Il presidente dell’Associazione italiana cultura sport: “Bene lo sport come politica pubblica, ma per ridare gambe al settore al collasso serve più coraggio”

Roma, 28 aprile 2021 – “Rimettere in sesto 900 palestre pubbliche e riportare lo sport nelle scuole: bene lo sguardo allo sport come politica pubblica, ma un miliardo davvero non basta per ridare dignità al settore”. Così Bruno Molea, presidente di AiCS, tra i primi enti di promozione sportiva del Paese, commenta il passaggio sullo sport nella presentazione del Pnrr.
“Draghi è il primo a dirlo – rimarca Molea -: da tempo si reclama un piano sulle politiche sportive e vi è uno stretto legame tra sport, benessere e coesione sociale; basta dunque meno dello 0,5% dell’intero Piano per riportare lo sport nelle scuole a beneficio dei più piccoli? E che ne è di tutte le altre categorie fragili che attraverso lo sport si vedono riconosciuti il diritto alla socialità e al benessere psico-fisico?”.

“Quei fondi – aggiunge il numero uno dell’Associazione italiana cultura sport – serviranno per la ristrutturazione e la costruzione di 900 palestre pubbliche a beneficio di scuole e territori disagiati, e il presidente Draghi dice anche che di quelle ristrutturazioni beneficeranno anche le associazioni dilettantistiche, colonna portante dello sport sociale. Ma quali associazioni, se si calcola ad oggi che più del 40% non riaprirà dopo l’allerta Covid?”.

“Per riportare lo sport di base nelle scuole, nei centri anziani, nelle strutture parasanitarie, nelle zone disagiate del Paese, servono professionisti della promozione sociale e sportiva e per questi non vi è nulla nel Recovery. Se lo sport è davvero politica pubblica, serve più impegno e maggiore coraggio. Così si muore, e a patire i danni saranno solo giovani e persone fragili”.

 

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