ROMA – L’annuncio ufficiale è arrivato oggi dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli: sarà Bebe Vio la portabandiera della delegazione azzurra ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 insieme al nuotatore Federico Morlacchi. La fiorettista veneta corona così una carriera straordinaria che la vede dal 2014 dominatrice di tutte le competizioni internazionali, dagli Europei ai Mondiali, dove è detentrice dei titoli da tre edizioni consecutive e fino ai Giochi Olimpici, dove nel 2016 a Rio de Janeiro ha conquistato la medaglia d’oro individuale e il bronzo nella gara a squadre.

“Una gioia immensa. Un motivo d’orgoglio per tutta la famiglia della scherma italiana che da sempre, e oggi ancora di più, è fiera di Bebe”. Così il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi, ha commentato la prestigiosa nomina di Bebe Vio. “La decisione del Cip è un riconoscimento alla straordinaria atleta che Bebe ha dimostrato di essere in pedana, ma anche a quello che lei rappresenta per la scherma, per il movimento paralimpico, per lo sport tutto sia in Italia che nel mondo intero – ha proseguito il presidente federale – La storia di Bebe è un esempio di passione, di coraggio, di talento, di agonismo e di impegno sociale al servizio degli altri. Un modello virtuoso che siamo onorati di sostenere come Federazione che crede nello sport integrato da anni e che fa del paralimpico un’eccellenza da far crescere costantemente, con ogni sforzo”.

Federico Morlacchi e Bebe Vio, che aveva già avuto l’onore di far sventolare il tricolore durante la cerimonia di chiusura dei Giochi brasiliani cinque anni fa, riceveranno la bandiera italiana il prossimo 23 giugno al Quirinale, nella cerimonia ufficiale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e due mesi dopo, il 24 agosto, la porteranno a Tokyo nel giorno in cui si apriranno le Paralimpiadi. “La nostra Bebe – chiosa il presidente della Fis, Paolo Azzi – sarà il simbolo dell’Italia della ripartenza che questi Giochi rappresentano. Ed è l’icona più bella per il nostro Paese”.

Entusiasta del ruolo assegnatole, Bebe Vio ha commentato la notizia con queste parole: “Dopo Rio 2016 fu un’emozione restituire la bandiera italiana al presidente Mattarella. Il mio sogno però era di riceverla di nuovo per avere l’onore di portarla a Tokyo e ora quel sogno è diventato realtà. Ho sempre dato il massimo per questo desiderio, che coltivavo sin da Londra 2012, quando feci la tedofora in rappresentanza dei “Futuri atleti paralimpici”. Spero in questo modo di poter ispirare i sogni di tanti bimbi con disabilità che vogliono cominciare un percorso paralimpico per godersi la vita grazie allo sport”.

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