Un finale di campionato da far tremare i polsi in casa Efficienza Energia. Ancora tre gare, contro Aversa, Lecce e Casarano, e poi verrà fuori il responso che potrebbe concedere un’ulteriore opportunità alla squadra galatinese (play out), oppure decretarne la retrocessione.

Non ama far calcoli il tecnico siciliano, guarda nell’immediato alla sfida testa-coda in casa della Green House Aversa, non illude e non si illude, ma esprime pacatamente il suo concetto. “ Non dobbiamo smarrire l’atteggiamento con cui abbiamo approcciato la gara domenica scorsa contro Massa. Ha pagato tanto nel risultato ottenuto lo spirito di gruppo, che non è stato mai deficitario nemmeno dopo aver perso il primo set. Sentivo, e lo percepivano i miei ragazzi, la fiducia come un travaso continuo comunicante tra loro e la panchina. L’equilibrio in campo e la tenuta mentale non hanno mai vacillato. Ed è analogo comportamento che chiederò domenica in casa della capoclassifica, senza timori reverenziali, sebbene l’ampia forbice di punteggio che ci divide, +28 punti per gli aversani, parli da sola. Le motivazioni con cui i nostri avversari ci affronteranno ovviamente hanno un obiettivo diverso dal nostro: loro per consolidare la prima posizione per i play off, noi per tirarci fuori dal guado e giocarci tutto ai play out. E per farlo bisognerà replicare la prestazione ultima”.

Al Palajacazzi la compagine casertana dovrebbe scender in campo con il sestetto più titolato o quanto meno con il più rodato, con cui mister Tomasello sta costruendo un eccellente percorso.

In regia il brasiliano Putini si collocherà in diagonale con Morelli, Sacripanti e Starace saranno i guastatori di banda, Trillini e Bonina gli argini centrali con ovvii compiti di offesa e il foggiano Calitri ad incernierare una difesa che vanta il minor numero di punti subiti (1625) nei complessivi 78 set fin ad ora giocati.

Mister Bua non ha problemi di formazione. La conferma dell’ultimo sestetto sceso in campo dovrebbe essere scontata, così come la fiducia nel resto del gruppo in panchina sempre più compatto per l’obiettivo finale: la salvezza.

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