A Verona match incredibile domato dalle maglie nere grazie ad un finale di rara intensità agonistica, Lyle Player of the Match

Verona – 12 mete, 93 punti complessivi, 4 cartellini gialli ed un rosso: più che una partita, un vero e proprio giro sulle montagne russe durato 80 minuti tiratissimi questa Finale di Coppa Italia 2023, con il Petrarca Padova a bissare il trionfo dell’anno scorso grazie ad un finale incredibile, una dimostrazione di forza che per motivi inevitabilmente opposti resterà a lungo nella memoria di entrambe le tifoserie.

51 a 42 lo score finale, sintesi di uno spettacolo rugbistico per molti versi inusuale dalle nostre parti, con punteggio, cambi di fronte e gestione dell’attacco più vicini all’Emisfero Sud che agli scenari più tipici del rugby italiano.

Primo Tempo. Squadre a testarsi con prudenza nei primi minuti, con Lyle e Renton a gestire il possesso con il piede tattico sulla profondità. Le difese sono sollecitate senza troppa pressione, ma gli impatti sono subito ruvidi e confermano le previsioni di un match molto fisico tra due squadre con molte similitudini. Al 9’ Amenta placca alto un avversario e si becca il giallo dopo una lunga analisi a bordo campo della terna arbitrale: Lyle sfrutta l’occasione e da 35 metri centra i pali per il vantaggio Petrarca, 3 a 0.

Passano pochi secondi e sulla ripresa del gioco i Campioni d’Italia scavano il primo gap importante: palla mossa sulla destra da Tebaldi, Ormson salta l’uomo ed imbecca Fou all’altezza, che accelera bruciando i due centri in opposizione cavalcando a ginocchia alte verso la meta, optando poi per il passaggio sull’accorrente Lyle che si tuffa solitario per la meta poi trasformata dallo stesso, 10 a 0. 

Piove sul bagnato per il Valorugby, che nella stessa azione perde Violi per un colpo durissimo che il mediano non riesce ad assorbire: dentro Resino, e gara subito in salita per i Diavoli. Il carattere dei reggiani è però di spessore, la squadra trova campo dentro i 22 avversari e con uno spunto individuale davvero notevole spedisce Bertaccini in meta. Newton è preciso dalla piazzola, 10 a 7.

La gara è apertissima: i patavini spingono subito per ricostruire il vantaggio e al 20’ giocano una penaltouche che Ormson trasforma in oro alzando un calcio delizioso per Coppo, che in volo schiaffeggia all’interno per Lyle, nuovamente a segno sia con la meta che con la conversione. 17 a 7.

Al 24’ però è di nuovo del Valorugby la scena: pallone mosso al largo, Bertaccini ha le gambe elettriche e con un dentro-fuori manda la difesa fuori tempo accelerando poi fino alla seconda meta del pomeriggio: Newton non sbaglia, parziale che passa sul 17 a 14.

Alla mezz’ora fallo petrarchino poco oltre la metà campo, Newton chiama i pali ma la traiettoria è leggermente larga ed il pareggio sfuma.

L’attacco emiliano è decisamente sul pezzo e mette alle corde la difesa veneta, che perde progressivamente terreno: al 34’ drive vincente per il XV di coach Manghi, con Luus che timona l’avanzamento trovando il tocco vincente poi convertito da Newton per il sorpasso sul 17 a 21.

Ultime fasi del primo tempo, sono i due pacchetti a tenere palla, con scontri decisamente importanti che arrivano nitidamente sulle tribune: proprio sul fischio finale fallo Valorugby sui 40 metri, Lyle non si lascia scappare l’occasione e al riposo le squadre ci vanno sul 20 a 21.

Secondo tempo. Subito scintille al rientro: al 44’ fallo grave di Di Bartolomeo che riceve il suo bel cartellino giallo, il Valorugby preme per approfittarne e con gli avanti va nuovamente a segno con la meta del bonus, nuovamente a firma Luus con azione fotocopia di quella realizzata nel primo tempo. Newton trasforma, parziale di 20 a 28.

Il Petrarca è in un momento di difficoltà, con l’area del breakdown nettamente di segno emiliano ed una incisività difensiva molto ridimensionata dopo l’ottimo inizio gara. Al 53’ la risposta è però da squadra nobile, gli avanti si compattano e portano ad un avanzamento profondo nei 22 avversari: il drive è incontenibile, Carnio ha le mani saldi sulla palla e schiaccia per la meta che Lyle non si lascia sfuggire, 27 a 28.

Il confronto è ormai colpo su colpo: il Valorugby torna in campo patavino, gioca una touche in attacco ma le maglie nere liberano. Pochi secondi e la situazione si ripete in fotocopia: Montagner provoca il crollo dell’avanzamento e si prende il giallo, nuova penaltouche a cinque metri, sugli sviluppi Resino sfugge alle guardie e vola per il 27 a 35 dopo la trasformazione di Newton.

I nervi petrarchini sono sotto pressione, ne fa le spese Hughes, che placca alto un avversario meritandosi il rosso diretto dopo il giudizio del TMO.

