La X Edizione del Premio giornalistico nazionale “Antonio Maglio” 2021 è stata vinta dalla giornalista Sara MANISERA, 32 anni, freelance campana, per l’inchiesta “Senza migranti non si mangia, gli agricoltori ci spiegano perché”, pubblicata su “Millennium FQ”.
I secondi premi, ex aequo, vanno a Futura D’APRILE, 27 anni, freelance tarantina, per il reportage “Tra le strade di Ebron, la città divisa che resiste all’occupazione”, pubblicato su “Altraeconomia”, e a Stefano MARTELLA, 36 anni, freelance salentino, per l’articolo “L’addio ai secolari grigi e il soffio della rinascita”, pubblicato su “Quotidiano”.
Il Premio alla Carriera è stato assegnato a Giuseppe DE TOMASO, sino a giugno scorso direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, lo storico quotidiano di Puglia e Basilicata che sta attraversando un momento di particolare difficoltà. Il riconoscimento a De Tomaso vuole anche testimoniare la vicinanza e la solidarietà dell’Associazione Maglio alle colleghe e ai colleghi di un giornale che va difeso con forza anche per tutelare il pluralismo e la libertà di informazione nella nostra terra.
Gli attestati saranno consegnati nel corso di una cerimonia che si svolgerà ad Alezio (Lecce) venerdì 3 Settembre, inizio alle ore 19:30, nella piazza antistante il Museo Messapico intitolata ad Antonio Maglio. La serata di premiazione sarà condotta dal giornalista Marcello Favale e aperta dal presidente dell’Associazione Maglio, on. Giacinto Urso, e dal sindaco di Alezio, Andrea V. Barone. Seguiranno i saluti delle autorità presenti. Il presidente onorario dell’Associazione, prefetto Carlo Schilardi, terrà l’intervento conclusivo. La premiazione si svolgerà nel rispetto delle disposizioni anti-Covid. Tra gli invitati il presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Carlo Verna, e il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa, Raffaele Lorusso.
Targa in Memoria di Renato MORO, caporedattore centrale del “Nuovo Quotidiano di Puglia”, scomparso a 60 anni lo scorso mese di febbraio. Giornalista di razza, aveva dimostrato nel corso della sua carriera una curiosità che lo portava a intercettare con largo anticipo i nuovi fenomeni socio-culturali. Allergico al politicamente corretto, scrupoloso nel suo lavoro, era capace di sfidare i luoghi comuni con il coraggio di chi riesce a vedere più in là e la consapevolezza di chi riconosce nel giornalismo una missione dall’alto valore sociale e morale. Alcuni suoi reportage di denuncia sulle contraddizioni e i mali del Salento sono documenti incancellabili dalla memoria di quanti credono e perseguono un progetto di rinascita della nostra terra.
Riconoscimento a Fernando D’APRILE direttore del giornale “Piazza Salento”, ora online dopo una prima fase anche in versione cartacea, che ha tagliato il prestigioso traguardo dei dieci anni di vita. “Piazza Salento”, edito dalla società Indra di Milano, si presenta come un’originale esperienza di giornalismo di prossimità capace di informare e al contempo dialogare con i lettori dei Comuni del Sud Salento, sui quali ogni giorno si accendono i riflettori della Redazione che ha sede a Gallipoli.
Targa speciale per la sezione “Comunicare il Salento” a Giovanni MELCARNE, agronomo e imprenditore agricolo e oleario, titolare dell’azienda Foresta Forte e presidente del Consorzio di tutela dell’olio extravergine di oliva Dop di Terra d’Otranto. Melcarne è stato uno dei più attivi animatori sul piano scientifico e mediatico della battaglia contro il dilagare della Xylella nel Salento. La sua battaglia, portata oltre i confini regionali e nazionali, è mix di lucida testimonianza e interventi sul campo, con l’obiettivo di restituire alla devastata campagna salentina la sua antica bellezza.
All’iniziativa collaborano Quarta Caffè, Cantina Coppola di Gallipoli, Consorzio Olio Extravergine Dop di Terra d’Otranto, Azienda Foresta Forte, Agriturismo Santa Chiara di Alezio, la rivista online ilGrandeSalento.it e Cliocom (Internet Service Provider).
