Roma – Andrea Di Giandomenico lascia la conduzione tecnica della Nazionale Italiana Femminile a conclusione del ciclo culminato con la qualificazione delle Azzurre ai quarti di finale della Rugby World Cup 2021 e che ha portato il tecnico aquilano a guidare per tredici anni l’Italdonne. Di Giandomenico continuerà ad operare nell’ambito della formazione di allenatori e allenatrici, ruolo che ricopre nell’ambiente federale dal 2016.

Classe 1975, il debutto come CT delle Azzurre risale al 5 febbraio 2010 ad Ashbourne, in occasione dell’incontro del Women’s Six Nations Irlanda v Italia: nella sua carriera, saranno complessivamente novantatré  i test-match con la Nazionale, di cui sessantadue nel Women’s Six Nations e nove nelle due edizioni della Coppa del Mondo a cui ha preso parte, con il nono posto del 2017 in Irlanda e la quinta piazza in Nuova Zelanda lo scorso ottobre, primo tecnico a guidare una Nazionale FIR ai quarti di finale iridati.

Il CT italiano più vincente di sempre, Di Giandomenico ha contribuito al raggiungimento del secondo posto nel Women’s Six Nations 2019 – miglior piazzamento in assoluto di una selezione italiana nel Torneo – collezionando tre vittorie, un pareggio e una sconfitta; in occasione della Coppa del Mondo del 2021 (la seconda della sua gestione, giocata nel 2022 a causa della pandemia da Covid-19) il gruppo è giunto ai quarti di finale della rassegna iridata, traguardo mai raggiunto prima da una squadra azzurra. Di Giandomenico ha contribuito anche allo sviluppo della Nazionale Seven femminile, di cui è stato responsabile tecnico dal 2009 al 2016.

Parallelamente, Di Giandomenico ha ricoperto il ruolo di formatore in ambito federale sia in rapporto alla preparazione degli atleti (come tutor nei Centri di Formazione e, dal 2016, come Responsabile Tecnico del Centro di Formazione U18 di Milano) che dei tecnici (dal 2016, Assistente Responsabile per la formazione Allenatori).

Il Presidente federale Marzio Innocenti ha dichiarato “Negli oltre dodici anni alla guida della Nazionale Femminile Andrea ha costruito un gruppo straordinario, dentro e fuori dal campo, ottenendo risultati che hanno dato e danno prestigio al rugby italiano. Per il suo lavoro parlano il secondo posto al 6 Nazioni del 2019, le qualificazioni a due Rugby World Cup consecutive, i quarti di finale all’ultima rassegna iridata. Ha avuto un ruolo capitale nell’accrescere la consapevolezza del movimento verso il rugby femminile e, attraverso i risultati, ad attrarre bambine e ragazze verso il Gioco. Anche nei momenti più difficili, sportivamente o durante la pandemia, non ha mai perso di vista la rotta. Per lui si chiude un capitolo fondamentale, come uomo e come tecnico, ma potrà continuare ad offrire un importante contributo al rugby italiano nei nuovi incarichi che andrà ad occupare”.

Daniele Pacini, Direttore Tecnico FIR, sottolinea come ‘l’impronta sul gioco che Andrea ha trasmesso alle Azzurre durante la sua permanenza alla guida del gruppo è lo specchio dell’identità tecnica Italiana, alla quale ha dato in questi anni un grande contributo non solo attraverso la squadra Nazionale femminile, anche tramite la formazione di allenatori ed allenatrici.
I risultati ottenuti in occasione della Rugby World Cup 2021, senza dimenticare i precedenti, sono un imprescindibile biglietto da visita, ma vanno ben oltre il risultato sportivo, tenendo in considerazione come si siano realizzati. Ringrazio Andrea per quanto ha lasciato al movimento femminile, non solo Italiano, e lo aspetto per le nuove sfide che come Federazione affronteremo assieme’.

‘È imprescindibile ringraziare anche in questa occasione tutte le persone che mi hanno sostenuto in questo lungo percorso professionale: la Federazione, in primo luogo per la fiducia riposta, le possibilità offerte e, infine, il costante supporto; gli staff con cui ho avuto il piacere di collaborare negli anni; i club che mi hanno sempre accordato la loro fiducia e loro, le principali protagoniste di questo straordinario progetto sportivo, le ragazze. Abbiamo condiviso un bel pezzo di strada, un percorso che ha contribuito profondamente alla mia formazione. La costruzione dei rapporti, in qualsiasi ambito professionale e umano, dà significato all’esperienza e aiuta a sviluppare la facoltà di scegliere a cosa pensare, per orientare le azioni assecondando gli obiettivi prefissati. Porterò con me questi insegnamenti nello svolgimento dei futuri incarichi e custodirò intimamente tutte le emozioni vissute in questi anni’, ha concluso Di Giandomenico.

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