Questo nuovo progetto finanzierà iniziative di beneficenza dedicate ai bambini che vivono nelle comunità più disagiate del mondo, come le zone colpite dalla guerra.

La UEFA Foundation for Children sostiene la nuova iniziativa del Common Goal COVID-19 Response Fund che finanzierà iniziative di beneficenza dedicate ai bambini che vivono nelle comunità più disagiate del mondo, come le zone colpite dalla guerra.

La UEFA Foundation for Children ha annunciato di voler contribuire al Common Goal COVID-19 Response Fund, a dimostrazione della solidarietà del calcio europeo nell’aiutare le comunità più povere del mondo ad affrontare l’impatto devastante della pandemia di coronavirus

La Fondazione, che finanzia dozzine di progetti umanitari e di sviluppo in tutto il mondo, è la prima istituzione sportiva a sostenere il fondo di assistenza creato martedì dal Common Goal – un gruppo di 150 giocatori, allenatori e leader del settore che hanno donato una percentuale dei loro guadagni annuali in beneficenza per iniziative in favore dei bambini più svantaggiati del mondo.

“In questi tempi difficili che colpiscono molti paesi e soprattutto le popolazioni più fragili, è importante coordinare e organizzare risposte adeguate ad ogni situazione”, ha detto il presidente della UEFA e della UEFA Foundation for Children, Aleksander Čeferin.

“È per questo motivo che il consiglio di amministrazione della UEFA Foundation for Children ha deciso di aderire a questa iniziativa, per permettere al calcio di svolgere un ruolo di responsabilità sociale”.

Il signor Čeferin è un sostenitore storico del Common Goal, essendo entrato a far parte dell’iniziativa nel novembre 2017. I membri dell’iniziativa donano l’1% del loro stipendio annuale per cercare di facilitare un cambiamento positivo in tutto il mondo.

“Questo è un passo davvero positivo per il Common Goal COVID-19 Response Fund e per questo voglio ringraziare la UEFA Foundation for Children”, ha aggiunto Juan Mata, centrocampista del Manchester United FC nonché primo membro a essersi unito al Common Goal nell’agosto 2017.

“Per superare il coronavirus e le altre sfide che l’umanità si trova davanti, dobbiamo coordinare gli sforzi individuali e lavorare insieme come una squadra. Esorto quindi non solo i miei compagni di squadra del Common Goal, ma anche tutti gli altri giocatori e i leader del calcio di tutto il mondo a unirsi e dare il proprio contributo per fronteggiare questa crisi, e allo stesso tempo, usare questo mezzo come catalizzatore per giocare un ruolo chiave per questa ed altre sfide che l’umanità sta affrontando”.

L’impatto positivo dello sport

Il contributo della UEFA Foundation for Children al Common Goal COVID-19 Response Fund aiuterà a sostenere i giovani che sono stati colpiti dalla pandemia. Oltre agli obiettivi a breve termine, la fondazione cercherà di garantire che l’assistenza proseguirà, concentrandosi sulle comunità che vivono nelle zone di conflitto.

“Nel bel mezzo di questa crisi, il calcio ha la possibilità di realizzare il suo pieno potenziale nel giocare un ruolo da protagonista nel plasmare il mondo. Insieme, con il sostegno di tutti coloro che amano il calcio, questo sport ha una reale opportunità di avere un impatto positivo”, ha detto il CEO di Common Goal, Jürgen Griesbeck. “Siamo lieti di avere la fiducia e il sostegno della Fondazione UEFA per l’infanzia”.

La UEFA Foundation for Children sostiene decine di progetti umanitari e di sviluppo in tutto il mondo. Nel 2018 si è svolta a Ginevra la prima edizione del Match For Solidarity, che ha coinvolto la UEFA, l’Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra, che hanno unito le forze per raccogliere fondi a scopo benefico.

La piattaforma Live Match

Con i giocatori di tutto il mondo costretti a restare a casa, Common Goal ha creato anche la piattaforma Live Match. I giocatori sono invitati a dedicare i 90 minuti che non passano più sul campo di calcio per creare invece risultati positivi a beneficio delle comunità che vivono in questo periodo di difficoltà.

Il 9 aprile alle 19:00 CET, Mata darà il via al primo Live Match, utilizzando il suo profilo Instagram per connettersi con i tifosi e con l’attaccante dell’FC Bayern München, Serge Gnabry.

Mata utilizzerà anche la piattaforma Live Match per connettersi con un’associazione da lui sostenuta attraverso il Common Goal, incoraggiando al contempo le persone a donare al Common Goal COVID-19 Response Fund.

“In campo non si gioca da soli. Anche il miglior giocatore del mondo non può ottenere i risultati migliori se non c’è gioco di squadra”, ha detto Gnabry.

“Fuori dal campo è lo stesso. Dobbiamo sviluppare un nuovo modo di concepire il calcio basato sulla collaborazione internazionale e sul gioco di squadra. Non c’è un ‘io’ in Common Goal. C’è un ‘noi’ che deve lavorare insieme per affrontare i più grandi problemi del mondo”.

Il common Goal Live Match è aperto a tutti i giocatori, allenatori e leader del settore per usare i 90 minuti della partita per aiutare le iniziative di sostegno nei confronti delle comunità danneggiate dal coronavirus.

Come sostenere il Common Goal COVID-19 Response Fund

Le donazioni al Common Goal COVID-19 Response Fund possono essere fatte attraverso il sito: www.common-goal.org/Donate
I giocatori che vogliono unirsi al Common Goal possono farlo su: www.common-goal.org/Join/SignUp/Player
Oltre a fare donazioni al fondo di assistenza o a unirsi al Common Goal, individui o organizzazioni di tutto il mondo del calcio e non solo, possono unirsi all’iniziativa del Common Goal Live Matches che prenderà il via stasera con la partecipazione di Juan Mata.

Altre informazioni utili sul Common Goal

Common Goal conta attualmente quasi 150 membri del mondo del calcio che si impegnano a destinare almeno l’1% dei loro guadagni a una rete globale di associazioni di beneficenza in favore dei giovani più svantaggiati. Tra i membri ci sono giocatori come Giorgio Chiellini, Alex Morgan, Kasper Schmeichel, Eniola Aluko, Shinji Kagawa, Mats Hummels e Megan Rapinoe, oltre ad allenatori come Jürgen Klopp e Julian Nagelsmann, e leader del settore come il presidente UEFA, Aleksander Čeferin. Il movimento sostiene la rete Streetfootballworld che conta 135 comunità calcistiche che hanno una posizione privilegiata per fornire un supporto essenziale alla comunità.

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