In inferiorità numerica il Petrarca stringe i denti e gratta terreno guadagnandosi un fallo in attacco che Ormson sceglie di trasformare in penaltouche: la decisione è ottima, perché sul lancio il drive è una sentenza che Carnio firma con la meta poi trasformata da Lyle da posizione angolatissima, 34 a 35.

L’inerzia è tutta veneta ora, il Valorugby non regge l’urto degli avanti e la velocità nella gestione dei punti d’incontro: al 70’ palla mossa sulla metà campo, Michieletto imposta il set-up, poi frustata di Citton su Lyle che allarga su Fou, la falcata è violenta sul corridoio, il tentativo di placcaggio inutile, meta bellissima in bandierina e Petrarca che torna a mettere il petto avanti sul 41 a 35 dopo la trasformazione di Lyle.

Gli argini emiliani sono ormai al collasso, sul prato del Payanini le maglie nere diventano una marea inarrestabile e al 75’ Carnio è protagonista del terzo tocco oltre la linea di meta a seguito di un carrettino come non se ne vedevano ormai da lungo tempo, Lyle è implacabile, 48 a 35.

A due minuti dalla fine l’estremo anglo-scozzese, giustamente nominato Player of the Match, allunga ulteriormente col penalty del punto 51, poi nel finale Newton ottimizza un buon avanzamento dei suoi nell’ultima azione della gara, meta e trasformazione per fissare il 51 a 42 che manda in archivio una finale pirotecnica regalando per il secondo anno consecutivo il trofeo al Petrarca di un esultante Andrea Marcato.

Payanini Center – Verona, kick-off ore 16:00

FINALE COPPA ITALIA 2023
diretta simulcast Raisport e Eleven Sports

PETRARCA RUGBY v VALORUGBY EMILIA 51-42 (20-21)

Marcatori: PT 9’ c.p. Lyle (3-0); 11’ m. Lyle, t. Lyle (10-0); 15’ m. Bertaccini, t. Newton (10-7); 20’ m. Lyle, t. Lyle (17-7); 24’ m. Bertaccini, t. Newton (17-14); 34’ m. Luus, t. Newton (17-21); 40’ c.p. Lyle (20-21). ST 46’ m. Luus, t. Newton (20-28); 53’ m. Carnio, t. Lyle (27-28); 62’ m. Resino, t. Newton (27-35); 28’ m. Carnio, t. Lyle (34-35); 70’ m. Fou, t. Lyle (41-35); 75’ c.p. Carnio, t. Lyle (48-35); 78’ c.p. Lyle (51-35); 80’ m. Newton, t. Newton (51-42)

PETRARCA RUGBY: 15. Lyle; 14. Coppo (48’ s. temp. Carnio; 64’ Bizzotto), 13. Fou (78’ Capraro), 12. Broggin, 11. Esposito; 10. Ormson, 9. Tebaldi (62’ Citton); 8. Trotta (cap), 7. Nostran, 6. Casolari (47’ Montagner); 5. Canali (47’ Ghigo), 4. Galetto (56’ Michieletto); 3. Hughes, 2. Di Bartolomeo (62’ Carnio), 1. Spagnolo (62’ Borean).
A disposizione: 16. Borean, 17. Carnio, 18. Bizzotto, 19. Michieletto, 20. Ghigo, 21. Citton, 22. Capraro, 23. Montagner 
Allenatore: Andrea Marcato

VALORUGBY EMILIA: 15. Renton; 14. Lazzarin (78’ Esposito), 13. Majstorovic, 12. Bertaccini, 11. Colombo; 10. Newton, 9. Violi (12’ Resino); 8. Amenta (c), 7. Tuivaiti (53’ Rimpelli; 72’ Mastandrea), 6. Ortombina; 5. Gerosa, 4. Dell’Acqua; 3. Favre (73’ Mattioli), 2. Luus (70’ Silva), 1. Diaz (58’ Garziera).
A disposizione: 16. Silva, 17. Garziera, 18. Mattioli, 19. Mazzei, 20. Rimpelli, 21. Resino, 22. Esposito, 23. Mastandrea
Allenatore: Roberto Manghi

Arbitro: Federico Vedovelli
Assistenti: Gianluca Gnecchi e Filippo Bertelli
Quarto Uomo: Simone Boaretto
TMO: Stefano Pennè

Cartellini: 9’ giallo Amenta (VRE); 60’ giallo Montagner (PPD); 63’ rosso Hughes (PPD); 67’ giallo Dell’Acqua (VRE)
Calciatori: Lyle (PPD) 9/10; Newton (VRE) 6/7
Note: PT 20-21. Giornata primaverile coperta, terreno di gioco in ottime condizioni, spettatori 1200 ca. Prima del calcio d’inizio osservato un minuto di silenzio in memoria di Battista Berra e Vicenzo De Masi. Inno italiano eseguito dalla Banda San Massimo di Verona, premiazione da parte del Presidente FIR Marzio Innocenti, della Consigliera Federale Antonella Gualandri e del Direttore del Peroni Top10 Marco Aloi.
Player of the Match: Scott Lyle (PPD)