risultati dello studio effettuato nella scorsa stagione sportiva nelle società del Lazio sulla situazione del calcio femminile in tutti i suoi aspetti, in termini di linguaggio, formazione degli istruttori, implementazione degli spazi dedicati alle bambine e predisposizione di una campagna di avvicinamento che eviti la dispersione delle dirette interessate. A seguire, in rappresentanza della FIGC Patrizia Recandio, Responsabile Nazionale per lo Sviluppo del Calcio Femminile, e Massimo Tell, Responsabile Nazionale per l’Attività di Base, hanno offerto ai presenti un focus approfondito sulla situazione attuale del movimento femminile in Italia. Nei rispettivi interventi è stata evidenziata la necessità di una crescita omogenea a livello territoriale, le criticità e gli obiettivi per favorire uno sviluppo che riguarda gli aspetti tecnici, il numero di tesserate, il format dei campionati, la specializzazione e la sinergia con il Futsal. Particolare attenzione è stata dedicata al progetto “Calcio+”, lo stage riservato all’ Under 15 Femminile, lo scorso anno giunto alla sua decima edizione, che da anni rappresenta un momento di crescita tecnica, tattica e psicologica per le ragazze, nonché un osservatorio dedicato al calcio femminile. Importante, da un punto di vista tecnico l’intervento di Enrico Sbardella, Ct della Nazionale Femminile Under 19, che ha sottolineato l’importanza di individuare un modello di riferimento da seguire, adeguato alle esigenze delle calciatrici a disposizione, consentendone appunto la crescita sotto ogni aspetto di gioco. Le testimonianze di due ex calciatrici come Betty Bavagnoli e Patrizia Panico hanno richiamato l’attenzione sulla volontà e la passione delle giovani atlete, che rappresentano la spinta principale per una crescita costante e coordinata.

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