“Chi l’avrebbe mai detto, che sarei tornato nella mia Taranto, per giocare contro il mio CJ Basket nei playoff?!”. Se lo chiede a gran voce Gianmarco Conte. Il destino beffardo ha messo la sua Pallacanestro Goldengas Senigallia sulla strada del CJ Taranto nei quarti di finale dei playoff promozione del campionato di serie B Old Wild West. Dopo gli ultimi recuperi giocati ieri che hanno chiuso la regular season sono diventati ufficiali gli accoppiamenti, i tabelloni, e le date della post season (quarti, semifinali e finali con serie al meglio delle 5 gare). Il CJ Basket Taranto, secondo nel girone D, dunque giocherà contro Senigallia, settima del gruppo C. Appuntamento domenica 16 maggio e martedì 18 maggio alle ore 18 al PalaFiom per le prime due partite. Gara 3 si giocherà invece nelle Marche venerdì 21, eventuale gara 4 domenica 23 e infine, se necessaria, gara 5 mercoledì 26 di nuovo a Taranto.
Sarà quindi il grande ex Gianmarco Conte, nato a Taranto classe 1997, la classe di ferro della Virtus Taranto, che ha fatto incetta di vittorie tra le giovanili fino alle finali nazionali. Nel frattempo il giovanissimo Conte ha mosso i suoi primi passi con la maglia rossoblu del Cus Jonico giocando in serie B. Poi Iseo e Vicenza. Questa estate, alla ripresa della stagione, la guardia tarantina ha affrontato tutta la preaseason con il CJ Taranto, giocando anche due gare di Supercoppa con 4 e 13 punti all’attivo, prima di trovare l’accordo con Senigallia dove è stato protagonista di una bella cavalcata fino ai playoff.
Che stagione è stata finora per Senigallia?
“Fino a febbraio con la mia, attuale, Goldengas Senigallia eravamo in piena bagarre dei play out. Poi abbiamo avuto una ripresa abbastanza buona fino a raggiungere l’obiettivo di toglierci dagli impicci dei play out per assicurarci la tranquillità nella griglia dei play off. Ce l’abbiamo messa tutta per sistemarci al penultimo posto, conquistato per differenza di quoziente canestri. Eravamo in compagnia di ben 5 squadre a 20 punti. Solo noi del Senigallia e Jesi abbiamo acchiappato gli ultimi due posti.
Che emozione sarà tornare a Taranto?
Tornare a Taranto sarà comunque una gran bella festa. Un bel ritorno a casa, non c’è dubbio, con una gran voglia di incontrare i tanti amici, per salutarci ed abbracciarci se pur a debita distanza. Sarà un ritorno particolarmente emozionante anche perché faremo due partite di seguito e, quindi, potrò respirare un po’ di più l’aria di casa.
A noi sembrerà davvero strano vederti dall’altra parte con una maglia diversa!
“Ormai sono un professionista, tra le tante cose di buona vita, non solo sportiva, che mi hanno insegnato, dalla Virtus al Cus, c’è appunto quella di dare tutto me stesso in onore della maglia che indossi. Da febbraio indosso quella della mia nuova squadra del Senigallia e, quindi, darò il massimo per essa. Anche perché, lì mi hanno accolto con affetto sincero e tanta stima, che io corrispondo secondo il mio carattere. L’organizzazione è perfetta ed, in fin dei conti, ricalca un po’ quella di tipo familiare che è sempre stato il connotato identitario delle nostre due società tarantine.
Ne siamo contenti! Sei un ragazzo saggio e meriti tutto questo. Quindi anche sulle rive dell’Adriatico ti stai trovando bene?
Sì. La città è a misura di persone, è solare, accogliente e ricca di storia e di interessanti monumenti. Cosa simpatica, noi celibi siamo alloggiati sulla splendida spiaggia di fronte al mare. Era una vista che, quando sono andato a svernare nelle squadre del Nord, mi mancava ed invece mi dà molto conforto visivo e morale, perché mi ricorda il nostro splendido mare e la nostra splendida città. Sembrano dettagli marginali che, invece, sono importanti.
Cosa ricordi della parentesi di agosto-settembre con l’attuale CJ Taranto?
Sono grato alla società e al coach Olive che mi ha dato la possibilità di allenarmi con gli altri “amici” che mi hanno considerato come uno di loro e poi ho anche giocato un paio di partite in Supercoppa. Questo mi ha fatto arrivare a Senigallia già rodato fisicamente e tecnicamente.
Quali sono, per quel che si può dire, i punti di forza della tua squadra?
“Intanto, diciamo che loro hanno una tradizione di quasi 20 anni di B. Col Cus ci siamo “scontrati” nel nostro precedentemente quadriennio di B, con una vittoria per parte. Il nostro gioco è fatto di una certa intensità difensiva che, però, abbiamo rafforzato solo nell’ultima parte della stagione e di transizioni veloci, utilizzando meglio le rotazioni. Giochiamo di più sugli esterni, senza disdegnare, però, di attaccare con forza il canestro.
Pronostici ne vuoi fare?
Si sa che i play off sono un altro campionato dove i valori si avvicinano e le sorprese non mancano…