Tutta la Squadra del Brindisi FC, unitariamente a staff tecnico, massaggiatore e magazziniere, dopo innumerevoli promesse non mantenute e reiterate prese in giro dalla Società del Brindisi FC, con appuntamenti programmati e puntualmente rinviati in questi mesi, – per ultimo quello in programma per la giornata odierna, venerdì 21 febbraio 2020, – comunica a gran voce di non essere nelle condizioni mentali adeguate per andare avanti e affrontare al meglio la delicata sfida di campionato contro il Nardò, in programma domenica 23 febbraio alle ore 15:00 presso lo stadio “Franco Fanuzzi” di Brindisi. Noi TUTTI attendiamo una risposta dalla suddetta Società entro e non oltre le prossime 24 ore, nella speranza di risolvere nel breve tempo possibile le seguenti problematiche: insufficienza di materiale, affitti e stipendi arretrati, impraticabilità di terapie e assenza di uno staff medico-sanitario. Non meritiamo questo comportamento. La Città di Brindisi e tifosi biancazzurri non meritano questo, non lo merita nessuno. Abbiamo preso questa decisione razionale, seppur difficile e sofferta, affinché qualcosa possa mutare in meglio, solo e solamente per il bene del Brindisi FC. Questo non è calcio. Non cerchiamo alibi ma ci diciamo stanchi di questo comportamento immaturo, irrispettoso e anti-sportivo da chi, invece, dovrebbe rassicurarci e sostenerci. Non ci sentiamo smarriti del tutto grazie ed unicamente all’impegno, al sostegno e alla presenza quotidiana del Direttore Generale Vincenzo Carbonella. Si ricorda soprattutto che dietro l’immagine del calciatore, dell’allenatore, dello staff tecnico, di ogni singolo componente e collaboratore del Brindisi FC e di qualsiasi lavoratore di ogni azienda o società sportiva, c’è sempre una persona con una famiglia, i propri bambini, i propri cari, i propri problemi, i propri valori.

Calciatori, staff tecnico, massaggiatore e magazziniere.

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