Giovanni Galeone (Napoli, 25 gennaio 1941) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Come allenatore ha ottenuto 4 promozioni in Serie A.

Trascorse la carriera da calciatore con le maglie di Ponziana, Monza e Udinese fino al 1974; alla fine degli anni cinquanta, inoltre, militò nella Nazionale italiana juniores, insieme ad Enrico Albertosi, Sandro Salvadore, Roberto Rosato, Pierluigi Cera e Giacinto Facchetti.

Nel 1975 iniziò, ancor giovane, l’attività di allenatore con il Pordenone, passando la stagione successiva all’Adriese. La stagione 1977-1978 vide Galeone fermo per frequentare il Supercorso di Coverciano, per poi allenare nella stagione successiva in Serie C i grigiorossi della Cremonese, società dalla quale venne presto esonerato.

Nella stagione 1979-1980 allenò la Sangiovannese in Serie C2, dove venne esonerato, e subentrò, a stagione in corso, al Grosseto. Dal 1981 al 1983 si occupò delle formazioni giovanili dell’Udinese. Dal 1983 al 1985 guidò, per due campionati di Serie C1, la SPAL.

Nella stagione 1986-1987 approdò al Pescara e, con una squadra costruita per il campionato di Serie C1, e ripescata in Serie B, ottenne il primo posto in classifica, conquistando la promozione in Serie A grazie alla vittoria all’ultima giornata contro il Parma. La squadra abruzzese ottenne, con la sua guida nella stagione successiva, la permanenza nella massima serie, registrando vittorie clamorose contro l’Inter di Giovanni Trapattoni per 2-0 a San Siro e contro la Juventus per 2-0 allo Stadio Adriatico. Nella stagione 1988-1989 la squadra subì la retrocessione all’ultima giornata in Serie B; l’allenatore, dopo una breve parentesi a Como, ritornò alla guida degli abruzzesi nella stagione 1990-1991, ottenendo in due anni una salvezza in Serie B e una promozione in Serie A. Tornato nella massima serie nella stagione 1992-1993, Galeone venne esonerato dopo 24 gare: si segnalano, tuttavia, alla prima giornata la vittoria sul campo della Roma per 1-0 e, alla seconda giornata, il 4-5 con il quale il Pescara perse all’Adriatico contro il Milan dopo essere stato in vantaggio per 4-2.

Nel novembre 1994 fu ingaggiato dall’Udinese per sostituire l’esonerato Adriano Fedele e condusse il club all’immediata promozione in Serie A. Abbandonata la squadra friulana, nella stagione 1995-1996 Galeone assunse la guida tecnica del Perugia, conquistando la quarta promozione in Serie A della sua carriera. Tuttavia, per divergenze con il presidente Luciano Gaucci,nel dicembre del 1996 il tecnico venne esonerato, lasciando la squadra a metà classifica (a fine stagione gli umbri furono retrocessi nel campionato cadetto). Nel novembre del 1997 subentrò a campionato in corso nella panchina del Napoli per sostituire Carlo Mazzone (non prima di aver risolto il contratto che lo legava ancora al Perugia), ma fu poi a sua volta esonerato nel febbraio del 1998 e sostituito da Vincenzo Montefusco lasciando la squadra ultima in classifica (a fine stagione i campani furono retrocessi nel campionato cadetto).

Nella stagione 1999-2000 tornò ad allenare per la terza volta il Pescara, concludendo il campionato di Serie B al 14º posto. Nella stagione successiva non fu riconfermato alla guida del Pescara, ma successivamente, nel novembre del 2000, vi fece ritorno per la quarta volta, subentrando al posto di Delio Rossi; nel gennaio del 2001, tuttavia, fu esonerato dopo 9 gare e rimpiazzato da Tarcisio Burgnich.Dopo due stagioni da inattivo, nel gennaio del 2004 Galeone subentrò alla guida dell’Ancona,ma non riuscì ad evitare la retrocessione del club marchigiano. Nella stagione 2005-2006, a 8 giornate dalla fine del campionato di Serie A, assunse nuovamente la guida dell’Udinese, subentrando a Loris Dominissini e Néstor Sensini: 4 successi, 3 pareggi e 1 sconfitta consentirono ai friulani di salvarsi in extremis, e Galeone ottenne il rinnovo fino al giugno del 2007. Dopo un buon girone d’andata, con la squadra friulana a tre punti dal quarto posto (ultimo utile per la qualificazione in Champions League), nel gennaio 2007 Galeone fu esonerato e sostituito da Alberto Malesani.

Nel settembre del 2007 è coinvolto in un episodio di cronaca locale, quando la sua pistola, regolarmente denunciata, viene sottratta durante un furto nella sua abitazione di Udine e successivamente usata per compiere una rapina con omicidio nella stessa città. Galeone aveva già denunciato la sottrazione dell’arma in questione.

I tre tecnici Massimiliano Allegri, Marco Giampaolo e Gian Piero Gasperini sono considerati suoi allievi e prediligono la filosofia calcistica di Galeone basata su un bel calcio e votata all’attacco prima che alla difesa, che il tecnico ha dichiarato essere ispirata alla filosofia delle squadre allenate da Nils Liedholm; in particolare Allegri, dopo aver conquistato lo scudetto al primo anno al Milan nel maggio 2011, dichiarò la sua riconoscenza nei confronti di Galeone, suo maestro ai tempi di Perugia e Pescara.

Il 4 marzo 2013 si è ritirato ufficialmente dal calcio, rifiutando la panchina del Pescara.

In merito alle note vicende di cronaca riguardante gli scontri di natura violenta avvenuti domenica scorsa in serata tra pseudo tifosi di Pescara e Lecce la redazione Giovanissimi del Salento esprime piena condanna verso tali avvenimenti. Il calcio è fatto di principi di sana e giusta competizione, rispetto degli avversari e per se stessi. Il calcio è partecipazione gioiosa ed appassionata.
I fatti avvenuti non hanno nulla a che fare con il nostro mondo.
Sincera solidarietà e vicinanza ai feriti tutti, alla bellissima Città di Pescara ed alla società presieduta dal Dottor Daniele Sebastiani.
Il Salento e la Puglia intera è terra di accoglienza, pace e di sport , fa parte del Dna di questa terra. Quello che è accaduto nulla a che fare con l’indole dei salentini ed i pugliesi tutti , persone solidali e sportive.
Auguriamo le migliori fortune calcistiche al Pescara affinché possa ambire ed approdare nella massima serie insieme al nostro Lecce.
La Redazione.

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