Profili dei vincitori
Sara MANISERA, 32 anni, freelance campana, si occupa di donne, giovani, conflitti, società civile, migrazione, ambiente e agricoltura. Ha realizzato reportage in Italia, Iraq, Siria, Tunisia, Kosovo, Bosnia e Libano, dove ha vissuto dal 2014 al 2017. Nel 2018 ha vinto il Premio Ivan Bonfanti con un articolo sulle donne mogli dei combattenti dello Stato islamico, e la Colomba d’Oro per la Pace con il webdoc “Donne fuori dal buio”, realizzato con Arianna Pagani in Iraq. Ha ricevuto una special mention al True Story Award con un’inchiesta sui desaparecidos in Siria. Nel 2019 ha pubblicato il suo primo libro “Racconti di schiavitù e lotta nelle campagne”. Ha scritto e co-diretto il documentario “Iraq: gioventù in prima linea” trasmesso su Arte, e il webdoc “Iraq without water”. I suoi reportage sono stati pubblicati, tra gli altri, da Al Jazeera, Arte, Libération, Internazionale, Rai 1, Millennium, The Nation, RSI, The New Humanitarian, Repubblica. Fa parte del collettivo di giornalisti e fotografi freelance FADA. Oltre all’attività giornalistica Sara Manisera ha lavorato per il progetto dei corridoi umanitari e per la commemorazione di Giovanni Falcone come responsabile della comunicazione.
Futura D’APRILE, 27 anni, freelance tarantina, si interessa di vicende collegate all’estero, nel Medio Oriente in particolare. Dal 2019 ha iniziato a seguire la questione curda tra Turchia e Siria e a raccontare le storie dei giovani italiani unitisi alla guerra contro l’Isis in Rojava nelle fila delle Ypg-Ypj. Inizialmente ha raccontato la vicenda dei cinque ragazzi finiti sotto inchiesta della Procura di Torino per aver combattuto al fianco dei curdi in Siria. In seguito ha intervistato Lorenzo Orsetti, ucciso dai miliziani dell’Isis il 18 marzo 2019 a Baghouz. L’articolo è stato ripreso da Ansa e Repubblica in quanto ultima intervista rilasciata da Lorenzo prima di morire. Da quel momento ha continuato a seguire la storia di Lorenzo tra Italia e Siria, raccontandone i funerali a Firenze ed intervistando più volte il padre ed i compagni che lo avevano conosciuto in Rojava. La sua storia l’ha portata, infine, nel Kurdistan turco ad ottobre del 2019 per raccontare la storia del villaggio curdo di Hasankeyf, sommerso dalle acque della diga Ilisu.
Stefano MARTELLA, 36 anni, freelance salentino, collabora con varie testate, tra cui Repubblica, Fanpage, Altreconomia, Informant e Nuovo Quotidiano di Puglia. Nel 2014, nella sezione “miglior reportage”, ha vinto il Premio Maurizio Rampino. L’anno dopo, nella sezione “miglior inedito”, gli viene assegnato il Premio Michele Frascaro per il giornalismo d’inchiesta. A marzo 2020 è stato tra i vincitori del Premio Giornalista di Puglia, dedicato alla memoria di Michele Campione. A maggio 2021 riceve una menzione speciale al Premio letterario Don Tonino Bello, per la sezione “giornalismo di prossimità”. Collabora con le case di produzioni cinematografiche Fluid Produzioni e Muud Film, con le quali realizza film documentari. È coautore di “Vento di soave”, documentario sul rapporto tra grandi industrie e territorio, vincitore del Gran Premio della Giuria all’Hot Docs Canadian International Documentary Festival. Per Besa Editrice, nel maggio 2017, ha pubblicato “I segreti della Lupa. Il lato oscuro di Lecce”, raccolta di cinque inchieste narrative sulla sua città di origine. A dicembre 2018 ha pubblicato, sempre per Besa, “L’Ariston. La storia del teatro che cambiò Lecce”.
Giuseppe DE TOMASO, barese, è stato negli ultimi tredici anni direttore della storica testata pugliese della “Gazzetta del Mezzogiorno”, ricoprendo l’incarico dal maggio 2008 al giugno 2021. Entrato da giovane nella redazione del giornale della sua città, ha cominciato a fare pratica ricoprendo vari incarichi e accumulato una grande esperienza, da cronista fino alla direzione della testata. Nel 1986, ha esordito occupandosi della cronaca di Bari, in particolare della politica cittadina. Successivamente ha seguito da cronista le vicende della Regione Puglia. Capo-servizio della politica nazionale nel 1990, un anno dopo è stato nominato redattore capo del giornale. Da responsabile della politica ha seguito, anche nelle vesti di inviato, i principali avvenimenti nazionali fino al 1995. Editorialista e redattore capo centrale, nel 1999 diventa vicedirettore e nel 2008 direttore responsabile del giornale, fino al 15 giugno scorso. Ha collaborato con il settimanale “Il Mondo”.