Asta e 800 si prendono la copertina del Grifone Meeting di Grosseto. In pedana Roberta Bruni si prepara al Golden Gala Pietro Mennea di venerdì prossimo con il 4,50 dello stadio Zecchini: la saltatrice azzurra, che sta cominciando a testare aste più dure dopo il quarto posto in Diamond League di inizio maggio a Doha, si impone con la misura di 4,50 (alla seconda prova) e sbaglia per tre volte 4,58. Precede la norvegese Lene Retzius (4,40) e Maria Roberta Gherca (Nissolino Sport, 4,25). Tra sei giorni, sempre in Toscana, a Firenze, Bruni incontrerà il gotha dell’asta mondiale tra cui la statunitense campionessa olimpica e iridata Katie Moon. Arriva un risultato di valore globale dagli 800. La keniana Nelly Chepchirchir firma la migliore prestazione mondiale dell’anno con l’eccellente crono di 1:58.23, un tempo che, al momento, in stagione, non era stato corso da nessuna mezzofondista al mondo: la world lead era l’1:58.32 dell’australiana Catriona Bisset. La keniana beneficia dell’ottimo lavoro della quattrocentista Virginia Troiani (Cus Pro Patria Milano) ieri in veste di lepre nel primo giro (passaggio 59.71) e poi si mette in proprio nei secondi quattrocento metri completando il proprio assolo.

800 – Vent’anni da compiere domenica 4 giugno, quarta ai Mondiali U20 di Cali nella scorsa estate, Chepchirchir frantuma il personale di 2:01.42 che risaliva proprio alla finale iridata giovanile. Chi la insegue con più decisione è la finalista degli Euroindoor Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre) al traguardo in 2:00.80, al secondo posto, mentre Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) fatica nel finale e non riesce a difendere la terza piazza, agguantata dalla spagnola Lorea Ibarzabal (2:01.73): al debutto stagionale l’azzurra chiude sesta con 2:02.23, ottava Federica Del Buono (Carabinieri, 2:02.59). Negli 800 al maschile si ferma dopo trecento metri Simone Barontini (Fiamme Azzurre) a causa di un piccolo fastidio all’anca, brilla invece il ventenne Francesco Pernici (Free-Zone), già primatista italiano U20 nella passata stagione, ieri in grado di portarsi a un notevole 1:45.72 con progresso di oltre un secondo nei confronti dell’1:46.78 di dieci giorni fa a Rodengo Saiano: con carattere, il bresciano lotta ad armi pari con il norvegese Tobias Gronstad, al successo in 1:45.67, e con il polacco Mateusz Borkowski (terzo in 1:45.92).

PROGRESSI: RICCI 20.55, CARMASSI 13.09, BESANA 13.16 – Nello sprint continua il momento favorevole di Marco Ricci (Nissolino Sport) che dopo il 10.18 ventoso di Savona (+2.4) può esultare per un crono regolare nei 200 metri: 20.55 (+0.9) è la nuova cifra del primato personale, effetto di un miglioramento di ben 33 centesimi rispetto al 20.88 di venti giorni fa a Firenze. Lo batte soltanto il cubano Yancarlos Martinez capace di 20.33. Azzurre in evidenza anche nei 110hs: dietro alla vincitrice polacca Klaudia Siciarz (13.09/-0.4) si migliora di un centesimo Giada Carmassi (Atl. Brugnera Friulintagli, 13.09) ed è importante il passo in avanti di Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni): la crescita invernale autorizzava a credere nel 13.16 odierno (-0.4), tutt’altra musica rispetto al precedente limite personale di 13.42 del 7 maggio a Firenze.

OSAKUE VICINA AL RECORD ITALIANO: 63,34 NEL DISCO A DONNAS
Meglio di così ha lanciato soltanto alle Olimpiadi di Tokyo, nel turno di qualificazione, quando ha pareggiato il primato italiano di Agnese Maffeis con 63,66. A Donnas (Aosta) Daisy Osakue centra una prestazione di spessore scagliando il disco a 63,34, seconda misura in carriera, per voltare pagina dopo la prova opaca di sabato scorso ad Halle (54,37) e per proiettarsi con convinzione verso il Golden Gala Pietro Mennea di venerdì prossimo allo stadio Ridolfi di Firenze, dove incontrerà molte delle discobole più forti al mondo tra cui la campionessa olimpica Valarie Allman e la campionessa mondiale Feng Bin. Per la lanciatrice delle Fiamme Gialle un unico lancio valido, al secondo ingresso in pedana, sbilanciandosi al termine della rotazione ma evitando il nullo. Nella sua serie anche cinque ‘x’ nel tentativo di aggredire il più possibile. “Sono molto felice della misura, non dell’esecuzione – l’analisi della discobola torinese – sto cambiando un po’ di cose nella mia tecnica e sto cercando di ritrovarmi in pedana. Ma è un lancio che fa ben sperare per il futuro perché ci sono ancora tante cose da migliorare. Adesso si va a Firenze, voglio divertirmi, è ora che la ruota giri bene anche per me”.