L’ha messo Borello, all’80’, il sigillo sull’ottava Coppa Italia del Torino: il Torino espugna San Siro per 1-0, dopo il 2-0 dell’andata al Filadelfia, e a 19 anni di distanza da quella finale contro torna ad alzare questo trofeo. Un viaggio partito da lontano, dagli ultimi giorni di settembre. Avellino, Spezia, Juventus, Genoa e Roma sono cadute al cospetto della cavalcata granata che, nella doppia finale, ha superato anche il Milan. Quello di questa sera è un trionfo costruito al Filadelfia una settimana fa e portato a compimento nella grande cornice di San Siro, dove in 5 000 (tra cui tantissimi granata) hanno assistito al trionfo della squadra di Coppitelli. Che ora, stanca ma felicissima dopo questo lungo viaggio, può finalmente esultare.
Durante la prima frazione, il tempo – il peggior nemico del Milan – corre via senza troppi sussulti – i peggiori nemici del Toro – con i granata bravi ad amministrare e a rischiare il meno possibile contro la squadra di Lupi, che ha il merito di provarci sin dai primi minuti con la seria intenzione di ribaltare il 2-0 dell’andata. Soltanto un paio di conclusioni di Tsadjout fanno correre qualche rischio a Coppola, che per il resto deve amministrare soltanto i palloni alti buttati in mezzo dagli esterni rossoneri.
I granata hanno un risultato pesante da amministrare, e Coppitelli lo sa: al 13′, il tecnico opta per una mossa a sorpresa, sostituendo Butic (che a seguito del match partirà per Verona in vista del match della prima squadra, dopo essere stato convocato da Walter Mazzarri) con Oukhadda, inspessendo ulteriormente la mediana e spostando Rauti come unica punta in un inedito 4-5-1, con Borello e Kone esterni. La partita paradossalmente sembra aprirsi, con Adopo che da una parte non trova nessuno in mezzo all’area, mentre dall’altra Dias prima (ottimo Coppola sul rasoterra) e Torrasi poi provano a fare paura da fuori. Kone, autore di una partita di sacrificio ma imprecisa (che bello, però, il suo mancino di poco alto) lascia spazio a De Angelis, nel tentativo di restituire dinamicità ad una mediana troppo bassa, nonostante il grande lavoro di D’Alena davanti alla difesa.
Il finale è di quelli in cui il pallone scotta, eccome: i granata non hanno la lucidità per ripartire e le gambe – di fronte ad un successo a portata di mano – iniziano a tremare. Coppitelli sul confine dell’area tecnica si danna, Ferigra e Capone ergono il muro, i terzini Fiordaliso e Gilli coprono ogni inserimento con grande maturità. La sentenza finale arriva però con 10′ minuti d’anticipo, quando Borello parte dalla destra e si accentra concludendo con il mancino sul primo palo: Soncin spiazzato, Milan schiantato, e a San Siro si sentono solo i tifosi in trasferta. Dopo 19 anni, la Coppa torna al Torino. Lo fa grazie a Coppitelli, grazie a Borello, grazie a tutta una squadra che si è guadagnata il successo sul campo in un viaggio lunghissimo. Che oggi conosce l’epilogo più dolce.
Fonte: ToroNews.net