Calcio giovanile ‘malato’: tante buone individualità ma ancora non si fa squadra

Le strategie dei vivai nel campo della prevenzione, con l’istituzione di carte etiche e nuove figure di mediazione. Il ruolo della Federazione, con il suo progetto Gisis di aiuto agli allenatori (e l’intenzione di mandare i giovani calciatori colpiti da sanzioni disciplinari a frequentare il corso di aggiornamento per arbitri; per capire cosa significhi). E poi ancora la posizione della Sezione arbitrale della Federazione stessa, che da una parte lamenta una certa “leggerezza” ai club nel reclutamento degli arbitri, ma dall’altra decide di bloccare, nel momento del bisogno, la sua campagna per reperire giovani fischietti.

È una realtà composita tutta da amalgamare, quella che emerge dal giro d’orizzonte che il giornale “LaRegione.ch” ha fatto sul tema del calcio giovanile “malato” di evitabili eccessi a bordo campo e dentro il terreno da gioco. Un giro d’orizzonte valorizzato dall’appello alla moderazione (e ad una politica preventiva seria) di Massimo Busacca, già giovane arbitro in Ticino – e, allora, vituperato dai soliti “professori” – e oggi capo del Dipartimento arbitrale della Fifa.

Qui l’articolo completo: https://www.laregione.ch/articolo/calcio-giovanile-malato-tante-buone-individualit-ma-ancora-non-si-fa-squadra/44679
Fonte: www.laregione.ch

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