Il record dei 1500 compirà trent’anni mercoledì prossimo, e anche quello del miglio, sempre di Gennaro Di Napoli, non cambia padrone. Per ora. Resiste a San Donato Milanese il primato italiano dei 1609,34 metri: lo sfiora Yeman Crippa (Fiamme Oro) che termina il proprio tentativo con il crono di 3:52.08, a soli dodici centesimi dal 3:51.96 che Di Napoli stabilì ventotto anni fa sulla pista della stessa località lombarda. Sotto gli occhi del recordman, il primo a complimentarsi con il talento trentino (“Non avrà problemi a farlo, ha un giro di gambe troppo bello”) Crippa produce comunque una prova di estrema qualità, che fa ben sperare in vista dell’assalto al record dei 5000 in programma martedì a Ostrava in Repubblica Ceca. L’azzurro è secondo al traguardo, sulla scia dell’australiano Matthew Ramdsen (3:51.23) e davanti all’altro aussie Ryan Gregson (3:52.38). Più distanziati Osama Zoghlami (Aeronautica, 3:56.87), Joao Bussotti (Esercito, 3:57.54), Pietro Riva (Fiamme Oro, 3:57.90) e Pietro Arese (Safatletica Piemonte, 3:59.56). “Buono, un bel tempo, però per dodici centesimi è sfuggito l’obiettivo e sicuramente dispiace. Se dovevo dare il 100% per fare il record, stavolta ci siamo fermati al 98-99%. È un battito di ciglia, difficile anche da spiegare dove abbia perso il record. Di sicuro per Ostrava mi resta ancora più voglia: gli stimoli li ho, andrò in Repubblica Ceca carichissimo, stavolta non anticipo nulla sul crono che potrò valere ma farò la mia gara”. Le due lepri Lorenzo Pilati (Valli di Non e Sole) e il polacco Adam Czerwinski pilotano il gruppo nei primi tre giri, poi Crippa deve vedersela da solo contro gli australiani. E si comporta egregiamente, perdendo soltanto in volata e confermando il buon periodo di forma, in una stagione che l’ha già portato a correre il più veloce 1500 italiano dal 1996 (3:35.26 a Rovereto). Nella seconda serie maschile, il miglior tempo è per Ala Zoghlami (Fiamme Oro) che prevale con 4:01.54, ma c’è da segnalare anche il record del mondo master M45 di Davide Raineri (San Rocchino): era già suo, e stasera lo abbassa a 4:10.30.

LA GARA FEMMINILE – Tra le donne, il successo non sfugge a Giulia Aprile: primo posto con 4:36.44 per la siciliana quattro volte campionessa italiana dei 1500 tra indoor e outdoor. La 24enne dell’Esercito precede Micol Majori (Pro Sesto Atl.) che chiude in 4:39.42 e Martina Tozzi (Fiamme Gialle) in 4:40.96. “Vengo da due stagioni condizionate dagli infortuni e riparto da qui”, le parole della vincitrice, in una gara che era stata scandita da Sophia Favalli come pacemaker nella prima fase e poi indirizzata dall’assolo della Aprile nell’ultimo giro.

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