Una grande Italia ha chiuso i Campionati del Mondo Master di Zara 2022 con diciassette medaglie (sette ori, tre argenti, sette bronzi) e il secondo posto nel medagliere generale, dietro soltanto agli Stati Uniti, ma con lo stesso numero di ori degli americani.
In casa Italia si sono laureati campioni del Mondo Giulio Paroli (Fides Livorno) nella sciabola maschile cat. C, Martina Ganassin (Accademia Musumeci Greco) nel fioretto femminile cat. A, Fabio Di Russo (Frascati Scherma) nel fioretto maschile cat. A e poi la squadra di sciabola femminile composta da Costanza Drigo (Virtus Lame Tricolori), Gabriella Lo Muzio (Dauno Foggia), Claudia Bandieri (Officina della Scherma), Margherita Camerin (Lame Giallo blu), Iris Gardini (Ariminum) e Marinella Garzini (Polisportiva Scherma Bergamo), la squadra di sciabola maschile con Oliver Emmerich (Officina della Scherma), Stefano Lanciotti (Club Scherma Roma), Paolo Busi (Officina della Scherma), Andrea Bocconi (Oreste Puliti Lucca) e Giulio Paroli (Fides Livorno), la squadra di fioretto femminile formata da Elena Benucci (Circolo della Scherma Terni), Gianna Cirillo (CdS Mangiarotti Milano), Iris Gardini (Ariminum), Marinella Garzini (Polisportiva Scherma Bergamo), Liqin Wei (Accademia Scherma Cremona) e Martina Ganassin (Accademia Musumeci Greco) e la squadra di spada maschile con gli azzurri Riccardo Bonsignore Zanghì (Comini Padova), Cosimo Ferro (CUS Catania), Giuseppe Marino (Cesare Pompilio Genova), Federico Strano (Piccolo Teatro Milano), Gabriele Vincenzi (Club Scherma Koala Reggio Emilia) e Dino Mandrioli (CdS Mangiarotti Milano).
Medaglia d’argento per Alberto Feira Chios (Fides Livorno) nella sciabola maschile cat. B, Luisa Milanoli (Pro Novara Scherma) nella spada femminile cat. A e Dino Mandrioli (CdS Mangiarotti Milano) nella spada maschile cat. C.
Hanno invece conquistato il bronzo iridato Andrea Bocconi (Oreste Puliti Lucca) e Fabrizio Filippi (Fides Livorno) nella sciabola maschile cat. C, Iris Gardini (Ariminum) nella sciabola femminile e nel fioretto femminile cat. C, Marinella Garzini (Polisportiva Scherma Bergamo) nella sciabola femminile cat. C, Fabio Miraldi (CUS Siena) nel fioretto maschile cat. B. e la squadra di spada femminile composta da Ewa Borowa (Giannone Caserta), Gianna Cirillo (CdS Mangiarotti Milano), Iris Gardini (Ariminum), Marinella Garzini (Polisportiva Scherma Bergamo), Maria Adelaide Marini (Club Scherma Roma) e Luisa Milanoli (Pro Novara Scherma).
Un risultato complessivo che migliora quanto fatto nell’edizione di Il Cairo 2019, in cui gli azzurri chiusero a quota 15 medaglie e al terzo posto nel medagliere.
“Sono estremamente soddisfatto dei risultati ottenuti dai nostri atleti a questi campionati mondiali di Zara, che confermano le prestazioni entusiasmanti dei Campionati Europei di Amburgo – ha detto il Capo Delegazione Leonardo Patti – Abbiamo ottenuto il miglior risultato di sempre ai Campionati del Mondo con 7 medaglie d’oro e 17 medaglie in totale. Credo che sia importante sottolineare le prestazioni delle squadre con 4 vittorie sulle 6 gare previste, che mettono in evidenza il valore complessivo del nostro movimento: en-plein nella sciabola con due medaglie d’oro nelle due prove, la squadra maschile che vince per la quinta volta consecutiva e la squadra femminile che si ripete dopo Livorno 2018. Oro anche nel fioretto con la squadra femminile e nella spada con la squadra maschile, con quella femminile che conquista il bronzo. Ringrazio tutti gli atleti che si sono preparati a dovere, nonostante le difficoltà del periodo estivo, e tutto lo staff che, come sempre, ha prestato il suo servizio con competenza e professionalità ed è diventato un riferimento per tutte le altre delegazioni”.
“Il settore Master si è confermato un’eccellenza e un motivo di vanto per la scherma italiana” ha commentato Paolo Azzi, Presidente della Federazione Italiana Scherma. “Le 17 medaglie conquistate, di cui ben 7 d’oro, il secondo posto nel Medagliere alle spalle soltanto degli Stati Uniti pur con lo stesso numero di titoli mondiali vinti, rappresentano un bottino straordinario, che dà merito al lavoro di questi grandi atleti, ai rispettivi maestri e a tutto lo staff che ha operato al loro fianco – ha detto il Presidente FIS –. L’edizione di quest’anno in Croazia aveva un valore particolare: la kermesse iridata Master mancava da tre anni e non era affatto scontato riuscire a primeggiare come gli azzurri sono stati capaci di fare in tutte le armi, confermando quanto di buono fatto lo scorso mese di maggio negli Europei a squadre. È un risultato frutto d’impegno, programmazione e sacrifici, ma soprattutto dell’infinita passione che tutti i nostri Veterani nutrono per la scherma, senza stancarsi mai di alimentarla costantemente, conciliando impegni professionali e familiari. Un amore per lo sport senza età. Per questo, in loro c’è un grandissimo esempio che, persino più dei successi conseguiti, mi piace che arrivi ai più giovani e a tutto il nostro mondo”.
Il Mondiale Master di Zara chiude così il cerchio delle grandi kermesse internazionali della “ripartenza” per la scherma italiana nel settore olimpico, in attesa della kermesse continentale paralimpica in programma a dicembre in Polonia. “Dalla scorsa primavera, cominciando con Europei e Mondiali giovanili e continuando con gli Assoluti, il movimento azzurro ha dimostrato competitività e qualità ottenendo titoli e medaglie in tutte le massime competizioni internazionali, di ogni categoria. È una significativa ed evidente cartolina dello stato di salute della scherma italiana, che ci fa ben sperare all’alba della stagione che segnerà l’inizio della Qualifica per Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024 e che si concluderà con i due Mondiali 2023 in Italia, a Milano e Terni – ha chiosato Azzi –. Intanto, però, ci tengo a rinnovare i complimenti a tutta la Delegazione azzurra, guidata dal Presidente AMIS Leonardo Patti, che ci ha rappresentato al Campionato del Mondo Master di Zara, un grazie e un plauso estesi anche a chi non è riuscito a conquistare una medaglia ma ha sicuramente contribuito a un grande risultato di squadra che solo la certezza di un grande gruppo rende possibile”.

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