Il mondo della lotta libera italiana e di tutta la FIJLKAM piange la scomparsa del Maestro Luigi Marigliano. Nato a Napoli il 12 dicembre 1938, soltanto pochi giorni fa aveva compiuto 84 anni ed al dolore dei famigliari si uniscono i numerosissimi allievi che hanno avuto la fortuna, o meglio, il privilegio di conoscerlo e frequentarlo nel percorso di una vita interamente dedicata ad uno sport come la lotta. “L’avevamo soprannominato il tedesco di Napoli -ha ricordato Feliciano Marotto– per il carattere ed il rigore con il quale gestiva atleti e squadra, ma sotto la superfice batteva un grande cuore”. “In gara si emozionava anche se cercava di non farlo vedere -ha aggiunto Dario Arfè– e per riprenderci ci chiamava cachissi, sì è così che ci chiamava affettuosamente per stimolarci e spingerci a fare sempre di più. Era proprio questo il suo scherzoso complimento. Per me e per tutti gli atleti che ha cresciuto ed allenato, che sono stati davvero tantissimi fra i quali c’è stato anche Claudio Pollio, medaglia d’oro alle Olimpiadi, Luigi Marigliano è stato come un padre. Un uomo dal cuore grande e dal carattere forte, sempre corretto e rispettoso delle regole che ha saputo coinvolgere e gestire anche i ragazzi difficili. A muoverlo è stata sempre una grandissima passione che ha trasmesso fino a qualche mese fa, fino all’ultimo infatti ha frequentato la palestra pur di poter “respirare” la lotta e viverla come priorità”.

Chiusura natalizia degli uffici federali.

Roma, 23 dicembre 2022 – Con l’augurio di un buon Natale e di un felice anno nuovo, informiamo che gli Uffici Federali rimarranno chiusi dal 27 dicembre fino al 3 gennaio, quando le attività riprenderanno regolarmente. Ci rivediamo nel 2023!

Il paese delle meraviglie è il Jerusalem Masters e la regina è Alice Bellandi.

L’Italia judoistica ha aggiunto un’altra perla sul percorso che punta a Parigi 2024 e la straordinaria protagonista in occasione del Judo Masters a Gerusalemme è stata la 24enne bresciana Alice Bellandi, che ha conquistato la medaglia d’oro nei 78 kg.  

Irresistibile, brillante, esplosiva, Alice ha messo in riga il meglio del meglio, questo infatti è quello che capita nel sorteggio del Judo Masters e dopo Patricia Sampaio, annichilita con un’azione di seoi fulminante al primo turno, la Bellandi si è tolta lo sfizio di imporre la sua legge a Mayra Aguiar, la numero 1 del ranking e poi a Madeleine Malonga, numero 4 ed infine a Audrey Tcheumeo, numero 10. E da oggi, con l’aggiornamento del ranking, al primo posto dei 78 kg potremmo trovare proprio Alice Bellandi.

La protagonista.

“Sono molto contenta di questo risultato -ha detto Alice Bellandi– soprattutto dopo la grande delusione del mondiale: una medaglia pesante ci voleva! È stata una giornata particolare perché in verità non mi sentivo al meglio ma sono riuscita a non perdere la concentrazione e a tenere la testa sull’obiettivo. Ringrazio chi mi ha permesso di terminare quest’anno vincendo il master: lo staff delle Fiamme Gialle con Antonio, Andrea, Fabrizio e Salvatore, lo staff della nazionale in particolare Francesco. Ora è il momento di godermi un po’ di riposo: buon Natale!”.

Il direttore tecnico.

“Ultima gara dell’anno, faticosissima ma…. -ha commentato Laura Di Toma, direttore tecnico nazionale- Siamo arrivati qui con 17 atleti in gara, i qualificati erano 19: mai così tanti. Abbiamo raccolto tre medaglie e un quinto posto: mai così tante. È una prestazione da record alla fine di un anno che di record ne ha visti tanti: pensiamo ai ragazzi della squadra olimpica così come ai giovani emergenti con ben dodici medaglie mondiali conquistare tra tutte le classi. Detto ciò occorrono comunque moderazione e consapevolezza: c’è ancora molto lavoro da fare… sappiamo che il potenziale effettivamente espresso in questi giorni non è stato il massimo e la strada della qualificazione olimpica è ancora lunga e difficile”.

Il capo-allenatore.

“Alice oggi ha fatto qualcosa di straordinario -ha detto invece il capo-allenatore femminile Francesco Bruyere– ha messo in fila le atlete più forti del mondo dimostrando a tutte di essere un gradino al di sopra. Ha messo sempre le mani al posto giusto e portato attacchi micidiali al momento opportuno, per di più con una costante visione tattica dell’incontro a 360 gradi. Alice ieri si è meritata di stare in cima al mondo, è cresciuta tecnicamente e fisicamente ma è soprattutto maturata come donna; sa come gestirsi e sa valutare quello che le serve per migliorare ancora. Il suo judo riflette tutto questo, è tranquilla, lucida e cattiva nel modo giusto, ha qualità tecniche e fisiche fuori dal comune e vuole vincere…che dire, mettetevi comodi perché ci sarà da divertirsi. Un ringraziamento speciale a tutto il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle che l’accompagna quotidianamente in questo fantastico percorso”.

Gli altri

Ieri in gara anche Giorgia Stangherlin (78), Asya Tavano (+78), Nicholas Mungai, Christian Parlati (90), Gennaro Pirelli (100), ma per loro la giornata non è stata benevola e se Stangherlin si è dovuta inchinare subito alla tedesca Anna Monta Olek, lo stesso è capitato ad Asya Tavano, fermata dalla francese Coralie Hayme, che poi ha conteso l’oro a Romane Dicko. Nicholas Mungai è stato eliminato da Jesper Smink, mentre Christian Parlati ha messo fuori con juji gatame lo statunitense John Jayne, ma è stato fermato dal brasiliano Rafael Macedo in giornata particolarmente brillante (alla fine ha preso il bronzo vincendo fra gli altri su Bobonov e Gviniashvili). Gennaro Pirelli si è imposto sul georgiano Giorgi Beriashvili ed è poi stato fermato dalle sanzioni con l’azero Zelym Kotsoiev, che poi si è classificato al terzo posto.

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