Fa sempre più sul serio Marcell Jacobs. Lo sprinter azzurro sfonda a Liévin nei 60 metri con un doppio 6.54, in batteria e poi in finale, e centra un prestigioso successo nella seconda tappa del massimo circuito mondiale al coperto, il World Athletics Indoor Tour Gold. In Francia migliora di un centesimo il primato personale dopo il debutto di venerdì scorso a Berlino (6.55) e ormai bussa alle porte del record italiano di Michael Tumi (6.51 nel 2013). Jacobs, con questo crono, diventa in solitaria il secondo azzurro di sempre sulla distanza, oltre a rafforzare la leadership europea stagionale a poche settimane dagli Euroindoor di Torun (4-7 marzo) e a collocarsi al quarto posto delle liste mondiali dell’anno. Il velocista delle Fiamme Oro non si lascia scoraggiare da due false partenze segnalate in finale (la seconda con squalifica dell’olandese Van Gool) e al terzo start infiamma la pista francese mettendo in mostra soprattutto un’ottima fase lanciata, con la quale si sbarazza di avversari di livello assoluto come lo statunitense Mike Rodgers (6.60) e l’ivoriano Arthur Cissé (6.61). Battuti anche i potenziali rivali europei Mouhamadou Fall (Francia, 6.62), Amaury Golitin (Francia, 6.65) e lo slovacco oro continentale in carica Jan Volko (6.67), oltre allo statunitense Devin Quinn, quinto in 6.63. Nel primo round Jacobs era sfrecciato in 6.54 battendo già Cissé (6.64), Golitin e Fall entrambi a 6.66, e Volko (6.67). Una serata, per lo sprinter allenato da Paolo Camossi, che ne consolida la dimensione internazionale e la stabilità su prestazioni di estremo valore.

DAL MOLIN 7.55 SHOW – Straordinaria anche la serata di Paolo Dal Molin (Fiamme Oro) nei 60 ostacoli: l’azzurro è terzo in finale con il crono di 7.55 a soli quattro centesimi dal suo record italiano del 2013, dopo il 7.65 della batteria. È il secondo crono italiano di sempre e soltanto in occasione del 7.51 con cui conquistò l’argento agli Euroindoor di Goteborg aveva corso più veloce. Strepitoso, in finale, il 7.32 dello statunitense Grant Holloway a due centesimi dal record del mondo. Secondo il francese Wilhem Belocian (7.52).

BOGLIOLO 8.05  – Meglio in batteria che in finale Luminosa Bogliolo: l’azzurra eguaglia il primato stagionale di 8.05 nel primo turno dei 60 ostacoli, correndo a tre centesimi dal primato personale dello scorso anno. In finale, però, la ligure non riesce a rimanere in gara con le più forti, mancando di brillantezza già dalla partenza: chiude così al settimo posto in 8.17. Fuori in batteria Lorenzo Perini (Aeronautica) con 7.81.

RECORD DEL MONDO 1500 DONNE – Nel mezzofondo è una serata pazzesca. In primo piano il record del mondo femminile dei 1500 metri dell’etiope Gudaf Tsegay con un clamoroso 3:53.09, per cancellare il 3:55.17 della connazionale Genzebe Dibaba del 2014. Nei 3000 al maschile l’etiope Getnet Wale impressiona con 7:24.98 a soli 8 centesimi da uno dei record del mondo considerati più irraggiungibili, il 7:24.90 di Daniel Komen del 1998. È la gara in cui Yassin Bouih (Fiamme Gialle) diventa il quinto italiano di sempre con 7:47.98, crono che soddisfa lo standard per gli Europei indoor di Torun (fissato a 7:55.00): decimo posto e deciso progresso sul primato personale di 7:50.65 centrato tre anni fa nella finale mondiale di Birmingham.

BOCCHI 16,89 – Balzo in avanti verso i 17 metri per Tobia Bocchi nel triplo: l’emiliano dei Carabinieri si regala una serata magica, in pedana insieme al primatista del mondo Hugues Fabrice Zango (che salta 17,82) e decolla al primato personale di 16,89, cogliendo il quinto posto e un miglioramento di 16 centimetri rispetto al proprio limite di 16,73 realizzato due anni fa a Gavle all’aperto. Da stasera è il sesto italiano di sempre nella specialità al coperto.

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